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Recensione Recensione di Superstars V8 Racing

Recensione di Superstars V8 Racing di Console Tribe

di: Redazione
Seppur non popolare ai livelli dei più famosi FIA GT e WTCC, negli ultimi anni il campionato italiano Superstars V8 ha raccolto non pochi fans, tanto da spingere la software house nostrana Milestone a sviluppare un titolo ispirato proprio a questa serie.
La vera peculiarità di questo campionato sta nella grande foga
agonistica delle gare, che spesso si trasformano in veri e propri
autoscontri. Scordatevi la noia della F1
dove bisogna aspettare i pit-stop per vedere un sorpasso: il Superstars
é una vera e propria orgia di sportellate e il divertimento
é assicurato anche dalla presenza di circuiti atipici e meno
famosi come Adria e Portimao.
Saranno riusciti i ragazzi della Milestone a portare tutto questo divertimento e questa bagarre su console?

Trasmissione

Dopo un breve video introduttivo veniamo accolti da un menù
molto semplice e pulito. Le varianti di gioco single player sono
Campionato, week-end di gara, gara veloce e infine licenze Superstars.
Le prime tre modalità si spiegano da sole: il campionato
consiste in una serie di gare, con relative prove e qualifiche, in giro
per l’Europa mentre il week-end di gara é semplicemente
una sola tappa del mondiale.
Le licenze Superstars si dividono invece in 4 tipi di sfide in cui
bisogna portare a termine determinati obiettivi per avanzare alla
missione successiva. In “contro alla rovescia” vi
verrà richiesto di superare un certo avversario entro un limite
di tempo oppure riuscire a terminare il giro prima dello scadere del
cronometro mentre in “obiettivi” verrete messi alla prova
dovendo superare delle chicane senza uscire di pista oppure rimanere in
scia a un avversario per un certo tempo.
La più interessante delle licenze Superstars é senza
dubbio “scenari di gara” in cui dovrete uscire da
situazioni apparentemente disperate tipo riuscire a salire sul podio
con le gomme completamente finite oppure portare a termine una gara con
dei guasti meccanici. L’ultima, nonché la meno
interessante, delle varianti é “duello” in cui
dovrete semplicemente ingaggiare delle sfide uno contro uno con altri
piloti del campionato.
In ognuna di queste modalità potrete guadagnare una medaglia di
bronzo, d’argento, d’oro o addirittura di platino a seconda
delle vostre prestazioni. Le prove successive verranno sbloccate
semplicemente con un bronzo e le medaglie più prestigiose
servono solo a sbloccare gli obiettivi per allungare la
longevità del titolo.
Il modello di guida é piuttosto arcade, pur senza raggiungere i livelli di titoli come Need for Speed e il recente GRID,
da cui comunque é stata presa ispirazione. Durante le gare
asciutte potrete tranquillamente tenere il gas a manetta in situazioni
in cui nella realtà si finirebbe sicuramente contro i muri di
gomme, mentre sul bagnato la situazione migliora un po’. Sotto la
pioggia infatti bisognerà essere molto più cauti,
paradossalmente soprattutto nell’uso dei freni. Infatti con la
pista umida premere a fondo il freno alle alte velocità vi
farà perdere completamente il controllo della vettura, anche con
tutti gli aiuti (ABS compreso) inseriti.
L’intelligenza artificiale degli avversari non é
certamente delle migliori: é infatti presente il classico
“effetto trenino”, ovvero le macchine controllate dalla cpu
seguiranno diligentemente la traiettoria pre impostata, senza opporre
nessuna resistenza ai vostri sorpassi. In questo modo in alcuni
circuiti é possibile guadagnare anche 10 posizioni alla prima
curva, rendendo di fatto quasi inutili le qualifiche. A peggiorare le
cose (o a migliorarle, se vi piacciono le sfide) si aggiunge il fatto
che gli avversari non si faranno nessunissimo problema a speronarvi per
buttarvi fuori di pista: non si riesce a capire se questa
aggressività sia una cosa voluta o semplicemente una mancanza
degli sviluppatori che non hanno dotato la cpu dell’intelligenza
necessaria a cambiare traiettoria quando voi imposterete una curva in
modo da chiudere gli spazi per evitare di farvi sorpassare.
Passando al lato più simulativo del gioco bisogna sottolineare
la presenza di molteplici impostazioni per l’assetto della
macchina. Quest’ultime, seppur molto semplificate, possono
cambiare drasticamente il comportamento della vettura e alle
difficoltà più elevate sarà necessario un buon set
up per riuscire a vincere. Per aiutare anche i meno esperti sono
presenti dei consigli per ogni impostazione e addirittura degli assetti
pre impostati per la gara, le qualifiche e il bagnato.
Un’impostazione decisamente interessante e non presente negli
altri titoli di guida é la mappatura del motore: seppur anche
qui non ci troviamo di fronte a nulla di troppo tecnico e complicato,
é possibile settare il motore in base alle caratteristiche del
circuito che si sta per affrontare. E’ inoltre possibile anche
salvare gli assetti automaticamente in base alla pista e alle
condizioni dell’asfalto.
A proposito di circuiti, il gioco propone delle vere e proprie new
entry per il genere, come Varano, Magione, Adria, la bellissima pista
di Portimao nonché il nuovo circuito di Valencia. Oltre a queste
novità sono anche presenti le più classiche e famose
Mugello, Misano, Vallelunga e Monza.
Le vetture, seppur non numerose come in altri titoli di questa
generazione, sono tutte molto ben modellate e di marchi prestigiosi
come BMW, Audi e Jaguar.
La scarsità di veicoli é sicuramente dovuta al fatto che
il gioco si basa sul campionato italiano Superstars V8 e quindi non
sono state inserite auto che non gareggiano in questa lega.
Infine, per i veri patiti della simulazione (a cui però questo
titolo non si rivolge) é presente un ottimo e molto dettagliato
sistema di telemetria, utile per mettere a punto alla perfezione il
vostro veicolo prima delle gare più impegnative.

Motore

Sotto il profilo tecnico Superstars V8 si attesta al di sotto degli standard imposti da titoli più o meno recenti come GRID o Burnout Paradise.
I modelli delle vetture sono riprodotti piuttosto bene e somigliano molto a quelli visti in RacePro, mentre lo stesso non si puo’ dire delle texture che le ricoprono, spesso molto sgranate.
Inoltre alcuni elementi dei fondali sono veramente pessimi e sembrano
“appiccicati” come in un brutto fotomontaggio, rendendo
l’esperienza visiva non troppo gradevole.
Un’altro aspetto non certo positivo é dato dalle visuali
di gioco, che sono solo 4 (2 esterne a diverse distanze, dal cofano e
una dal paraurti), e soprattutto pesa l’assenza della visuale
cockpit, diventata ormai un must in ogni titolo che si rispetti.
Le piste sono piuttosto spoglie come da abitudine in questo genere di
giochi mentre una nota di merito va all’effetto bagnato. Le
pozzanghere sono realizzate egregiamente e hanno dei riflessi molto
convincenti. Anche la sensazione di velocità é molto
apprezzabile e viene accentuata da un leggerissimo blur, non invadente
come in altri titoli.
I danni estetici dovuti ai tamponamenti sono riprodotti molto bene:
é apprezzabile come ad esempio il paraurti posteriore possa non
staccarsi al primo impatto ma rimanere attaccato e ciondolare in
maniera molto convincente.
Il framerate rimane sempre piuttosto stabile e non si notano
rallentamenti se non nella fase iniziale delle gare, fatto comune a
molti titoli di guida.

Scarico

Anche in questo campo non ci troviamo di fronte a nulla di eccezionale:
i suoni dei motori sono ben realizzati, seppur tutti troppo simili tra
loro. Su questa pecca si potrebbe anche sorvolare, trattandosi pur
sempre solo di motori V8, ma non ci sembra che una Jaguar e una M5
facciano proprio lo stesso rumore. La stessa cosa si puo’ dire
anche per il suono delle cambiate, forse addirittura troppo accentuato
e irrealistico.
Le musiche dei menù non sono nulla di spettacolare e di certo
non vi rimarranno in mente a lungo, mentre durante le gare il rombo dei
motori vi terrà piacevolmente a bada.

Interni

Il campionato é piuttosto lungo se si decide di effettuare tutti
i turni di prova, però difficilmente vi verrà voglia di
rigiocarla dopo aver vinto una volta.
La vera caratteristica unica del gioco, ovvero la modalità
licenze Superstars, finisce decisamente troppo in fretta: se non vi
importa degli obiettivi (comunque abbastanza semplici) e volete solo
portare a termine il gioco potrete tranquillamente prendere tutti i
bronzi in un paio d’ore scarse.
Per fortuna il comparto multiplayer é realizzato egregiamente, al pari di veri e propri mostri sacri del genere come Forza Motorsport 2.
E’ possibile creare delle Lobby fino a 12 giocatori e proprio
come nel titolo della Turn 10 avrete a disposizione diverse opzioni per
personalizzare la vostra stanza. Potrete scegliere di attivare o meno
le collisioni e i danni, inserire degli avversari comandati dalla cpu,
riservate degli slot privati per i vostri amici, scegliere le
condizioni meteo e persino obbligare chi partecipa alla gara a fare a
meno dei controlli elettronici.
Le gare procedono senza intoppi e il lag é completamente
inesistente. Purtroppo non godendo questo titolo di grande
popolarità non siamo mai riusciti a fare una gara con 11
avversari, però crediamo che anche con tante macchine in pista
il gioco si comporti comunque benissimo.
Per parlare durante le gare é necessario tenere premuto un tasto
(liberamente configurabile): questo é allo stesso tempo un
pregio, visto che potrete gareggiare senza i soliti imbecilli che vi
urlano dietro di tutto, e un difetto, visto che al di fuori dei
rettilinei non é certo comodo dover premere un bottone mentre si
é impegnati a guidare.

Assetto


Come previsto, Superstars V8 é un titolo di
nicchia: a meno che non siate appassionati del campionato italiano V8,
non troverete niente in questo gioco che non potrete trovare, spesso
realizzato meglio, da un’altra parte.
Alla Milestone
hanno lavorato comunque bene e nessun aspetto del titolo é
realizzato veramente “male”, però in giro ci sono
sicuramente alternative migliori, e soprattutto molto meno specifiche.
Se siete comunque appassionati di simulatori di guida e avete
già spremuto fino all’ultima goccia da GRID e Forza Motorsport 2, allora Superstars V8 potrebbe essere un validissimo passatempo in attesa dell’imminente sequel del capolavoro della Turn 10.