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Recensione di The Elder Scrolls IV: Shivering Isles

Recensione di The Elder Scrolls IV: Shivering Isles di Console Tribe

di: Redazione

Il 24 marzo 2006 fu il giorno in cui tutti i parametri di valutazione
degli RPG vennero sconvolti: dopo una gestazione di tre anni arrivò
“The Elder Scroll IV:Oblivion”, sequel dell’acclamatissimo “Morrowind”.
L’ambizione di Bethesda Softworks era da tempo quella di andare al di
là di qualsiasi RPG mai creato e l’arrivo della straordinaria potenza
di calcolo della XBox 360 fu l’occasione giusta per raggiungere
l’obiettivo. Oblivion regalò un esperienza di gioco fino a quel momento
sconosciuta: un mondo fantastico di una vastità prima incocepibile, una
narrazione coinvolgente, una realizzazione tecnica magnifica….

Con questa nuova espansione del popolarissimo RPG Oblivion, i ragazzi della Bethesda ci offrono la possibilità di esplorare una nuova isola, grande quasi un quarto dell l’intera Cyrodil, che per chi non lo sapesse, è la mappa del gioco base. Questa espansione aggiunge circa 30 ore di gioco all’originale Oblivion,
e inoltre ci saranno nuove armi, armature, creature e oggetti.
L’installazione di questa espansione non modificherà in alcun modo il
nostro personaggio, ne tantomeno la mappa “originale”

L’accesso all’isola (o per meglio dire arcipelago) lo si ha 24 ore
ingame dopo l’installazione dell’espansione. Un messaggio di popup ci
rivelerà che è stata aperta una strana porta sulla baia di Niben Bay. Per cominciare l’avventura di Shivering Isles, bisognerà recarsi in questo strano passaggio. Giunti all’entrata, una guardia di nome Gaius Prentus
ci avvertirà che questa porta è maledetta, difatti le persone che vi ci
entrano, quando e se riescono ad uscire, sono vittime di una strana
malattia che li porta alla pazzia. La stessa guardia ci consiglierà di
non addentrarci nello strano mondo, ma ovviamente a noi non interessa
niente di tutto ciò.





Un regno spaccato in due



Appena entrati nel regno, verremo presentati all’assistente di Sheogorath, il principe daedrico sovrano delle Shivering Isles. Haskill ci dirà che Sheogorath
è in cerca di un campione dalle grandi doti fisiche e mentali, che sia
in grado di porre fine ad un tragico evento. Ovviamente dovrete
accettare l’offerta, dopodichè vi lascierà entrare in una sorta di
limbo, conosciuto come Il Confine. Per accedere alle isole vere e proprie e dimostrare il vostro potere a Lord Sheogorath,
dovrete prima uccidere il guardiano del cancello, il cui compito è
quello di tenere lontano tutti gli avventurieri (e i nemici) che non
sono degni di accedere al regno.



Già dopo l’uccisione del guardiano, il nostro eroe si troverà davanti
ad un bivio, che consiste nello schierarsi con uno di due distretti
principali che costituiscono la capitale delle Shivering Isles, ovvero Nuova Sheoth. I distretti rispondono ai nomi di Mania e Demenza.
La decisione di supportate l’uno o l’altro purtroppo non avrà un grosso
impatto sulla main quest, dal momento che verremo solamente
ricompensati con oggetti, armi o magie differenti in base alla scelta.

Non sarete sempre obbligati a scegliere una sola fazione, potrete passare da Mania a Demenza
e viceversa, però i cittadini e le persone ne risentiranno, in quanto
il vostro livello di gradimento calerà o aumenterà in base alle scelte.




Analizziamo ora le due possibili scelte:

Mania, nel distretto di Bliss, è una rigogliosa città dai
colori molto vivaci, così come la vegetazione e le persone che vi ci
abitano. La città è protetta dai Santi d’oro, o Aureal , ovvero le guardie daedriche di Sheogorath.
Notarle non sarà certo difficile, così come suggerisce il nome, hanno
una carnagione aurea, con armatura e armi rigorosamene in oro. Il loro
comportamento è aggressivo e violento, come potete notare dai dialoghi,
e tendono a considerare inferiori tutti gli esseri delle altre specie,
in particolare le Seduttrici Oscuri, di cui potete trovare una
descrizione poco più in basso. I santi d’oro sono una chicca del gioco,
i veri fan della serie The Elder Scrolls sicuramente ricorderanno questi personaggi, la cui prima apparizione risale a Morrowind, erano infatti le creature più potenti da evocare.





Crogiolo, nel distretto di Demenza, è l’esatto contrario di Mania.
L’ambiente è piuttosto cupo, con alberi brulli e persone che non sono
di certo il ritratto della felicità. Così come Mania, anche questa
città è protetta da guardie daedriche, ovvero le Seduttrici Oscure, oppure come si chiamano tra di loro, Mazken. Il loro equipaggiamento classico è composta da armatura, scudo e arma del colore della loro carnagione, nera. A differenza dei Santi d’oro,
hanno un atteggiamento più pacato e non disdegnano le razze inferiori.
La loro particolarità risiede nel loro tipo di società, fortemente
matriarcale, dove gli uomini hanno un ruolo secondario, non a caso i Seduttori Oscuri appariranno in una sola delle quest del gioco.



In entrambi i distretti è possibile trovare un fabbro speciale, costoro
si occuperanno di plasmare armi e armature utilizzando due tipi di
metalli che fanno la loro prima apparizione nella saga : il Metallo della Follia e l’Ambra.
Per ottenere gli oggetti dovrete esplorare i dungeons dell’isola, e con
un pò di fortuna, troverete anche degli stampi, quest’ultimi serviranno
per creare oggetti più potenti, resistenti e dotati di incantesimi che
variano in base al tipo di oggetto creato. Una volta ottenuto un
sufficiente numero di materiale, o in alternativa uno stampo, visitando
uno dei due fabbri di New Sheoth sarà possibile creare l’oggetto
desiderato. Ogni oggetto richiede diverse quantitò di materia prima, il
più esoso è ovviamente la corazza. I due non possono lavorare entrambi
i materiali, perciò il fabbro di Crogiolo si occuperà della lavorazione del Metallo della Follia, mentre quello di Mania della lavorazione dell’ Ambra



Sia Mania che Demenza sono collegate al palazzo di Sheogorath.
Il palazzo, in stile quasi bizantino, è controllato 24 ore su 24 sia
dai santi d’oro che dalle oscure seduttrici. Per raggiungere Sheogorath
e iniziare la nostra nuova quest, bisognerà attraversare prima
l’immenso giardino, e poi accedere direttamente al palazzo. La stanza
del trono è decisamente buia e priva di fonti luminose, all’interno vi
risiedono Sheogorath, e il suo servo, Haskill. Ai lati
della stanza sono presenti degli espositori, su questi verranno poi
collocati tutti gli oggetti principali che verremo a conquistare
durante le missioni della trama principale.





La Grigiamarcia



Parlando con Sheogorath, e dopo aver completato alcune
missioni d’inizializzazione, verremo a conoscere il vero motivo per
quale siamo stati chiamati nelle isole. Il compito del nostro alter-ego
è quello di porre fino alla grigiamarcia.

La grigiamarcia è un evento catastrofico che si ripete al concludersi di ogni era, dove tutte le Shivering Isles vengono assediate dall’ordine. Questa marcia del terrore è guidata da Jyggalag, il sovrano dell’ordine, insieme ai suoi cavalieri e sacerdoti. Di colpo tutto il territorio, così come il palazzo di New Sheoth, saranno cosparsi di Obelischi dell’Ordine. Questi obelischi si comportano in un modo analogo a quello dei cancelli di Oblivion.
L’unica differenza con quest’ultimi è che non bisogna fisicamente
entrare nell’obelisco per chiuderlo. Per farlo basterà mandarlo in
collasso, riempiendolo di cuori dei cavalieri dell’ordine. Per
raccogliere un cuore basta premere A su un nemico morto, e raccoglierlo
dal suo inventario. E’ possibile che si trovi anche una spada
dell’ordine, peccato che non sia sufficientemente potente per
affrontare i nemici più ostici. Cospargere di cuori l’obelisco tuttavia
non sarà necessario, in quanto è anche richiesto l’assassinio del
sacerdote dell’ordine, che si trova sempre nei pressi dell’obelisco, lo
potrete riconoscere dalla estrosa maschera che indossa.

Appena i due requisiti per la distruzione dell’obelisco saranno
soddisfatti, potrete accedere agli oggetti che conteneva, tuttavia è
improbabile che si trovi qualcosa di utile.



Le missioni sono molto carine e divertenti, e anche in quest’ultime non
mancherà il fattore scelta. Nella prima missione infatti potremo
decidere il futuro di 3 esploratori. La scelta sarà divisa in due
opzioni : ucciderli, o farli impazzire. Qualsiasi cosa deciderete,
verrete ricompensati con una lama molto speciale, mai vista prima. Il
suo nome è Zanna del Crepuscolo, ma anche Zanna dell’alba.
Questa arma si differenzia da tutte le altre perchè è suddivisa in 2.
Durante il giorno è Zanna dell’alba, con elemento fuoco, durante la
notte si trasforma in Zanna del Crepuscolo, con elemento ghiaccio.
Entrambe le lame hanno un elemento in comune, la sete di sangue. Se
utilizzando una delle due armi ucciderete 12 creature, alla prossima
metamorfosi l’arma riceverà un bonus : Assorbi Energia (Zanna dell’Alba), Assorbi Magicka (Zanna del Crepuscolo), inoltre l’attacco normale e quello magico verranno aumentati.

Questa speciale lama è solo una delle tante che incontrerete nelle Shivering Isles!



Ovviamente non mancano le missioni secondarie! Le varie missioni
possono essere intraprese principalmente dentro le mura di New Sheoth,
nei 2 distretti, oppure più raramente girovagando per la mappa. Una
delle tantissime novità del gioco è la presenza del Museo delle Stranezze, nelle strade di Crogiolo.
In questo museo potrete vendere tutti gli oggetti più strani che
troverete durante le quest. Purtroppo non si potrà vendere ogni oggetto
che trovate, ma solo quelli più strani, che appena raccolti fanno
apparire una finestra di popup dicendo di consegnarli al Museo. Una
volta consegnati guadagnerete soldi in base alla rarità dell’oggetto, e
inoltre ci sarà una guida che vi farà fare un tour del museo con
descrizione di ogni oggetto consegnato.





I cavalieri dei Nove



Nell’espansione Shivering Isles è contenuta anche questa nuova quest : I Cavalieri dei Nove. Purtroppo non è vasta come Shivering Isles, viene infatti utilizzato il “semplice” mondo di Cyrodil. L’espansione contiene 11 nuove missioni, e un set di armi e armature.

La nostra missione inizierà ascoltando i rumor dei cittadini, sembra
infatti che ci sia stata un omicidio di alcuni preti nella cattedrale
di Anvil.
Recandoci ad Anvil, all’esterno della chiesa troveremo un uomo che si
fa chiamare il profeta. Secondo costui un evento terribile è alle
porte, la venuta in terra di Umaril, un temibile principe Aleyid.
Umaril cerca vendetta contro gli dei che lo hanno rinchiuso nelle piane
di Oblivion. L’unico modo per sconfiggerlo è ricomporre l’armatura del
divino crociato, Pelinal Whitestrake. Prima di partire per la
ricerca delle reliquie, bisognerà effettuare un pellegrinaggio, cioè
visitare tutte i santuari dei nove. Il profeta vi lascierà una mappa
per trovarle. Una volta pregato a tutti i santuari, l’infamia del
giocatore tornerà a zero, ma un evento strano appare. Comincia a
levitare fino a raggiungere una sorta di paradiso. Qui risiede il
divino crociato, che spiega al nostro eroe come raggiungere le reliquie
e trovare l’antica fortezza dei nove. In questa fortezza risiedono
tutte le anime dei cavalieri, grazie a loro saremo in grado di
recuperare le reliquie.



Le reliquie non sono oggetti normali. Innanzitutto possono essere
recuperate solo durante la quest dei cavalieri dei nove. Gli oggetti
sono speciali, e in quanto tali, solo un cavaliere dall’animo gentile
può vestirle. Perciò se la nostra infamia è superiore a 1, non saremo
in grado di indossare questo set di armatura.

All’interno della fortezza dei cavalieri, c’è un interessante oggetto
che vi tornerà utile per conservare le reliquie. E’ una sorta di
manichino. Appoggiando su questo manichino le reliquie, verranno
automaticamente riparate. Inoltre, se reindossate, verranno bilanciate
al livello del nostro personaggio.

Un’altro elemento importante delle reliquie sono i poteri magici.
Indossando alcuni precisi pezzi di armatura, verranno sbloccate magie
molto potenti, che potranno essere lanciate da chiunque, e ad un costo
di mana veramente irrisorio.

Una volta completata la quest principale, tornando alla fortezza,
noteremo che alcune persone si sono unite alla nostra causa. Visitando
la cripta i vecchi cavalieri ci benediranno, aumentando di 5 una delle
nostre abilità. Può essere utilizzata una solo benedizione alla volta,
se ne viene attivata una seconda, la prima verrà automaticamente
annullata.





Scuro è Meglio



Il comparto grafico è lo stesso di quello di Oblivion. Una
delle novità grafiche che tutti riscontreranno è l’aumento
dell’oscurità complessiva della notte e dei dungeons. Finalmente sono
state rese più realistiche, e tutto ciò ci obbligherà molto spesso
all’utilizzo delle torcie.

La vegetazione è fatta molto bene, l’unica pecca sono i ciuffi d’erba
in 2D. Il gioco presenta varie migliorie grafiche, come ad esempio
l’ottimizzazione dei riflessi dell’acqua. Le texture sono generalmente
più definite rispetto alla versione base.



I P.N.G. sono ancora dotati della buona IA di Oblivion,
perciò si comporteranno come dei veri umani : Si svegliano, mangiano ,
escono , chiacchierano , dormono e così via. Tuttavia l’IA non è certo
perfetta, anzi è ancora afflitta da parecchi bug, riscontrabili più che


altro durante il combattimento da parte di amici e nemici. Per citare
un esempio, i maghi spesso e volentieri si lanciano a capofitto nella
battaglia usando coltelli o spade, invece di utilizzare le proprie
magie a distanza. Stessa cosa per gli arcieri, anche se in questa
espansione capita molto meno frequentemente rispetto all’originale.

I combattimenti in generale sono sempre piuttosto frenetici, e proprio
per questo motivo le battaglie sono solite a cali di framerate,
specialmente se combattono contemporaneamente più personaggi, oppure
quando si lanciano magie che colpiscono più nemici. Purtroppo i cali di
framerate sono presenti anche nel free-roaming, soprattutto di giorno,
questi però sono abbastanza rari e non fastidiosi come quelli della
battaglia!



L’audio è superlativo. Gli effetti sonori sono ottimi, così come la
colonna sonora. Quest’ultima molto valida, ma non può competere con l’
O.S.T. di Oblivion.
Purtroppo il doppiaggio è uguale a quello di Oblivion, questo implica
che tutti gli orchi avranno la stessa voce, così come i Khajit, i
Breton , i Nord e così via. Pregevole invece è il doppiaggio di
Sheogorath, che si accoppia benissimo al suo carattere strampalato. I
dialoghi sono tutti in inglese, fortunatamente, dico così perchè la
localizziazione italiana del gioco è poco curata, le traduzioni
sembrano fatte parola per parola, e perciò non è certo difficile
incappare in errori grammaticali o parole che non c’entrano niente con
il discorso.





Da non perdere!



Shivering Isles ha senza dubbio mantenuto le promesse. Tuttavia sono
ancora rimasti parecchi bug che potevano essere, e dovevano, essere
fixati con quest’espansione, in particolare il framerate e l’IA.

Nonostante tutto il gioco, ogni fan di Oblivion e The Elder Scrolls
che si rispetti è tenuto ad avere una copia di questo gioco a casa. Il
prezzo è senza dubbio allettante per quello che il gioco ha da offrire,
viene venduto infatti a soli 29,99€. Posso dire senza timore che Shivering Isles è talmente vasto che potrebbe essere venduto come gioco base, invece che come espansione.



PRO

  • Nuove quest, armi e armature
  • 30 Nuove ore di Gioco
  • Possibilità di scelta…

CONTRO

  • ..che però poteva essere gestita meglio
  • Pessima traduzione in italiano.