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Recensione di Tom Clancy’s Ghost Recon Advanced Warfighter 2

Recensione di Tom Clancy's Ghost Recon Advanced Warfighter 2 di Console Tribe

di: Redazione

Ghost Recon Advanced Warfighter per Xbox 360 è stato
giustamente acclamato come il primo vero gioco next-gen grazie al sofisticato
gameplay e alla eccezionale grafica per quel periodo, correva l’anno 2006 e la PS3 era ancora
in gestazione. Rispetto alle precedenti versioni della serie, rilasciate sulla
precedente generazione di console, GRAW condivideva ambientazioni e stile ma
assolutamente non le meccaniche di gioco che nel prodotto in questione si
rivelarono decisamente innovative e crearono un nuovo punto di partenza per la
crescita di un genere che pareva non fosse più in grado di evolversi. A
conferma di questo ad un anno di distanza fece la sua apparizione GRAW 2, un
gioco migliore praticamente sotto tutti i punti di vista ma che in molti
avevano etichettato come un GRAW 1,5 soprattutto a causa dell’ambientazione e
della storia che riprendeva lì dove era terminato il primo episodio. Sarà anche
per questo che Ubisoft ha deciso di esordire su PS3 con la sua fortunatissima
serie direttamente dal secondo capitolo. Se dal punto di vista della storia può
sembrare di cominciare a leggere un libro dal mezzo, bisogna anche sottolineare
che in questo genere di giochi è l’azione a padroneggiare e la cura del lato
multiplayer è fondamentale ai fini del divertimento e della longevità.

Storia

La campagna single player in Tom Clancy’s Ghost Recon Advanced Warfighter 2 ci
cala nuovamente nei panni del Capitano Scott Mitchell, il protagonista ed eroe
del primo episodio ambientato in Città del Messico. Il gioco ci porta in un
futuro prossimo ma estremamente realistico, con tecnologie per lo più esistenti
o in sperimentazione. Il primo episodio ci aveva visti affrontare una crisi
internazionale in Messico nel 2013, portando a segno una serie di missioni
mirate per il governo americano. Facciamo quindi un passo indietro al primo GRAW per
inquadrare la storia: tutto parte da una missione in Città del Messico che ci
vedeva parte dell’unità di sicurezza incaricata di sorvegliare e proteggere un
summit tra i leaders di Messico, Canada e Stati Uniti. Il disastro subentra
quando i ribelli messicani attaccano il summit, uccidendo il primo ministro
canadese e causando la scomparsa dei presidenti di Messico e Stati Uniti. Da lì
la ricerca per la liberazione dei presidenti partendo dall’intenso centro della
metropoli fino a raggiungere le spoglie baracche nella periferia ovviamente
tutto sotto la massiccia resistenza da parte dei ribelli. Neanche il tempo di
riporre le armi che nuovi fermenti di guerriglia scuotono Messico e dintorni,
ora però la battaglia si è spostata a nord tra Juarez (Messico) ed El Paso
(Texas), battaglia che ci vedrà protagonisti in GRAW2. La lotta tra governo
Messicano e ribelli ha gettato il paese nella guerra civile che ora rischia di
straripare dai confini coinvolgendo ancor più da vicino gli Stati Uniti. I
ribelli minacciano di impossessarsi di un potente arsenale di armi nel Canale
di Panama e avremo meno di 72 ore per fermarli!
Sarete come sempre al comando del 5° gruppo di forze speciali, meglio noto come
Ghosts, una unità d’elite della fanteria leggera americana i cui componenti
sono riconosciuti per la loro abilità ed eroismo nell’affrontare missioni
particolarmente delicate. Seguendo l’ennesimo capolavoro di tattica e azione
affronterete missioni in solitaria o con l’ausilio dei vostri compagni per
conseguire un vario set di obiettivi, dal salvataggio di un giornalista
messicano catturato dai ribelli alla devastazione degli accampamenti nemici.
Non è necessario aver giocato al primo capitolo per apprezzare il secondo,
tuttavia sicuramente aiuta a capire la trama nella sua totalità. Questa si
dipanerà davanti a voi durante il gioco stesso man mano che vi prodigherete per
mettere in atto le direttive provenienti dal quartier generale. Nonostante la
modalità in singolo non sia molto longeva siamo davanti a una storia
coinvolgente e quanto ne deriva è ancora superiore all’intensa lotta scaturita
nel primo GRAW, tuttavia una vicenda che risultasse interessante anche grazie
all’approfondimento dei personaggi in gioco avrebbe dato più spessore alla trama.

Gameplay

Siamo davanti ad uno sparatutto tattico in terza persona che riunisce e
sintetizza su console tutto lo spessore che questi titoli offrono sul PC,
questo grazie ad importanti modifiche nel gameplay e nella gestione delle unità
di supporto supplementari che ne semplificano l’approccio. Le fasi di gioco si
basano sui meccanismi della guerra moderna e il condimento tecnologico, una
volta tanto, rappresenta la base di partenza per arricchire il gameplay.
L’innovativo sistema di controllo, che Ubisoft ha battezzato con l’altisonante
termine CrossCom 2.0, è una derivazione di quello ottimo in uso nel primo GRAW,
ed unisce una grande immediatezza ad una moderata profondità tattica. Le
quattro direzioni della croce digitale (da qui il termine cross) sono assegnate
nell’asse verticale ai comandi da impartire ed in quello orizzontale alla
selezione dei mezzi e dei compagni per ognuno dei quali è possibile seguirne la
visuale. Pigiando a destra e a sinistra possiamo quindi alternare truppe,
elicotteri, blindati e varie altre unità che, una volta selezionate, vengono
comandate con le direzioni alto e basso. Capire come utilizzare il CrossCom è
semplice, ed anche il più ostinato oppositore della strategia non avrà più
scuse per mettere un pizzico di tattica in partita.
L’uso dei sensori di movimento del Sixaxis è davvero limitato, praticamente
inesistente e i pochi movimenti possibili risultano mal congeniati. Tuttavia la
maggior pecca dal punto di vista del sistema di controllo la si ravvisa
nell’impossibilità di impostare R2 come grilletto. Questa solitamente
rappresenta la soluzione più intuitiva per questo genere di giochi ma nessuna
delle configurazioni proposte la supporta a differenza di Rainbow Six che,
sebbene di default non abbia tale configurazione, permette l’impostazione via
menu opzioni.
L’abilità nell’uso del CrossCom era uno degli elementi più innovativi in GRAW
ma i tre personaggi al nostro comando agivano come un’unica entità e, non
potendo essere separati per triangolazioni e coperture come nei più estremi
sparatutto tattici, svolgevano il ruolo di apprezzabili congregari e poco più.
In questo secondo capitolo invece, il CrossCom si integra maggiormente nel
gameplay andando a soddisfare anche i più certosini pianificatori. Tenendo
premuto R1 vi salterà agli occhi la visione a tutto schermo dell’azione dei
vostri compagni di squadra che potrete selezionare tramite l’uso del D-pad.
Potrete così dare loro ordini in base alla loro visuale e quindi avere un pieno
controllo della vostra squadra senza essere necessariamente presenti nella loro
zona di attacco. Cambia drasticamente il modo di affrontare le missioni perché
in teoria potreste svolgere una intera missione stando fermi, solo tramite gli
occhi dei vostri compagni di squadra. Questo rende più facile l’avanzare
soprattutto nei livelli di difficoltà più bassi ma enfatizza l’aspetto
strategico e il gioco di squadra quando affronterete i livelli più difficili.
Impartire gli ordini ai compagni di squadra è semplice: potrete chiamare un
medico per guarire le vostre ferite semplicemente premendo in basso il D-pad
oppure, premendo in alto, potrete indicar loro la zona da coprire così come nel
primo GRAW. Non è da escludere un approccio maggiormente improntato all’azione
dove voi stessi avanzerete fucile alla mano e i vostri compagni si limiteranno
a seguirvi a dare supporto alla vostra potenza di fuoco. Inutile dire però che
per la natura stessa del gioco un approccio tattico con un uso efficiente e
bilanciato della squadra offre di sicuro maggiori soddisfazioni. Il sistema di
copertura è più funzionale rispetto al primo GRAW: sarete in grado di mettervi
al riparo e uscirvi in maniera istantanea e anche il sistema di puntamento
risulta migliorato e più preciso. Tutto ciò in abbinamento alla rinnovata tecnica
di copertura, offre risultati decisamente apprezzabili vicino agli eccellenti
risultati raggiunti dal “cugino” Rainbow Six: Vegas. Potrete
appoggiarvi alle pareti semplicemente premendo verso di esse e spostarvi spalle
al muro fino a raggiungere gli angoli dai quali sbirciare rimanendo in
copertura; potrete anche cambiare direzione sempre rimanendo incollati alla
parete. Il gioco vi permette di sparare da dietro gli angoli o da un muro basso
senza esporre ecessivamente la sagoma del personaggio anche se questo metodo
per sparare è poco accurato; se usate il mirino sarete più precisi ma dovrete
necessariamente esporvi. Potrete chinarvi o avanzare strisciando o addirittura
lanciarvi a terra scivolando se premete per stendervi mentre correte. C’è una
modalità con visore notturno utile in situazione di scarsa luce per individuare
la sagoma nemica tuttavia la sua efficacia e il suo raggio d’azione sono
inversamente proporzionali alla luce presente.
Un netto miglioramento riguarda anche la fase di addestramento, oltre a
imparare le finalità dei vari pulsanti sarete addestrati su come guidare
la vostra squadra in attività di ricognizione e attacco mirate,
al fine di eliminare efficientemente i vostri avversari. Questo è fondamentale
se vorrete avventurarvi nelle modalità più difficili di gioco.
Oltre a poter impartire ordini ai vostri tre compagni di squadra potrete anche
controllare diversi mezzi di supporto e veicoli d’assalto. Essere abili nel
controllo dell’elemento di supporto robotizzato U.A.V. per la scansione del
campo di battaglia rende molto più facile individuare i nemici appostati.
Questi, così come gli obiettivi e i vostri compagni di squadra sono segnati
digitalmente sull’HUD, ovvero il visore integrato nel vostro casco di ultima
generazione, con colorazioni differenti. In questo modo potrete individuarli e
comandarli anche quando non sono nel vostro raggio d’azione e ottenere
importanti informazioni sincronizzandovi sulla loro visuale.
Il contorno che appare sul display dovrebbe rappresentare il visore del casco
che il soldato ha davanti all’occhio sinistro, giocando in terza persona questo
è poco coerente con il contesto tuttavia è un modo originale per visualizzare
le indicazioni di gioco su schermo. Oltre all’U.A.V. potrete comandare il MULE,
un mezzo corazzato radioguidato che potrete utilizzare per trasportare armi e
munizioni ma anche come riparo facendolo avanzare davanti a voi. Sul piano
dell’offensiva, oltre al classico arsenale di armi ipertecnologiche, disporrete
di carriarmati ed elicotteri, spesso anche contemporaneamente. L’uso dei mezzi,
anche se indiretto, è fonte di grande gratificazione, dato che vedere carri
armati, elicotteri, unità robotizzate da ricognizione agire in base ai nostri
ordini sviluppa l’esperienza di gioco, immettendo inedite sfumature tattiche e
soprattutto un grande coinvolgimento personale. Come per i vostri compagni di
squadra, potrete avvantaggiarvi della visuale anche delle altre unità di
supporto non umane, ciò significa che per esempio potrete mandare avanti un
carroarmato per fare piazza pulita dei nemici e liberare il campo prima di
andare allo scoperto con la squadra. La gestione dei veicoli di supporto è
fondamentale in alcune missioni, questi non sono indistruttibili per cui starà
a voi tenerli a distanza tale da non essere abbattuti.
Tutte queste funzionalità aggiuntive del cross-com rendono il gioco più
semplice per cui i per i videogiocatori più ferrati è d’obbligo iniziare
l’avventura almeno a livello intermedio. Uno dei maggiori difetti del primo
capitolo risiedeva in una intelligenza artificiale, sia del nemico che dei
compagni di squadra, decisamente non all’altezza. Dopo gli straordiari
risultati visti in Rainbow Six, anche in GRAW2 questo è il campo in cui
ravvisiamo i maggiori progressi se non si considera il livello di difficoltà
più basso. I vostri nemici interagiranno maggiormente con l’ambiente
nell’affrontarvi per cui, nel vedervi arrivare, correranno ai ripari prima di
accendere il fuoco, inoltre non sarà raro vederli alle prese con manovre
avvolgenti atte a contrastarvi da più direzioni. E’ una dura lotta ma
ovviamente anche voi avrete dalla vostra un importante aiuto per arrivare alla
vittoria, capita ancora di vedere i vostri compagni compiere scelte
inspiegabili come restare troppo esposti al fuoco nemico, tuttavia hanno
decisamente imparato come darvi un supporto adeguato in funzione della
situazione che si sta affrontando. Ad esempio saranno preziosi e molto precisi
nel darvi consigli sulle posizioni del nemico (per esempio gridando: “due
nemici dietro quell’auto!”) e a coprirvi nel vostro incedere. I livelli a
volte risultano sin troppo lineari tuttavia ciò non preclude la libertà
d’azione nell’affrontare le missioni proprio grazie al rinnovato sistema di gestione
della squadra e delle unità di supporto.

Grafica e sonoro
Dal punto di vista grafico GRAW2 vanta una egregia realizzazione tecnica e i
risultati su schermo sono a tratti sbalorditivi, tuttavia rispetto alla versione
per Xbox 360 si ravvisa un maggiore aliasing e colori un po’ spenti inoltre il frame rate è a volte ballerino. Di buon
livello la realizzazione delle ambientazioni e dei territori con sontuosi
effetti di luce e una approfondita cura dei dettagli. La conformazione del territori su
cui vi inoltrerete in missione e dove ingaggerete le vostre battaglie è riprodotta
in maniera fotorealistica. L’atmosfera è riprodotta
nei minimi particolari: mentre volerete sulla città a bordo dell’elicottero
Black Hawk potrete guardare sullo sfondo decine di edifici a perdita d’occhio,
allo stesso modo potrete godere della visione dell’alba all’orizzonte sul
deserto e dei giganteschi cumuli di fumo che vengono fuori dalle città vicine
in preda alla devastazione. I livelli in notturna sono stati ulteriormente
migliorati e tolgono letteralmente il fiato.
Grandiosa la realizzazione delle interferenze elettromagnetiche sulla telecamera
dovute alle esplosioni, queste enfatizzano nel giusto modo la
drammaticità dell’evento e creano un certo panico nel giocatore spingendolo a mettersi al sicuro il prima possibile.
Anche il sonoro si conferma ad alti livelli: la colonna sonora che accompagna il
gioco non è molto varia ma risulta di pregevole fattura e nei momenti di particolare drammaticità il ritmo
diventerà più intenso aumentando il coinvolgimento del giocatore. Gli effetti
delle armi sono davvero realistici e ben realizzati e trasportano il giocatore
dritto sul campo di battaglia. Il doppiaggio, a volte un pò “freddo”,
in molti casi non risulta all’altezza e non caratterizza a dovere i personaggi inoltre il set di esclamazioni dei propri compagni alla lunga risulta troppo ripetitivo.

Multiplayer
Il multiplayer è rimasto invariato dal primo GRAW nella qualità ma davvero
migliorato nella quantità. L’esperienza online oltre ad offrire 18 mappe da’ la
possibilità di affrontare in cooperazione una campagna attraverso sei missioni
con un massimo di ben 16 giocatori. A questo bisogna aggiungere innumerevoli
opzioni e possibilità di personalizzazione di gioco. I fanatici della grafica
ancora una volta resteranno scontenti nel vedere la riduzione qualitativa del
comparto grafico rispetto all’offline ma l’impatto scenico delle ambientazioni
resta immutato con effetti di luce sul territorio di battaglia davvero
convincenti. Il vero disappunto però non scaturisce da una grafica non
all’altezza della controparte offline ma da alcune componenti che influiscono
sul gameplay: ancora una volta non è stato possibile offrire al giocatore
l’intero set di azioni possibili nella campagna offline. Non è possibile
appoggiarsi spalle al muro e sporgersi per esaminare la zona e allo stesso modo
non è possibile sparare rimanendo al riparo. Facciamo fatica a comprendere un
simile difetto soprattutto se operiamo l’ennesimo confronto con Rainbow Six:
Vegas dove il gameplay tra offline e online è praticamente immutato.
Dal punto di vista delle mappe di gioco non c’è davvero niente di cui
lamentarsi. In GRAW2 abiamo un corposo set di mappe tutte ben bilanciate tra
scenari in spazi aperti e altri al chiuso. Inoltre questa versione per PS3
presenta di default anche alcune mappe esclusive tra cui degli upgrade delle
più famose mappe della serie Ghost Recon.
L’host ha a sua disposizione uno svariato set di opzioni per impostare le
partite e ci si può lanciare nei classici deathmatch così come nelle più
strategiche partite con obiettivi. Non mancano modalità che vorrebbero essere
innovative ma che risultano alquanto inutili come la “caccia
all’elicottero” in cui dovrete far di tutto per ripulire il cielo dalla
minaccia avversaria, cosa tra l’altro tutt’altro che facile visto che anche gli
elicotteri vi prenderanno di mira.
Anche sul fronte delle armi ci sono delle piacevoli novità come il nuovo
lanciagranate in grado di esplodere 6 diversi colpi in rapida successione. Un
altro punto a favore è un rinnovato e più completo supporto alla gestione dei
clan, per la gioia dei tanti supporters che amano creare delle squadre
d’assalto direttamente dalla loro lista amici e che creano community ad hoc per
giocare insieme ed approfondire le strategie di squadra.
La parte cooperativa del multiplayer offre notevole divertimento ed è abbastanza impegnativa. La storia si discosta dalla controparte offline e vi vede alle prese con i vostri compagni a placare i soliti ribelli intorno al Canale di Panama con obiettivi dinamici attraverso ben sei missioni. Come sempre la priorità sarrà uccidere i cativi ma a ciò si affiancheranno obiettivi secondari raggiungibili solo tramite un ottimo coordinamento della squadra. Il lavoro di squadra è stato arricchito anche nella modalità competitiva infatti se verrete atterrati da un colpo non letale potrete richiedere il soccorso di un amico nei paraggi il quale avrà un tempo limitato per correre in vostro soccorso. Un’altra novità degna di menzione è la modalità Recon coop
in cui dovrete fare del vostro meglio senza però fare eccessivo rumore, qui le
armi silenziate diventano di fondamentale importanza. Non è impresa facile riuscire a terminare l’intera missione
completando tutti gli obiettivi e rimanendo tutti vivi sul campo.

Longevità
Sul piano dell’esperienza online ce n’è davvero per tutti i gusti tanto da poter giustificare da solo l’acquisto del titolo per i patiti del gioco multiplayer. L’altro lato della medaglia ci dice però che se non vi piace giocare online o non ne avete la possibilità allora GRAW2 potrebbe risultare troppo poco longevo per giustificarne l’acquisto. Giocare in singolo è davvero divertente ma la brevità della campagna è senza dubbio un difetto non trascurabile.

Conclusioni

Molto probabilmente quella fetta di videogiocatori che si pone a metà tra gli
appassionati del genere e i novizi sono quelli che avranno maggiore difficoltà nella scelta. GRAW2 non si pone nella schiera dei titoli che fa esclamare il tanto sperato “mai visto prima!” ma dalla sua parte vanta una realizzazione di notevole valore. La campagna in singolo presenta un gameplay con nuove meccaniche di gioco rispetto a quanto visto nei precedenti Ghost Recon su PS2, un’ottima intelligenza artificiale, nuovi mezzi, visuali del tutto originali e
ambientazioni spettacolari, tuttavia risulta un po’ corta. Il multiplayer offre tantissime nuove mappe e opzioni per cui resta un’esperienza unica che
vi terra incollati online per diverse settimane. Amanti del genere o meno GRAW2 offre quindi un’ampia varietà ed è sicuramente un ottimo acquisto soprattutto se potrete gustarlo nella sua totalità anche tramite il gioco online.

PRO

  • Pregevole realizzazione
    tecnica;
  • Buona grafica e ottimi effetti sonori;
  • Modalità
    online ricca di mappe, modalità e opzioni.

CONTRO

  • Non
    molto innovativo;
  • Campagna
    offline un po’ corta;
  • Gameplay
    Online limitato rispetto alla controparte offline.