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Assassin’s Creed Unity: Dead Kings

Un pacchetto espansione inzialmente incluso nel season pass e poi reso gratuito da Ubisoft per “scusarsi” con i fan per i problemi tecnici che hanno affetto Assassin’s Creed Unity fin dal lancio. Dead Kings espande l’esperienza singleplayer del titolo principale portando Arno nella Franciade sulle tracce di un antico e potentissimo manufatto. Riuscirà Ubisoft a farsi perdonare con questo atteso regalo? Scopriamolo insieme.

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

Un pacchetto espansione inzialmente incluso nel season pass e poi reso gratuito da Ubisoft per “scusarsi” con i fan per i problemi tecnici che hanno affetto Assassin’s Creed Unity fin dal lancio. Dead Kings espande l’esperienza singleplayer del titolo principale portando Arno nella Franciade sulle tracce di un antico e potentissimo manufatto. Riuscirà Ubisoft a farsi perdonare con questo atteso regalo? Scopriamolo insieme.

I fantasmi del passato

Una volta arrivati nella Franciade (la cui destinazione diverrà disponibile alla villa, accanto a quella di Versailles) partirà una cut-scene in cui Arno rincontra il marchese De Sade che gli chiederà di recuperare un anticpo manufatto custodito all’interno delle catacombe, dove sono sepolti i resti di Luigi XVI. La cittadina è piombata in una specie di incantesimo: l’atmosfera è cupa e sinistra e girano voci che il fantasma del Re si aggiri per le strade, come per maledire tutti gli abitanti che lo hanno condannato. Una storia che riprende pregi e difetti diUnity: atmosfera e carisma sono quelli di sempre ma la narrazione di perde nella solita superficialità che mette in ombra personaggi fondamentali come Napoleone Bonaparte e lo stesso De Sade, impendendo al giocatore di godere pienamente del contesto e delle reali sfumature storiche di cui gli avvenimenti sono pregni.

Kaboom!

Questa nuova avventura nella Franciade, lo diciamo subito, vi porterà via pochissimo tempo. Il ristrettissimo numero di missioni sarà completabile nel giro di un paio d’ore che potrebbero dilatarsi leggermente portando a termine il buon numero di quest secondarie e gli enigmi di Suger (identici a quelli di Nostradamus, che bloccheranno una speciale Spada “magica”). Le meccaniche di gameplay sono rimaste praticamente invariate fatto salvo per l’aggiunta di qualche costume aggiuntivo, e di una nuova e potensissima arma: il mortaio. Si tratta di un arnese molto simile a un fucile, con una baionetta ad ascia. Quest’arma permette di sparare, anche a lunga distanza, un vero colpo di mortaio in grado di fare terra bruciata per un ampio raggio d’azione e quindi di neutralizzare contemporaneamente un grande numero di nemici. Purtroppo se sceglierete di equipaggiarlo dovrete rinunciare sia alla spada che alla pistola in quanto il mortaio funge sia da arma corpo a corpo che da bocca da fuoco.

La sua lentezza in entrambe le fasi di combattimento (compensata però da una devastante potenza) ci ha fatto però preferire largamente la classica accoppiata spada-pistola, nonostante questo ci abbia complicato leggermente le cose durante le missioni. Soprassedendo su un massiccio backtracking, infatti, il level design diDead Kings è pensato quasi esclusivamente per l’uso del mortaio: le aree di gioco, anche quelle più ristrette, sono congestionate di nemici e malgrado non manchino ripari o percorsi alternativi, talvolta risulta davvero impossibile agire in maniera esclusivamente stealth e questo ci costringe a ricorrere a metodologie più “dirette” per avanzare. Una scelta che limita pesantemente il gameplay nonostante sia possibile modificare in qualsiasi momento il proprio equipaggiamento, cosa che risulta però assai macchinosa durante le missioni. Un’alta novità non propriamente utilissima è la lampada ad olio; alcune zone delle catacombe, infatti, saranno particolarmente buie e oltretutto piene di topi, pipistrelli e scarafaggi. La luce della lampada (il cui olio andrà sistematicamente rimpinguato nelle apposite once) farà fuggire queste creature. Peccato che questa nuova dinamica di gameplay sia utile, quasi totalmente, soltanto per superare i nuovi enigmi ambientali di cui questo DLC è ricco.

Scuse accettate, per questa volta…

Dead Kings è un contenuto gratuito e quindi non ci sentiamo di affossarlo totalmente. Il fatto, però, che questo DLC fosse inizialmente compreso nel season pack (che costa i suoi bei 30 euro) ci ha fatto storcere il naso. L’avventura è breve e nemmeno troppo appassionante e le poche novità introdotte nel gameplay non lo arricchiscono e anzi lo castrano in un certo senso. Ci saranno sicuramente altri contenuti per Unity e per ingannare l’attsa Dead Kings può anche andare. Se però speravate in un gameplay totalmente rinnovato e in un’avventura da ricordare rimarrete molto delusi.