Recensioni

Recensione Troll and I

di: Ulell

Alla sua presentazione, Troll and I suscitò la curiosità di molti giocatori e addetti ai lavori, perchè l’interazione fra personaggio e Troll sembrava ben fatta e la storia molto interessate. Oggi scopriremo se quanto promesso dai ragazzi di Maximum Games è stato mantenuto.

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Introibo

Il gioco è ambientato nel secondo dopoguerra. Il video introduttivo ci mostra un ricco possidente che invita a casa sua un avventuriero/esploratore per dargli un nuovo incarico: cacciare per conto suo, e solo per scopi scientifici, un enorme troll. Nonostante le prime reticenze, l’esploratore si fa convincere da una foto che mostra il troll fra i boschi e sopratutto dai 3 milioni che il ricco gli propone. Dopo il filmato ci spostiamo  nella foresta, dove incontriamo Otto che si sta recando a caccia nonostante sua madre gli abbia ricordato tutti i pericoli che si corrono quando si gira da soli per i boschi.

Diottrie

La nostra prima missione è quindi quella di cacciare dei cinghiali. Quello che nasce come un tutorial in realtà si trasforma in un metodo molto facile per pentirsi fin da subito dell’acquisto di questo gioco. Il sistema di ricerca delle tracce degli animali, che si effettua tenendo premuto il tasto X sulla nostra Playstation 4, ci renderà presto ciechi, complice dei colori che si fondono spesso fra loro, che in linea di principio dovrebbe funzionare come nella natura, dove gli animali usano la mimetizzazione come copertura, ma che in un videogioco fa salire una gran voglia di lanciare il pad contro la tv. Una volta scoperto con tanta fatica dove si trovano le nostre prede, dobbiamo avvicinarci con cautela per evitare di farci scoprire e farli scappare. Ma anche qui esce fuori un altro difetto grave del gioco: l’erba alta non è altro che un blocco poligonale che ci impedirà di colpire gli animali nascondendoci dietro di essa. Per non parlare dell’inquadratura che cambierà ogni volta che impugneremo una lancia, facendoci perdere di vista la nostra preda. Scopriremo inoltre un minisistema di crafting per la creazione di armi e accessori che ci aiuteranno a superare incolumi la nostra avventura.

Madre, madre

Dopo aver recuperato la carne che ci serve, sentiremo una forte esplosione e vedremo elevarsi del fumo da casa di Otto  che tornato indietro, scoprirà che sua madre rischia di arrostire a fuoco vivo e cerca di raggiungerla a tutti i costi. In questa fase affronteremo altri problemi del gioco, fra i quali glitch, bug che mandano in crash il gioco costringendoci a rifare tutto dall’ultimo checkpoint, e altre amenità del genere.

Trollando trollando

Mentre cerchiamo di tornare da nostra madre, veniamo attaccati da topi umanizzati che cercano senza motivo di farci fuori. In questa situazione verremo salvati da un gigantesco troll che diventerà immediatamente nostro amico. Da questo punto in poi comincia il vero gioco: Otto ed il Troll dovranno interagire per venire fuori da tutto quello che gli stà succedendo intorno. Noi come giocatori potremo switchare fra Otto ed il Troll usando il tasto L1, ad esempio per scegliere se combattere in stealth con il ragazzo o spaccare tutto con il troll. Inoltre potremo usare Otto per farci seguire dal Troll, o quest’ultimo potrà portare Otto sulle spalle. Ma anche qui le problematiche non mancano. La telecamera,ad esempio, è gestita malissimo: infatti quando usiamo il troll, l’inquadratura alle sue spalle ci ruba praticamente metà della visuale, rendendoci impossibile individuare gli avversari a terra. I movimenti del Troll inoltre sono lenti e macchinosi, e molte volte quando attaccati dovremo menare colpi alla cieca nella speranza di colpire i nemici. Quando useremo Otto per scalare le pareti, capiterà spesso che la telecamera ci trapasserà, mostrandoci una bella visuale della bassa risoluzione delle texture di gioco, o non riusciremo a colpire i nemici con la lancia per via del già citato inopportuno cambio di inquadratura.

…ed infine…

A tutti i difetti che ho riportato sopra, aggiungeteci pure un doppiaggio in inglese svogliato, dei sottotitoli minuscoli, una musica poco incalzante ed un comparto grafico che lascia a desiderare, e vi ritroverete con un gioco da evitare come la peste. Questo gioco sarebbe stato, probabilmente, un mezzo capolavoro due-tre generazioni fa, ma nel 2017 ha poco senso, soprattutto per il prezzo: ben 49,99 Euro.