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Recensione Super Mario 3D World

Quando Mario si sollevò dalle piatte due dimensioni per abbracciarne una terza, fece scalpore riscrivendo e reinventando un genere, dettando vere e proprie nuove regole che da lì in avanti avrebbero rappresentato la base per tutti i giochi futuri. Super Mario 64 rappresentò una vera e propria rivoluzione con tutti i suoi innegabili problemi. Da allora i capitoli tridimensionali dell’idraulico di casa Nintendo hanno sempre attirato molta attenzione, soprattutto per scoprire quali idee avrebbero sfornato i geni della grande N. Purtroppo i sondaggi hanno rivelato che i capitoli in tre dimensioni sono meno apprezzati e risultano più ostici per il giocatore occasionale, fatto che contrasta apertamente con la nuova filosofia Nintendo in cui il gioco deve essere per tutti. E con per tutti intendono proprio tutti.

di: Andrea "Macchiaiolo" Barbara

Quando Mario si sollevò dalle piatte due dimensioni per abbracciarne una terza, fece scalpore riscrivendo e reinventando un genere, dettando vere e proprie nuove regole che da lì in avanti avrebbero rappresentato la base per tutti i giochi futuri. Super Mario 64 rappresentò una vera e propria rivoluzione con tutti i suoi innegabili problemi. Da allora i capitoli tridimensionali dell’idraulico di casa Nintendo hanno sempre attirato molta attenzione, soprattutto per scoprire quali idee avrebbero sfornato i geni della grande N. Purtroppo i sondaggi hanno rivelato che i capitoli in tre dimensioni sono meno apprezzati e risultano più ostici per il giocatore occasionale, fatto che contrasta apertamente con la nuova filosofia Nintendo in cui il gioco deve essere per tutti. E con per tutti intendono proprio tutti.
Nasce così Super Mario 3D Land per 3DS, un titolo, possiamo definirlo sperimentale, realizzato dal team responsabile del capolavoro di Super Mario Galaxy e il suo diretto seguito. In questo capitolo troviamo una perfetta fusione tra 3D e 2D. Infatti, pur mantenendo una libertà di movimento tridimensionale, i livelli diventano più lineari e lo spirito di esplorazione puro e semplice cede il passo ad una ricerca di monete e stelle più mirata abbandonando la telecamera mobile dietro l’eroe a favore di una invece fissa ad inquadrare l’intera scena. Inutile dire che il successo è assicurato.
Super Mario 3D World è l’evoluzione ulteriore di questo concetto.

4 personaggi in cerca di autore

Ecco la prima novità: il multiplayer locale fino a 4 giocatori. Per la prima volta potremo giocare un Mario 3D in compagnia di altri 3 giocatori. I personaggi disponibili sono il nostro eroe baffuto e il suo immancabile fratello, il fido funghetto Toad e la principessa Peach, questa volta parte attiva dell’avventura, alla ricerca delle piccole fate rapite dal testardo Bowser. Chi non è giovanissimo ricorderà questo cast in un’altra avventura di Mario, infatti è lo stesso di Super Mario Bros 2 – Mario Madness del lontano 1985. Come in quell’episodio i personaggi differiscono in velocità e capacità di salto, modificando leggermente il gameplay e la tipologia di controllo. Luigi salterà più in alto, la principessa planerà dopo un salto mentre Toad sarà velocissimo nella corsa.
Il multiplayer risulta un ottimo diversivo festoso. Non ce la sentiamo di andare oltre il festoso perché la sua realizzazione risulta un po’ caotica, soprattutto a causa della inquadratura che costringe i giocatori a stare molto vicini. Cosa che risulta piuttosto difficoltosa nei livelli a scorrimento automatico e se a giocare sono persone con abilità di gioco molto differenti. Inoltre la possibilità di colpire l’avversario rappresenta una scelta inspiegabile visto che il numero di vite è in comune.

Funghi tridimensionali in alta definizione, cosa chiedere di più?

Vedere finalmente Mario e soci in alta definizione dà un’emozione che è difficile da spiegare.
I designer Nintendo sono da sempre ottimi nel tirare fuori il meglio anche da hardware vetusti sfruttando idee geniali e stili che esulano dalla potenza bruta di una console.Super Mario 3D World non fa eccezione a questa tradizione e porta sullo schermo un’alchimia di semplicità, colore e ingenua comicità. I modelli dei personaggi sono splendidamente realizzati e le saturatissime texture utilizzate per il mondo di gioco sono una gioia per gli occhi. Affrontando i livelli sotto la pioggia rimaniamo piacevolmente sorpresi non solo dal vedere come l’acqua ricopre l’ambiente e il nostro eroe, cambiandone l’aspetto, ma anche dalle righe che crea sullo schermo regalando molto realismo alla scena. 
Gli effetti luce che si scatenano sulle varie superfici lasciano il giocatore con uno sguardo stupito per la cura con cui sono realizzati. Vedere la palla di fuoco da noi scatenata proiettare ombre nell’ambiente è galvanizzante.
Ma veniamo appunto ai nuovi poteri messi a disposizione dei nostri eroi. La prima cosa da dire è che sono tantissimi. Ci sono tanti classici come il fiore che ci permette di lanciare palle di fuoco, il costume da tanooki che ci dona la capacità di volteggiare e di colpire gli avversari con la nostra coda. Il fungo gigante arriva direttamente dalla serie New e ci trasformerà in colossi capaci di frantumare ogni ostacolo, scenario compreso. La novità più evidente è il già citato costume da gatto. Mario Gatto può arrampicarsi in verticale per un po’ permettendoci di raggiungere altezze altrimenti fuori dalla nostra portata, inoltre può colpire i nemici o rompere mattoni con colpi di zampa e con attacchi in volo. Un’altra piacevole novità è la ciliegia che aumenta il numero dei nostri personaggi portandoci a guidare un nutrito gruppetto di eroi con i relativi pro e contro. Troveremo anche oggetti da poter trasportare come una pianta carnivora che divorerà tutto quello che le si parerà davanti, un travestimento da Goomba, un cannone portatile e anche un cubo luminoso da utilizzare come torcia contro i fantasmi (qualcuno ha detto Luigi’s Mansion?).

New Nintendo Style

Come possiamo notare le idee non mancano. Ma è nella realizzazione dei livelli di gioco che Nintendo ha dimostrato ancora di aver qualcosa da dire all’industria moderna.
Gli scenari risultano molto grandi ed esplorarli è un piacere per gli occhi, seppur con un occhio attento al tempo che scorrerà inesorabilmente. Ogni livello si sposa con il power up che ci troveremo: avremo sviluppi verticali dove è presente il nuovissimo costume da gatto, o percorsi labirintici per la nuova ciliegia doppiatrice che aggiunge un personaggio alla nostra guida. Ovviamente uno sguardo attento svelerà percorsi alternativi raggiungibili solo grazie a particolari power up.
Il level design è sopraffino e il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. Può essere un mostro che non ci aspettavamo, un percorso alternativo che ci porta a vedere un paesaggio mozzafiato o un cambio di inquadratura a sorpresa. 
Durante la scelta del livello da affrontare potremo esplorare liberamente la mappa del mondo di gioco e poter così scoprire livelli segreti, vite o monete nascoste o scegliere i livelli che avremo sbloccato. Ogni livello è comunque connesso tramite strade a quelli successivi e solo completando i precedenti potremo sbloccare i livelli avanzati. Sono presenti anche scenari speciali dove dovremo guidare Capitan Toad nella ricerca di 5 stelle nascoste nel livello. La peculiarità di questi stage è il fatto che il nostro eroe non può saltare e che quindi deve trovare la via corretta per raggiungere tutti gli angoli dello scenario. Scuotendo il gamepad Wii U potremo far ruotare la telecamera verso la direzione del movimento oppure potremo sfruttare l’analogico destro per compiere gli stessi spostamenti di inquadratura.
Purtroppo la nuova filosofia Nintendo non si limita a cambiare radicalmente il sistema di gioco ma abbassa drasticamente il livello di difficoltà portando il grado di sfida alla portata di tutti i giocatori, anche quelli occasionali. Missione compiuta grande N!
Ovviamente chi è in cerca di una sfida degna di questo nome dovrà attendere il post game che, senza volervi svelare nulla, alzerà decisamente l’asticella della difficoltà. Ovviamente noi appassionati avremmo preferito che l’intera avventura si svolgesse a questo livello.

E’ quindi Super Mario 3D World un capolavoro irrinunciabile? Ni. Ovviamente è un titolo che non deve mancare nella ludoteca di ogni possessore di Wii U, ma potrebbe rappresentare anche quella piccola spinta che mancava a chi era intenzionato a comprarla, a patto di soprassedere su una difficoltà che rasenta lo zero e un multiplayer un po’ caotico, soprattutto se praticato da giocatori di diversa abilità.