DLC

Remnant: From the Ashes – Swamp of Corsus

di: Simone Cantini

Tra le sorprese videoludiche che hanno caratterizzato il 2019, possiamo annoverare senza ombra di dubbio il peculiare Remnant: From the Ashes, titolo sviluppato dai ragazzi di Gunfire Games (già autori di Darksiders III), che è riuscito a combinare assieme in maniera decisamente azzeccata ed originale meccaniche soulslike e roguelike. A dispetto di una campagna impegnativa ed imprevedibile, oltre che estremamente rigiocabile, il team non è certo rimasto con le mani in mano durante gli ultimi mesi, confezionando un DLC, Swamp of Corsus, proposto tra l’altro al prezzo competitivo di € 9,99, in grado di ampliare ulteriormente la vita della propria creatura.

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Nuovo, vecchio mondo

In Swamp of Corsus il nucleo principale dell’esperienza ruoterà tutto attorno all’ampliamento delle omonime paludi, già affrontate durante il corso della run principale, ma che presentavano un’area di gioco decisamente più circoscritta e limitata. Il DLC in questione, difatti, tenendo anche conto dei feedback ricevuti dai player, ci metterà di fronte ad una mappa rinnovata e ben più estesa, al cui interno si annideranno creature mai viste prima ed un nuovo boss, i quali ci permetteranno di mettere le mani su nuovi tratti ed equipaggiamenti per il nostro avatar, oltre che su tre armi inedite. Le minacce messe sul piatto dagli sviluppatori saranno in grado di dare del filo da torcere al giocatore, rimanendo allineate alla difficoltà non certo permissiva già sperimentata nell’esperienza originale, accompagnando il tutto alla collaudata generazione procedurale dell’area di gioco. Tale elemento contribuirà ancora una volta ad ampliare la longevità complessiva dell’espansione, dato che per poter esplorare nel suo complesso tutto quanto i ragazzi di Gunfire hanno preparato per noi (dungeon compresi) serviranno varie run, come già accadeva per il gioco base. Ovviamente l’add-on si porta dietro la sua brava quest principale, che ci spingerà a fare luce sul misterioso Culto dell’Iskal, di cui avevamo già sentito parlare nella main quest, concludendo il tutto con l’impegnativo boss Terrore Pungente, capace di far sacramentare anche il più devoto dei giocatori. Insomma, per i fan del titolo c’è davvero motivo di gioire per l’arrivo di Swamp of Corsus.

Nudo alla meta

Il DLC, però, non si è fortunatamente limitato al solo compitino, dato che alla porzione legata allo story mode si accompagna la modalità Sopravvivenza, che sarà in grado di fare la gioia dei giocatori più temerari, dato l’estremo tasso di difficoltà presente. Caratterizzata dal permadeath, questa opzione ludica ci vedrà catapultati all’interno della solita area generata in maniera casuale, completamente inermi ed in possesso di pochi spiccioli con i quali recuperare un misero equipaggiamento iniziale. A questo punto non dovremo fare altro che raggiungere la fine della mappa, e sconfiggere il boss messo a guardia dell’uscita. Il problema è che con il passare del tempo aumenterà la corruzione del mondo di gioco, elemento che porterà alla comparsa di creature sempre più letali: starà quindi alla nostra abilità, grazie anche agli oggetti che recupereremo durante la sessione, riuscire a sopravvivere fino alla fine. Il sistema di gioco si è dimostrato estremamente funzionale e solido, anche se non manca qualche piccola imperfezione, che risiede nel rendere una simile esperienza decisamente fine a sé stessa. Tutto quanto recupereremo durante il match, difatti, non potrà essere importato nella campagna principale, ad eccezione di alcuni frammenti che potremo spendere presso un nuovo venditore presente nel Ward 13, che ci permetterà di acquistare nuovi shader. Invero un po’ poco se paragonato alla difficoltà generale delle varie sortite.

Ad un gioco già solido nella sua incarnazione originale come Remnant: From the Ashes, i ragazzi di Gunfire Games sono riusciti a dedicare un DLC in linea con le aspettative, capace di rimpolparne in maniera coerente e riuscita la giù stuzzicante offerta base. Proposto ad un prezzo decisamente interessante, se rapportato alla portata dei contenuti, Swamp of Corsus si incastra alla perfezione all’interno del mondo creato dal team texano, rappresentando una valida occasione per tornare a scorrazzare (e morire) in questo mondo letale, ma al contempo estremamente affascinante. Se avete apprezzato l’esperienza originale, quindi, non vedo perché dovreste trattenervi dallo spendere i quasi 10 Euro richiesti per tornare a girovagare nelle paludi del pianeta Corsus