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Epic Mickey 2: The Power of Two

Prima che videogiochi, tecnologie e televisione diventassero i protagonisti assoluti dell'infanzia della maggior parte dei bambini, c'era un tempo in cui a stimolare la fantasia e la curiosità erano libri e fumetti. Questi ultimi in particolare ci hanno regalato alcune delle icone più famose di sempre, tra le quali spicca la creazione suprema di quel geniaccio di Walt Disney: stiamo ovviamente parlando di Topolino, che torna a far parlare di sé con Disney Epic Mickey 2: le avventure di Topolino e Oswald.

di: Riccardo "RATM" Primavera

Prima che videogiochi, tecnologie e televisione diventassero i protagonisti assoluti dell’infanzia della maggior parte dei bambini, c’era un tempo in cui a stimolare la fantasia e la curiosità erano libri e fumetti. Questi ultimi in particolare ci hanno regalato alcune delle icone più famose di sempre, tra le quali spicca la creazione suprema di quel geniaccio di Walt Disney: stiamo ovviamente parlando di Topolino, che torna a far parlare di sé con Disney Epic Mickey 2: le avventure di Topolino e Oswald.
Grazie al variopinto stand presente alla GamesWeek di Milano, Console-Tribe non si è fatta sfuggire l’occasione di ammirare da vicino l’ultima fatica di Warren Spector, papà di capolavori quali System Shock, Thief e Deus Ex: cosa dobbiamo aspettarci allora da questo sequel?

Una coppia che scoppia

Il titolo precedente ci aveva lasciato con un Topolino eroe ma soprattutto con un nuovo personaggio ansioso di ricevere maggiori attenzioni, ovvero il coniglio Oswald. Egli non è altro che una delle prime creazioni di Walt Disney, che venne progressivamente abbandonato e fa il suo ritorno proprio nel videogame. Dopo un’ iniziale inimicizia tra lui e il famosissimo roditore, Topolino e Oswald stringeranno un saldo legame di amicizia che li porterà a sconfiggere il malvagio Macchia Nera e il suo alleato Scienziato Pazzo, riuscendo a salvare il loro universo. Il tutto, a livello di gameplay, si traduceva in un ottimo mix tra due capolavori senza tempo quali Super Mario 64 e Zelda, a cui si aggiungeva un cast di personaggi recuperati spulciando negli angoli più remoti degli archivi Disney. Cosa ci attende invece in questa nuova avventura?
L’antagonista sarà di nuovo il crudele Scienziato Pazzo, che sotto una maschera da penitente metterà nuovamente in ginocchio l’universo di Oswald: il coniglio e i suoi amici invocheranno quindi di nuovo l’intervento di Topolino che, spalla a spalla con il “fratello maggiore”, cercherà di mettere i bastoni fra le ruote al malvagio nemico per proteggere di nuovo i propri amici. Immagine EventoUn plot narrativo semplice ma ben sviluppato, che punta soprattutto sul carisma delle icone senza tempo che lo arricchiscono: Topolino, diverso dal canonico bravo ragazzo che conosciamo, l’intrepido Oswald e i tanti alleati che incontreremo durante l’avventura si inseriscono in un coloratissimo scenario che sprizza fantasia da tutti i pori. Il nuovo capitolo rimane strettamente legato al precedente anche dal punto di vista del gameplay: Junction Point ci ripropone un platform farcito di una corposa componente action – adventure, che rende ampissimo il ventaglio di situazioni di gioco che ci troveremo ad affrontare; acquista particolare importanza però la collaborazione tra i due protagonisti, che spesso si rivelerà la chiave necessaria a sbrogliare diverse situazioni. Oltre ad esplorare gli immensi dungeon nel quale si dipana l’avventura, Topolino e Oswald affronteranno gli scagnozzi del malefico Macchia Nera e si troveranno alle prese con vari enigmi che sbarreranno loro la strada. Tornano Topolino e l’emblematico pennello protagonista del primo Epic Mickey, ma soprattutto ritroviamo un Oswald finalmente protagonista a tutti gli effetti, con un vasto bagaglio di abilità uniche in allegato. Giusto per non rovinarvi il gusto di scoprire le bizzarre capacità del nuovo personaggio, vi diciamo solo che volare grazie alle lunghe orecchie di un coniglio è veramente spassoso… nonché utilissimo durante le sezioni di esplorazione!
Si aggiungono alla miscela esplosiva anche i costumi, che doneranno nuove abilità al giocatore, e gli inchiostri, anch’essi utili a potenziarne particolari aspetti.
A seguito della raccolta di numerosi feedback ottenuti dai giocatori del primo titoli, gli sviluppatori hanno modificato elementi quali la telecamera ballerina, l’influenza delle decisioni nel corso della trama – che segneranno più profondamente l’universo di gioco – e il tanto agognato doppiaggio, finalmente inserito. Assieme al doppiaggio arrivano anche fasi di gioco in stile musical, volte a diversificare ulteriormente l’esperienza di gioco e a donare una nuova dimensione, più spensierata, a tutti i personaggi presenti.
Vista la contemporanea presenza di ben due eroi sullo schermo, non poteva mancare una modalità co–op: se Oswald viene normalmente controllato dalla CPU in single player, vestendo i panni della spalla di Topolino, in multi il bizzarro coniglio diventa protagonista a tutti gli effetti ed è qui che il gioco da il meglio di sè. Collaborare con un amico per perseguire gli obiettivi di gioco si rivela spassosissimo, e aumenta esponenzialmente la godibilità dell’avventura.

Multi – Platform

Altra novità assoluta è lo sbarco della saga su Xbox 360 e Ps3, abbandonando quindi l’esclusività per Wii che aveva impedito a molti di godersi il primo capitolo. L’arrivo sulle nuove piattaforme implica quindi un massiccio lavoro dal punto di vista grafico: i modelli poligonali di protagonisti e antagonisti sembrano sin da ora sfavillanti, e anche gli ambienti offrono spunti a tratti mozzafiato. I level designer hanno dato fondo a tutte le loro risorse, e i risultati sono veramente notevoli, sia per varietà che qualità. Il comparto audio non vuole essere da meno: nonostante i temi siano opera del team di sviluppo e non vedono la partecipazione del leggendario compositore Disney Alan Menken, il risultato finale sembra ben più che di buon livello e non vediamo l’ora di goderci il titolo completo per giudicare globalmente l’opera dei ragazzi di Junction Point, sotto la guida di Spector.
Le premesse per un titolone ci sono tutte: a partire dai protagonisti, che certamente non hanno bisogno di presentazioni, passando per un game designer anch’egli tutt’altro che sconosciuto, e un’ambientazione accattivante quanto serve. Quanti di voi non vedono l’ora di tornare bambini per un po’?