Anteprima

FIFA 12

Gia' consacratosi come il re dei titoli calcistici, eludendo la concorrenza del rivale, FIFA torna puntualmente a far parlare di se': in casa EA si inizia gia' a pensare il modo per perfezionare un prodotto di per se' gia' ottimo. L'obiettivo e' quello di continuare per la strada imboccata al passaggio alla next-gen, ovvero proseguire verso la realizzazione di una simulazione sportiva a 360 gradi. A poche settimane dall'E3 siamo stati invitati ad una diretta streaming dove due sviluppatori di EA Montreal ci hanno mostrato in anteprima alcune delle nuove feature di FIFA 12. Curiosi? Seguiteci!

di: Chris "matetrial" Calviello

Già consacratosi come il re dei titoli calcistici, eludendo la concorrenza del rivale, FIFA torna puntualmente a far parlare di sé: in casa EA si inizia già a pensare il modo per perfezionare un prodotto di per sé già ottimo. L’obiettivo è quello di continuare per la strada imboccata al passaggio alla next-gen, ovvero proseguire verso la realizzazione di una simulazione sportiva a 360°. Abbiamo visto come, di anno in anno, raccogliendo anche i vari feedback dalla community, il brand FIFA sia riuscito ad acquisire sempre più consensi, grazie ai miglioramenti destinati al gameplay. Eppure, pare che di volta in volta si debba mettere per forza in cattiva luce il prodotto idolatrato appena nove mesi prima. Forse perché non sembra possibile riuscire a scovare punti in cui è possibile migliorare sensibilmente il prodotto, ma il segreto sta nelle piccole cose: queste, aggiunte a tante altre, riescono a tirar fuori un titolo sempre più perfetto.
E quindi, a poche settimane dall’E3 siamo stati invitati ad una diretta streaming dove due sviluppatori di EA Montreal ci hanno mostrato in anteprima, appunto, queste piccole cose. Piccole, sì, ma che aiutano ad aumentare la simulazione in campo e gettano le basi verso il futuro, dove si continuerà a lavorarci sopra. Andiamo a scoprire cosa ci riserverà FIFA 12.

Ammazza che fisico!

Uno dei talloni d’Achille della serie FIFA è probabilmente rappresentato dai contrasti tra i giocatori. E’ vero, nell’ultima edizione si è cercato di arginare il problema proponendo la feature “360° fight for possession”, ossia la capacità del singolo giocatore di riuscire a reggere il contrasto sulla basi delle proprie doti fisiche. Questa è la base da cui si evolve l’Impact Engine “Momentum”, il nuovo sistema studiato appositamente per le collisioni tra i giocatori. Abbiamo avuto modo di vedere qualche piccolo spezzone di un prossimo trailer che si occuperà di fornire una panoramica delle nuove feature, e possiamo confermare con assoluta certezza che si tratta di un’interessante aggiunta.

In FIFA 11, così come nelle precedenti edizioni, siamo sempre stati abituati a contrasti scarsamente convincenti. Un giocatore come Chiellini non riusciva a dimostrare tutta quella predominanza fisica su mingherlini come Messi o Giovinco. Sembrava quasi che le animazioni non cambiassero mai, raramente abbiamo visto quest’ultimi volare letteralmente per aria a causa di un vigoroso colpo di fianco del difensore. Ed è qui che viene in aiuto il nuovo Impact Engine: grazie all’eccellente fisica del gioco, la simulazione calcistica ha raggiunto un nuovo livello, adesso i giocatori reagiscono in modo più verosimile al contrasto a cui vengono sollecitati, assicurando un feedback maggiormente realistico. Entrando in scivolata e fermando il giocatore in corsa colpendo la palla, questa fungerà da perno e lo farà schizzare per aria. Discorso simile per il pressing a un giocatore girato di spalle: spingendolo eccessivamente da dietro si finirà per sovrastarlo fino a farlo cadere pancia in giù insieme al nostro corpo: subentra quindi un importante miglioramento attuato alla difesa del pallone. Nelle precedenti edizioni tale sistema si basava esclusivamente sulla pressione di un tasto affinché il possessore di palla mettesse un piede sul pallone, allontanandolo dal proprio baricentro, e alzasse un braccio per cercare di tenere il più lontano possibile il giocatore avversario. Tale tattica non è sicuramente tra quelle più in voga, considerando i discreti risultati che si ottengono ed anche per una calibrazione non proprio delle più precise. Tornando all’esempio precedente, se era un Giovinco a difendere il pallone e un Chiellini ad attaccarlo, quest’ultimo non riusciva a far prevalere il proprio fisico per catturare la sfera. Le cose in FIFA 12 inizieranno a prendere una nuova direzione, e non solo grazie all’Impact Engine. Quali sono dunque questi miglioramenti? Per spiegarvelo preferiamo cambiare “attori”: prendiamo Toni, punta che nei mondiali di Germania ha messo più volte in mostra le proprie doti fisiche nella copertura del pallone. Premendo l’adibito tasto dorsale, l’attaccante azzurro allarga le braccia inarcandole dietro di sé in modo da proteggere la propria posizione dai difensori. Quando viene pressato alle spalle da un giocatore abbiamo diverse possibilità per continuare l’azione: o veniamo atterrati, per via del troppo pressing e guadagnando un fallo, o ci spostiamo con la palla, sempre con il giocatore che ci segue, in cerca di una sponda, evitando di mostrarla all’avversario. Questo tipo di gioco non è stato mai possibile finora, dato che il giocatore che faceva da scudo si muoveva usando come perno il difensore. Adesso, invece, il difensore verrà usato più per bilanciamento e il contatto tra i due sarà molto più ravvicinato. Gli sviluppatori ci tengono però a precisare che sarà garantita una certa varietà: prendendo come esempio un giocatore mingherlino ma dalle buone doti tecniche, invece che difendere palla questi cercherà di utilizzare il proprio corpo per scartare l’avversario (ad esempio con una veronica). Insomma, un altro passo verso la simulazione definitiva.

Il calcio è uno sport d’intelligenza

Ma il fisico di un giocatore non sempre è direttamente proporzionale alle proprie doti tecniche. Un esempio lampante è Messi, piccolo sia fisicamente che di statura ma considerato uno dei migliori giocatori al mondo. Abbiamo dunque analizzato quali saranno le novità di FIFA 12 riguardanti il gioco puramente fisico, che per la “pulce” del Barça non dovrebbero interessare, mentre adesso passiamo ad illustrare ciò che riguarda l’intelligenza artificiale. Da questo punto di vista, se con FIFA 11 abbiamo visto grossi passi in avanti che lasciavano comunque ampi margini di miglioramento, le buone aspettative vengono puntualmente confermate per la nuova edizione, che vedrà interessanti aggiunte per quanto concerne l’intelligenza dei giocatori. Per spiegarci tale novità gli sviluppatori ci hanno proposto nuovamente una videoclip che mostrava le manovre d’attacco del Tottenham e del Barcellona, sicuramente due squadre dagli stili molto differenti.
La squadra inglese vanta una punta molto abile nel gioco aereo, Crouch, che viene continuamente cercata per sponde o tiri. Data la sua prerogativa, le ali tenderanno ad allargarsi e a favorire molti cross anche prima di raggiungere la linea di fondo.
Il Barça adotta uno stile basato principalmente sul possesso palla e verticalizzazioni, grazie ad un centrocampo tecnicamente stellare e alla punta, Villa, in grado di garantire maggior profondità. Abbiamo notato come, una volta raggiunta la linea di fondo, gli esterni preferissero girarsi e tornare indietro, cercando sfoghi centrali anziché mettere palloni in mezzo. David Villa infatti non possiede le marcate abilità di Crouch, per cui l’ala opta per un diverso approccio.
I miglioramenti della CPU riguardano dunque l’intelligenza del collettivo che si adatta in base alle abilità del singolo: in questo modo, la diversità garantita dai giocatori, grazie al Personality+ di FIFA 11, garantisce maggior varietà nelle squadre che adotteranno il loro stile di gioco in base alle attitudini dei propri uomini.
Ma non è tutto, gli sviluppatori hanno voluto rivelare un’altra aggiunta che sicuramente conferirà maggiore spettacolarità alle partite di spessore. Si tratta di un’abilità destinata ai centrocampisti più abili: la visione di gioco. Sarà capitato sicuramente di vedere qualche manovra del Barcellona (non a caso), ma anche di altre squadre più o meno blasonate, in cui i giocatori riuscivano a trovarsi con la coda dell’occhio e talvolta anche senza guardare minimamente dove indirizzassero il lancio. Ecco, in FIFA 12 sarà possibile riuscire a vedere qualche azione simile: passaggi di tacco, “no look”, cambi di campo alla cieca, ecc. Giocando contro giocatori dotati di una buona visione di gioco dovremo quindi fare i conti contro l’imprevedibilità delle azioni. Ed è proprio l’impossibilità di prevedere le azioni che aumenta il livello di realismo che, sicuramente ancora da testare, ha già gettato solide basi su cui poter lavorare.

Nuovo anno, nuove animazioni

Ormai è risaputo: ad ogni appuntamento, FIFA si ritrova sommerso di numerose nuove animazioni che rinfrescano i movimenti dei calciatori in campo, soprattutto in base alle novità introdotte nel gameplay. Ed infatti, parallelamente al nuovo Impact Engine, vediamo l’introduzione di nuove movenze basate sul fisico dei calciatori. Se da una parte abbiamo un nuovo sistema di copertura della palla, dall’altra abbiamo la possibilità di vedere il giocatore in corsa che spinge indietro l’avversario che sta cercando di rimontarlo da dietro, in modo da non lasciarlo passare. Analogamente, ma nei pressi dell’area di rigore, il difensore può decidere di non rischiare e di tuffarsi sul pallone per calciarlo via oppure toccarlo leggermente e frapporsi sulla sua linea di corsa. Se poi a questi aggiungiamo le animazioni generate dai contrasti, possiamo dichiararci sorpresi.
Ma sotto il profilo tecnico, possiamo ritenerci soddisfatti? E’ una domanda a cui non possiamo ancora rispondere: sebbene la quantità di video mostrati sia stata sicuramente alta, non abbiamo visto neanche un secondo di puro gameplay di FIFA 12, erano tutti basati su fasi di progettazione e su videoclip destinate a futuri trailer, pertanto abbiamo potuto adocchiare soltanto lo stretto necessario per capire cosa, e come, sta bollendo in pentola. Nessun dettaglio sul comparto tecnico, così come sul multiplayer e sulle modalità di gioco. Tutte informazioni che ci aspettiamo di trovare all’E3, dato che la battaglia contro PES è molto più importante in questi mesi che all’uscita.

Appuntamento a Los Angeles

Ci diamo quindi appuntamento all’E3 di Los Angeles, che si terrà dal 7 al 9 Giugno, per le auspicabili informazioni circa gli altri fronti di FIFA 12, vale a dire tutto ciò che non riguarda il gameplay, di cui gli sviluppatori ci hanno già ampiamente parlato nel corso di questo evento via streaming. L’E3 sarà di certo il teatro dei primi trailer ufficiali, ma non solo. Al termine di questa prima presentazione, è stato comunicato che tutto ciò che è stato illustrato rappresenta solo una piccola immagine di ciò che sarà FIFA 12. Dovremo quindi aspettarci qualche chicca, qualche piccola sorpresa, che andrà ad aggiungersi al già ricco mosaico.

 

 

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