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Recensione Valentino Rossi The Game

di: Giovanni Manca

Nel corso degli anni molti dei più grandi sportivi di sempre hanno avuto l’onore di avere un videogioco a loro dedicato, era dunque questione di tempo che tale “evento” riguardasse anche Valentino Rossi, vera e propria icona degli sport motoristici degli ultimi vent’anni. E non poteva che essere Milestone a farlo, italiani dalla grandissima esperienza nel settore delle simulazioni motoristiche fin dai tempi di Screamer quando ancora si chiamavano Graffiti. La curiosità è che il nome Milestone esordisce nel 1996, proprio l’anno in cui The Doctor sale in sella nel Motomondiale: un segno del destino? Valentino Rossi The Game è una celebrazione di uno dei più grandi motociclisti di sempre, forse il migliore, ma non solo, è una “festa” per tutti gli amanti delle due ruote.

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VR|46 in giro per il mondo

La mole di contenuti nel nuovo titolo Milestone è davvero spaventosa tanto che, per farvene un’idea veloce, il campionato MotoGP sembra quasi un’aggiunta, ma ne parleremo dopo. La modalità di gioco principale è la Carriera, strutturata e sviluppata secondo il modello della VR|46 Academy, una scuola fortemente voluta da Valentino, nata nel 2014 con sede a Tavullia. Creato il nostro alter ego determinando diversi parametri veniamo subito messi alla prova in una gara di flat track nel MotoRanch, la pista di allenamento del “dottore”, contro tutti gli altri piloti della scuola. Faremo il giro del mondo, accumulando punti esperienza per incrementare le caratteristiche del pilota, parteciperemo alla Moto 3 fino ad arrivare alla MotoGp, gareggiando nel mentre a tutte le sfide che Valentino ci proporrà. La gestione della carriera è molto simile a quanto visto in altri titoli: dalla nostra base possiamo gestire il calendario, visualizzare le mail, i messaggi degli altri piloti, gli obiettivi raggiunti e l’evoluzione dei parametri (frenata, bagnato, agilità, accelerazione, curva, fisico, ecc,). La carriera è lunga, l’alternanza della tipologia delle competizioni ci mette al riparo da un rischio di monotonia tipico del genere e, benché rimanga l’esperienza di gioco più importante del titolo, è solo una parte dei quello che The Game ci propone. Tutte le sfide previste nella modalità carriera si possono affrontare nella modalità VR|46 World: Flat Track (classica, americana, endurance), Rally (le special di Monza e Misano), Monza rally Show, Gara Drift a bordo delle Mustang GT e la Gara Yamaha R1M. Finito? Neppure per sogno!

Rossi Experience MotoGP

La presenza di Valentino nella carriera è evidente ma la modalità che celebra la sua incredibile carriera è la Rossi Experience, un vero e proprio “must” di eventi leggendari da rivivere più e più volte. “Eventi Storici” ci riporta nell’agosto del 1996 quando, a bordo dell’Aprilia RS125 , a Brno Rossi trionfò per la prima volta; venti tappe della sua carriera, da sbloccare una dopo l’altra, introdotte da un video in cui è lo stesso Valentino che ricorda quei momenti descrivendo le sue emozioni. Della modalità Rossi Experience fa parte anche la “Sfida The Doctor” in cui dovremmo battere i record sul giro del maestro sui vari circuiti del Motomondiale, “Sfide”, accessibili solo per un periodo determinato di tempo, e “Rossipedia”, storia, aneddoti, livree e caschi, molti dei quali sbloccabili sfruttando i punti esperienza VR guadagnati nelle sessioni di gioco. Valentino Rossi The Gameoffre dunque una mole di alternative di gioco ispirate al campionissimo davvero impressionante e lasciare solo alla fine la descrizione della modalità MotoGp potrebbe far pensare che possa essere solo un corollario o, addirittura, solo abbozzata. Non si potrebbe fare errore di valutazione più grave. Utilizzando piloti ufficiali o personalizzati, è possibile disputare i campionati MotoGP 2016, Moto2 2016, Moto3 2016, MotoGp 2015, MotoGp 4 tempi, 500cc 2 tempi, 250cc 2 tempi e 125cc 2 tempi. Non può ovviamente mancare la modalità online in cui sono presenti tutti i tipi di competizioni viste nel single player, dalla singola gara al campionato MotoGp. Insomma, parliamo di un’offerta ludica motociclistica senza precedenti.

In Sella

La grande quantità di modalità di gioco non fa che responsabilizzare l’importanza del modello di guida che deve essere necessariamente all’altezza. Premetto che non vedo quasi mai di buon occhio un titolo che cerca di mescolare vari generi, e dal punto di vista del gameplay tali considero moto/auto, ma in questo caso ero piuttosto fiducioso, considerata l’esperienza di Milestone. L’obiettivo era chiaramente quello di offrire un modello di guida realistico e credibile, obiettivo non facile considerando la diversificazione dei mezzi coinvolti,anche considerando solo le moto. Dopo parecchi ore passate sull’asfalto di tutto il mondo possiamo dire di essere molto soddisfatti, l’esperienza di gioco è appagante, divertente e molto stimolante. Fortunatamente la difficoltà del modello di guida è scalabile, si può familiarizzare poco alla volta fino ad arrivare a disattivare tutti gli aiuti di guida in modo da assaporare completamente le differenze tra le varie moto e classi. Come sempre, occorre però fare i conti con una fisica e delle dinamiche di uno sport che in un videogame sono parecchio complessi da riprodurre, e ci riferiamo soprattutto alle collisioni durante le gare e al comportamento degli altri piloti. Ciò che più da fastidio è una certa mancanza di coerenza generale: lievi contatti che provocano cadute e altri molto più pesanti a cui si rimane incolumi, sorpassi incredibili contro file indiane inspiegabili, tempi pazzeschi e lumache da antologia. Questi comportamenti rovinano in parte un’esperienza di guida che rimane comunque su livelli molto alti.

Dal punto di vista tecnico il team italiano prosegue nella sua strada di perfezionamento caratterizzando Valentino Rossi The Game degli stessi pregi e difetti delle produzioni precedenti. La maggior cura del dettaglio è riservata a tutto quello che si muove all’interno della pista: moto, piloti, livree, caschi, sono riprodotti fedelmente in modo quasi maniacale e, considerando la quantità, è un’impresa titanica. Meno dettagliati gli elementi dello scenario ma le piste presenti sono davvero tante e, almeno questa volta, si può sorvolare su qualche mancanza. Non si può però sorvolare su un frame rate ballerino, che cala vistosamente non solo nelle situazioni più affollate ma anche in frangenti di relativa tranquillità, magari con solo un paio di moto su schermo. Eccellente il comparto audio, dal rombo dei motori, alla telecronaca di Guido Meda fino ad arrivare agli interventi di Valentino.

Tutti al Ranch

Valentino Rossi the Game è senza dubbio il titolo motociclistico più ambizioso di sempre, sia per quanto riguarda l’offerta generale delle modalità di gioco sia per la conseguente complessità nel riprodurre modelli di guida differenti. Non siamo davanti ad un titolo perfetto, ci sono diversi aspetti su cui c’è ancora ampio margine di miglioramento ma, nonostante questo, rimane un acquisto obbligato per tutti gli appassionati delle due ruote e degli sport motoristici in genere. Se amate anche Valentino Rossi, beh…