Anteprima

Bioshock Infinite

Il 2013 è sicuramente un anno che gli appassionati di videogiochi difficilmente potranno scordare. E non perché, con tutta probabilità, sarà segnato dall’annuncio (se non dall’avvento) di nuove macchine da gioco, ma soprattutto per l’ingente ed esorbitante mole di Giochi (il maiuscolo è d’obbligo) che saranno rilasciati nel corso di 12 lunghissimi mesi. E tra questi, figlio di numerosi rinvii, arriverà quel Bioshock Infinite, capace di stupire e far sperare sin dal suo primo annuncio i fan di questo giovane franchise.

di: Simone Cantini

Il 2013 è sicuramente un anno che gli appassionati di videogiochi difficilmente potranno scordare. E non perché, con tutta probabilità, sarà segnato dall’annuncio (se non dall’avvento) di nuove macchine da gioco, ma soprattutto per l’ingente ed esorbitante mole di Giochi (il maiuscolo è d’obbligo) che saranno rilasciati nel corso di 12 lunghissimi mesi. E tra questi, figlio di numerosi rinvii, arriverà quel Bioshock Infinite, capace di stupire e far sperare sin dal suo primo annuncio i fan di questo giovane franchise.

Cime tempestose

Prima di RaptureAndrew Ryan e i Ricombinati, prima ancora dei Big Daddy, delle Sorelline e dei crudeli esperimenti della Lamb c’era soltanto lei, Columbine. Simbolo delle velleità di potenza degli Stati Uniti d’America, questa utopica città volante sarà il teatro degli scontri che caratterizzeranno il gioco Irrational Games. Abbandonate le tetre e malinconiche profondità oceaniche e la follia profetizzata e concretizzata da Andrew Ryan, in questa nuova avventura firmata Kevin Levine impersoneremo Booker DeWitt, ex agente della Pinkerton dall’oscuro passato incaricato di recarsi a Columbine per salvare Elisabeth, una misteriosa ragazza tenuta segregata nella città fluttuante sin dalla più tenera infanzia. Il gioco, ovviamente, non si discosterà molto dalle meccaniche già sperimentate con mano nei due precedenti episodi, presentando il consueto binomio armi/poteri (questa volta denominati Vigors), tramite il quale dovremo cercare di soverchiare le forze ostili che popolano la città, teatro di una sanguinosa guerra civile che ha per protagoniste due distinte fazioni. A queste, ovviamente, andrà ad unirsi un ricco cast di nemici, mutuato almeno in parte da quello già visto in precedenza. Largo quindi ad una nuova versione di simil Ricombinanti a cui fanno da spalla nuove e letali creature che, siamo sicuri, non faranno certo rimpiangere i lenti ma letali Big Daddy. E sotto questo punto di vista il team di Irrational Games sembra proprio non essersi risparmiato: nel corso dei mesi, infatti, sono stati svelati molteplici avversari, tutti caratterizzati in maniera bizzarramente perfetta. Se l’Handyman, il custode di Elizabeth, pur differenziandosi nell’aspetto, ricorda molto da vicino i protettori delleSorelline, sicuramente più originali sono i Boys of Silence, capaci di udire ogni minimo rumore ma completamente privi della vista. Degni di nota anche dei cloni robotici del presidenteWashington e le Siren, femminili creature simili a spettri capaci di resuscitare gli avversari caduti in battaglia. E poi c’è lui, il gigantesco Songbird, una creatura simile ad un uccello che imperversa per i cieli di Columbine.

Una città da vivere

Certo, sulla carta, per quanto curato, potrebbe sembrare tutto già visto, già programmato, già giocato, ma ovviamente, dato che non stiamo parlando di un game designer ordinario, Bioshock Infinite difficilmente risulterà un canonico FPS. E gran parte del suo auspicabile successo andrà riscontrato nella meticolosa cura spesa nel creare un teatro degli orrori convincente e coerente, così come era successo per la splendida Rapture. Sotto questo aspetto i video di gioco mostrati sino ad oggi trasudano tutti gli sforzi di un processo creativo difficilmente eguagliabile: Columbine, per quanto devastata dalla guerra civile, appare assai lontana dall’essere un semplice fondale colorato sul quale riversare tonnellate di proiettili. Ogni scorcio, ogni muro, ogni palazzo sembra voler raccontare un pezzo di quella storia, per quanto immaginaria, che le è propria. Ed oltre a svolgere un ruolo immersivo, le architetture della città avranno anche una funzione puramente ludica: il sistema di rotaie che collega le varie zone abitate sarà, infatti, anche al centro del gameplay, permettendo al giocatore di utilizzarlo per sfruttare la verticalità degli ambienti nel corso degli scontri a fuoco. Columbine, quindi, appare un vero è proprio personaggio, degno dei componenti del cast principale, in maniera del tutto simile a quello che aveva rappresentato Rapture in precedenza. Ovviamente, al pari del rapporto tra giocatore e Sorelline, anche in questo caso un ruolo fondamentale nell’economia dello svolgimento ludico e narrativo sarà rappresentato dalla relazione tra Booker ed Elizabeth che, stando a quanto promesso da Levine, progredirà e muterà in base alle nostre azioni non limitandosi ad essere una mera componente pesantemente scriptata.

Nonostante se ne parli già da (troppo) tempo, tutto ciò che ci è stato centellinato di Columbine ancora non è sufficiente a sopire la voglia di esplorare questa città oramai in rovina, e i numerosi rinvii che hanno caratterizzato la produzione non hanno fatto altro che acuire questo desiderio. Eppure, alla luce di quanto visto e sentito fino ad oggi, non possiamo che attendere fiduciosi, per quanto trepidanti, il nuovo lavoro di Irrational Games, lavoro che promette di eccellere sotto ogni punto di vista. Maestoso ed affascinante dal punto di vista tecnico e stilistico, solido e quanto mai vario ed interessante sul piano ludico, Bioshock Infinite è da annoverare senza dubbio alcuno tra i giochi più attesi di questo anno appena iniziato che, siamo pronti a scommetterci, difficilmente deluderà le aspettative di tutti coloro che sono ansiosi di immergersi in questa nuova, distorta utopia sociale.