Anteprima

Resistance 3

I Chimera ormai hanno conquistato quasi completamente il nostro pianeta. Spazzando via ogni resistenza, sono giunti fin nelle aree piu' interne dell'America del Nord occupando gli Stati Uniti e uccidendo chiunque provasse a fermarli. Eppure il dottor Malikov e' ancora vivo e sembra aver trovato una soluzione per annientare definitivamente i terribili alieni. Ma prima di poterla sfruttare sul campo deve intraprendere un lungo viaggio per raggiungere la Grande Mela. Missione suicida? Forse...

di: Giorgio "Nadim" Catania

I Chimera ormai hanno conquistato quasi completamente il nostro pianeta. Spazzando via ogni resistenza, sono giunti fin nelle aree più interne dell’America del Nord occupando gli Stati Uniti e uccidendo chiunque provasse a fermarli.
Poche zone sono rimaste relativamente sicure, ma ormai la guerra è persa. A nulla è valso il sacrificio di valorosi uomini, ogni speranza sembra vana. Eppure il dottor Malikov, uno dei pochi scienziati che ha cercato di contrastare l’invasione fin dall’inizio, è ancora vivo e sembra aver trovato una qualche soluzione per annientare definitivamente i terribili alieni. Ma prima di poterla sfruttare sul campo deve intraprendere un lungo viaggio per raggiungere la Grande Mela. La sua unica possibilità per riuscire in tale impresa è legata alla protezione che Joseph Capelli, Sentinella rimasta ancora miracolosamente in vita e di cui voi ne vestirete i panni, riuscirà a fornirgli.
Insomma, accompagnare uno scienziato in giro per un continente invaso da terribili mostri sembra una missione suicida, non trovate? Eppure è l’unica che dovrete compiere in Resistance 3

Una sola Sentinella, una sola speranza

Dopo la conclusione brusca, è proprio il caso di dirlo, con cui terminava il secondo capitolo della saga, Resistance si prepara a sbarcare nuovamente sulle nostre PlayStation 3 con quello che si preannuncia l’episodio più epico della saga.
Sono passati quattro lunghi anni dalla terribile battaglia combattuta nel secondo capitolo, in cui si era tentato di bloccare l’avanzata Chimera negli USA e di eliminare definitivamente Daedalus, terribile creatura dai poteri immensi. Eppure tutti gli sforzi compiuti da Nathan Hale, precedente protagonista della saga, sembrano essere stati inutili. Per questo Capelli, ormai senza speranza, si è ritirato dagli scontri ed è fuggito lontano dalle zone “calde”. Quando però Malikov si presenta a lui con quella che potrebbe essere l’arma definitiva per vincere la guerra, Joseph è pronto ad abbandonare tutto ciò che gli rimane, moglie e figlio compresi, per porre fine alla lunga agonia che la sua specie ha patito troppo a lungo.
Il suo scopo sarà perciò quello di aiutare lo scienziato a raggiungere la meta, proteggendolo dalle centinaia di Chimera che cercheranno di fermarli. Allo stesso tempo proverà a dare una mano a quello che rimane della Resistenza, sparsa in maniera eterogenea per tutti gli stati della federazione, nella lotta per la sopravvivenza. Lotta che risulterà, per l’ennesima volta, impari e senza possibilità di vittoria. D’altronde che speranze avrà il nostro eroe di farcela quando lo stesso esercito della prima potenza planetaria risulta ormai totalmente allo sbando?
La trama che fa da sfondo alle gesta di Capelli è sicuramente cupa e triste, proprio come piace ai ragazzi di Insomniac.

Datemi un’arma, e cambierò il mondo!

L’atmosfera tetra e di speranza ormai persa che si respira a pieni polmoni in Resistance 3 ricorda più quella del primo episodio che del secondo, e gli ambienti in cui ci si muoverà amplieranno questa sensazione. Niente più basi militari tecnologicamente avanzate e città appena invase, bensì cittadine di campagna ormai devastate dagli attacchi alieni, aree la cui flora e fauna sono state per sempre compromesse, cieli cupi che non hanno più nulla di naturale… vedrete questo e tanto altro e ogni location visitata mostrerà numerosi segni delle lotte combattute in passato. Cadaveri di alieni e corpi umani dilaniati, veicoli di ogni tipo abbandonati per le strade, case vuote piene di polvere e ricordi di tempi più felici.
Lo stile del primo Resistance non lo si riscontra solamente nel modo in cui viene presentato il mondo di gioco ma anche nel gameplay tornato alle origini. Prima tra tutte spicca la presenza dei redivivi medikit: niente schermate insanguinate per rappresentare il livello di salute del protagonista ma una ben più classica barra vitale che, una volta scesa del tutto, segnerà la morte di Capelli e il seguente caricamento al checkpoint precedente. Sebbene questa scelta possa intaccare in minima parte il ritmo frenetico dell’azione, amplia l’aspetto strategico del gioco. Non bastano più pochi secondi per tornare in forma e poter di nuovo attaccare a testa bassa i nemici: se non si sfrutteranno con astuzia le cure sparse per le mappe si avrà presto la peggio contro le centinaia di Chimera che bisognerà abbattere.
E a questo punto bisogna parlare di un’altra caratteristica reintrodotta dal primo capitolo, ovvero lo schema circolare con cui selezionare l’arma da utilizzare. Sebbene in Resistance 2 il gameplay aveva subito varie trasformazioni – che lo facevano assomigliare per certi aspetti a quello di Modern Warfare – e permetteva di portare due ferri del mestiere per volta, adesso si torna ad avere l’armamentario completo a propria disposizione in qualsiasi momento. In base alla situazione quindi starà a voi scegliere quale attrezzo usare, sperimentando magari diverse soluzioni anche in situazioni simili tra loro. Così la tattica e la libertà di scelta prevarranno, grazie anche al buon numero di armi presenti. Per ora sono stati confermati pochi ma altisonanti nomi: ecco quindi l’immancabile Bullseye, con cui tracciare i nemici e sparare loro dietro comodi ripari, il potente Marksman, con un mirino che tornerà comodo per sparare da lontano, l’Auger dalla potenza distruttiva, capace di rilevare i nemici dietro i muri e di creare scudi protettivi, e l’immancabile Carabina tipica della serie, forte di un lanciagranate micidiale. Ovviamente potete pure stare tranquilli che non mancheranno i lanciarazzi con cui abbattere i Chimera troppo cresciuti o i loro veicoli tecnologici (chi si ricorda il Leviatano, il Kraken o i temibili Golia dei capitoli precedenti?) e granate di ogni tipo.
Ma non pensate erroneamente di aver vita facile con tutti questi gingilli, perché i nemici che combatterete saranno i più temibili mai visti…