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Gears of War 3 DLC: Forces of Nature

Ultimo DLC del Season Pass di Gears of War 3, Forces of Nature sembra chiudere col botto strizzando l'occhio ai fan, non solo riproponendo all'interno del corposo pacchetto mappe dei remake dal passato, ma anche reinserendo la tanto amata modalità Guardiano.

di: Francesco "F.B.8." Santoni

Dopo tutti i dibattiti generati all’uscita di ognuno dei precedenti DLC, è finalmente disponibile sul MarketplaceForces of Nature”, l’ultimo contenuto scaricabile aggiuntivo incluso nel Season Pass di Gears of War 3. Il nome deriva dal fatto che ognuna delle mappe di questo pacchetto sarà sconvolta da qualche fenomeno legato alle forze della natura e, inoltre, ognuna di queste mappe conterrà una Mannaia Elementale nascosta (una cosa analoga alla mitragliatrice Vulcan senza scatola di proiettili presente nella mappa Palude). A queste mannaie cariche delle forze della natura sarà anche collegato uno degli obiettivi del pacchetto, che vi permetterà di aggiungere in totale altri 250 punti al vostro gamerscore, arrivando così a 2000 se avete acquistato tutti i DLC usciti finora. Oltre a questo sarà presente la modalità Guardiano, chiesta a gran voce dai fan del capitolo precedente, che non abbiamo avuto modo di provare in quanto disponibile solo attraverso partite pubbliche (scelta alquanto discutibile da parte di Epic, su cui speriamo possa tornare indietro). Tale modalità consiste nell’avere dei team con respawn infiniti finché il proprio leader non viene abbattuto (tramite un’esecuzione). Per assicurarsi la vittoria bisognerà pertanto difendere il proprio leader e contemporaneamente essere in grado di attaccare quello avversario. Ma andiamo ora a scoprire nel dettaglio in cosa consistono queste nuove mappe.

Condizioni avverse

Ripercussioni: questa mappa è ambientata in una città inondata, piena di statue e monumenti vari che vi forniranno un’ottima copertura. Frequentemente durante il gioco vi capiterà di sentire delle scosse di terremoto, che faranno tremare gli edifici e aumentare il livello dell’acqua (in modo simile alla mappa Cavalcavia). Ci sono due posizioni sopraelevate con tanto di Longshot, anche se non avrete vita facile ad appostarvi in quanto, sebbene la mappa sia molto aperta, al centro c’è una grande presenza di edifici che vi copriranno i bersagli. Molti di questi saranno colonnati, quindi sarà facile vedere i movimenti degli avversari ma non altrettanto facile colpirli. Ai capi opposti della mappa potrete trovare delle granate o il Digger Launcher che si alterna al Boomshot, all’interno di un memoriale ai caduti dove, quando entrerete, partirà una musica adatta alla sacralità del luogo.

Artiglieria: questa è la mappa più estesa del pacchetto, leggermente più piccola della precedente Fortezza ma comunque decisamente meno grande della sterminata Banco di Sabbia. Ambientata in un deposito militare, in questo caso il fenomeno atmosferico avverso sarà il vento: infatti, previo allarme anti-tornado, durante il gioco vi capiterà di vedere arrivare una tempesta che ridurrà di molto la vostra visibilità (non ai livelli di Trincee). Inoltre il forte rumore del vento potrebbe impedirvi di sentire l’avversario che vi si sta avvicinando per prendervi alle spalle. La mappa ha praticamente un solo livello, ci sono poche scale e poche postazioni sopraelevate, in questo forse ricorda un po’ Ruggine Polmonare (ma è decisamente meno labirintica). All’interno di due edifici che hanno entrate sui lati e finestre che danno verso il centro della mappa potrete trovare altrettanti Monocolpo: questi forse sono gli unici posti che potrete fare fatica a raggiungere se state giocando questa mappa per la prima volta. Mentre la zona centrale è un po’ più aperta, le zone periferiche sono strutturate in angusti corridoi tra i vari magazzini e missili. Oltre i Monocolpo potrete trovare sempre un lanciafiamme, delle granate ad inchiostro e un Digger Launcher che si alterna con un Arco Torque.

Baia: questa mappa è ambientata in un piccolo porto di arenati, ed è costantemente avvolta da una nube di nebbia che impedisce la visione a lunga distanza. Non che sia necessario vedere molto lontano, in quanto è una delle mappe più piccole di questo Gears of War 3. Al centro della mappa è presente una nave attraccata, a cui si può accedere da quattro ponti, due per lato. Rimane però impossibile accedervi frontalmente. Sulla prua della nave saranno presenti delle granate, mentre a poppa troverete un Digger Launcher che si alterna con un Longshot. Sebbene il punto in cui si trova il Longshot sia riparato ed è facile vedere quando arriva qualcuno, la nebbia e l’assenza di punti sopraelevati rende veramente difficile utilizzare al meglio quest’arma. Di fronte alla nave si alternano un Boomshot con un Arco Torque, e per chi ne sentisse il bisogno c’è anche un Boomshield. Per il resto la mappa è composta da baracche (in alcune potrete sentire il suono della radio accesa) e spiazzi vari. Anche questa mappa è su un solo livello.

Jacinto: questa mappa, richiesta a gran voce da molti fan, è presa direttamente dal capitolo precedente ma l’atmosfera è radicalmente diversa. Non siamo più in un soleggiato giardino ma in un cupo temporale. Gran parte della mappa è invasa dall’Imulsion, e ci sono perfino diversi tentacoli ben noti a chi ha giocato la campagna che escono da ovunque e abbracciano quella che una volta era l’ultima roccaforte del mondo di Sera. Anche qui, quando il temporale si farà più forte, la visibilità ne risentirà. Se da un lato la posizione delle armi è stata mantenuta pressoché identica al capitolo precedente (abbiamo giusto un Digger Launcher al posto del Longshot), vi sono alcune piccole modifiche che faranno storcere il naso a parecchi fan. Sono infatti stati introdotti percorsi alternativi sia per raggiungere il mortaio (attraverso delle scale vicino ai respawn) sia per le pistole Gorgon (con un tunnel sotto la torretta delle granate). Ultima modifica, forse la più importante, l’assenza di un muretto alla fine delle scale nord, che adesso permette l’accerchiamento della squadra (e soprattutto del Leader nemico in una partita di Guardiano) dal lato nord, cosa non presente sul precedente capitolo.
Questa scelta, assieme alle altre appena descritte, probabilmente è stata introdotta per far fronte a un possibile schiacciamento della squadra avversaria sul punto di respawn in modalità come Deathmatch a Squadre, visto che senza via di fuga e armi si va incontro a una fine miserabile (come può avvenire su Ingorgo).
Quindi, quando giocate come Leader, ricordate al vostro team di posizionare una bella granata alle scale che portano al Boomshot.

Raven Abbattuto: questa mappa, ripresa dal capostipite della saga, è sicuramente la più piccola di tutto il gioco. A parte due punti in cui è possibile raccogliere granate a frammentazione o incendiarie, non vi sono armi da raccogliere. Lo scenario è limitato a una piazza con al centro un Raven abbattuto (gli elicotteri del COG per i più profani), che fungerà da schermo per le varie zone della mappa. Nelle strade che si diramano nei quattro punti cardinali saranno presenti in quantità macchine e aiuole che serviranno da copertura. Queste caratteristiche potrebbero benissimo renderla la mappa ideale per chi ama gli scontri a base di Gnasher, in quanto le numerose coperture e la totale assenza di postazioni sopraelevate scoraggiano l’uso dei fucili a distanza, mentre la totale assenza di power weapon rende obbligata la scelta sull’arma da utilizzare. Allo stesso tempo essendo le coperture molto basse (le strade sono configurate in modo molto simile alla mappa Ingorgo) è possibile vedere per tempo gli avversari che ci vengono incontro al fine di non farci cogliere di sorpresa. Il fenomeno atmosferico che fa da padrone in questa mappa è la neve e, come nelle altre mappe, può capitare durante il gioco che la tempesta si faccia più forte e vada a ridurre la visibilità (ma mai ai livelli di Trincee o Artiglieria).

L’ultimo contenuto?

Questa volta l’offerta di Epic è anche maggiore rispetto al precedente contenuto aggiuntivo, visto che oltre alle mappe avremo anche una nuova modalità, invece della semplice possibilità di ricominciare dal livello 1 che è tanto bella a vedersi quanto inutile in termini di gioco. A questo possiamo sommare la presenza delle Mannaie Elementali, tutte da scoprire in modalità Orda. Le mappe sono anche stavolta molto curate artisticamente e sicuramente andranno approcciate in modo molto diverso da quelle che avete già visto. Dunque, se ancora non vi siete spazientiti per la questione del lag e dei server potrete sicuramente beneficiare delle nuove mappe di questo pacchetto, se avete intenzione di passare altre giornate con il multiplayer di questa killer application.