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Recensione The Vanishing of Ethan Carter

di: Luca Saati

Da Bulletstorm a The Vanishing of Ethan Carter, questa è la storia del team indipendente The Astronauts composto da ex-sviluppatori di People Can Fly che insieme hanno deciso di darsi allo sviluppo indipendente come molti altri hanno fatto prima di loro con risultati decisamente positivi. The Astronauts entra con The Vanishing of Ethan Carter nel genere dei cosiddetti walking simulator, ovvero quei titoli in prima persona in cui esplorare l’ambiente, risolvere gli enigmi e, soprattutto, godersi la storia.

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Ethan è scomparso

La storia di The Vanishing of Ethan Carter ruota tutta attorno alla scomparsa del ragazzino che dà il nome al gioco. Prima di sparire, Ethan ha inviato al detective Paul Prospero un messaggio per chiedergli aiuto. Il giocatore veste quindi i panni di Prospero, un detective del soprannaturale, che si reca a Red Creek Valley per trovare il ragazzino.

Durante l’esplorazione del mondo di gioco, Prospero si imbatte in una serie di puzzle da completare tutti per poter venire a capo del vero finale dell’avventura ideata da The Astronauts. All’inizio di The Vanishing of Ethan Carter compare la scritta: “Questa è un’esperienza di gioco narrativa che non ti conduce per mano”. Ed in fondo è proprio così: The Vanishing of Ethan Carter tende a non dare nessun suggerimento e permette al giocatore di risolvere gli enigmi nell’ordine che preferisce nonostante il gioco mantenga una certa linearità di fondo con i puzzle che arrivano uno dietro l’altro. Niente e nessuno comunque vi impedisce di passare oltre un enigma in caso non riusciate a venirne a capo in quel momento. Potreste pure perdere qualcosa perché non avete esplorato a fondo l’ambientazione, ma non preoccupatevi perché verso la parte finale il gioco vi viene incontro mettendovi a disposizione un’utile mappa per trovare tutti i puzzle da risolvere per arrivare al finale.

L’esplorazione e la risoluzione dei puzzle vi permettono di scoprire nuovi tasselli dell’intricata e affascinante trama del gioco. Quella che inizia come una semplice ricerca di un ragazzo scomparso si trasforma ben presto in qualcosa di più che va a toccare elementi paranormali per poi stravolgere tutto in un finale che ci ha lasciati spiazzati. Nella maggior parte dei casi il protagonista si troverà a ricostruire delle scene del crimine e rivivere quanto accaduto poco prima con i personaggi sotto forma di spiriti permettendoci così di scoprire retroscena sulla storia e fare la conoscenza della famiglia di Ethan Carter.  Ci sono poi altri tipi di puzzle, ma preferiamo non inoltrarci troppo in questa recensione per non spoilerarvi troppo.

I problemi di The Vanishing of Ethan Carter sono sostanzialmente due: la longevità e la ripetizione di alcuni enigmi. Per quanto riguarda il primo aspetto, in tre ore al massimo riuscirete a completare l’avventura. Nel secondo caso invece troviamo una struttura dei puzzle (quella ricostruzione della scena) che si ripete un po’ troppe volte, sarebbe bastata aggiungere un po’ più di varietà con ogni puzzle diverso dall’altro per migliorare questo aspetto. The Astronauts in fondo a dimostrato di essere brava in questo gioco quando prova a proporre qualcosa di diverso dal solito con alcune soluzioni molto intelligenti.

Visivamente The Vanishing of Ethan Carter è un videogioco davvero piacevole da vedere con dei panorami bellissimi e che vi invitano ogni volta a fermarvi qualche secondo per ammirare e scattare uno screenshot. La foresta di Red Creek Valley risulta grazie a una vegetazione ben fatta ed effetti d’illuminazione convincenti. Peccato solo per qualche texture che si prende qualche secondo in più per caricare in alcuni momenti. Buono anche l’audio con un doppiaggio in inglese ben fatto (i testi sono in italiano) e un’ottima musica ambientale in grado di immergervi ulteriormente nello scenario.

Commento finale

Buona la prima per The Astronauts: The Vanishing of Ethan Carter è un’avventura riuscita grazie a una trama ricca di misteri e di fascino in grado di catturare il giocatore e spingerlo a scoprire la verità dietro la scomparsa di Ethan. Peccato solo che il team di sviluppo non abbia spinto di più sulla varietà dei puzzle per offrire allo stesso tempo un’esperienza più longeva. Se siete comunque amanti del genere, il nostro consiglio è quello di avventurarvi a Red Creek Valley.