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Recensione di Rio

Recensione di Rio di Console Tribe

di: Federico Lelli

Appena uscito nelle sale italiane, Rio racconta la storia di Blu, un esemplare unico al mondo, prelevato dal traffico illegale di animali dalla sua patria e finito nel freddo Minnesota dove vive in cattività e inconsapevole della sua condizione. Quando un ornitologo lo riconosce come l’ultimo degli ara macao maschi, si trova, novello Adamo, con l’obbligo morale di volare a Rio per continuare la sua specie con l’unica femmina rimanente: Gioiel. Come al solito non mancheranno amici pronti ad offrire una mano ed ostacoli apparentemente insormontabili.
Puntuale come sempre, quindi, non poteva mancare il tie-in, per l’occasione sviluppato da Eurocom per THQ.

Nelle strade colorate della cidade maravilhosa

Nella lunga e spesso poco fortunata tradizione dei tie-in tratti da film di animazione, la scelta tipica è quella di dirigersi verso un platform poco ispirato che faccia un riepilogo più o meno coerente della storia narrata nel cartoon. Rio si discosta da questa tradizione e propone un party game composto da una lunga serie di minigiochi e modalità differenti, tutti ovviamente ispirati al lungometraggio.
Scegliamo quindi uno dei sei personaggi selezionabili, quattro di questi si affronteranno nelle diverse sfide; la banda è composta da Blu e dagli alleati che incontrerà per strada: la sua amata Gioiel, il piccolo canarino Nico, il cardinale ciuffo rosso Pedro, il saggio tucano Rafael e sua moglie Eva.

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Nello story mode vediamo che i vari giochi sono disposti in ordine geografico e seguono gli spostamenti del film: portandoci dai livelli innevati del Minnesota al colorato carnevale di Rio, passando dalla giungla tropicale e dalla famosissima spiaggia di Copacabana. Presentati ogni volta da un diverso personaggio, i vari stage raccolgono tre minigiochi ciascuno e ci premiano con una breve scena tratta direttamente dal film; clip che purtroppo sono decisamente brevi e che servono solo ad introdurre lo scenario successivo.
Nel party mode è possibile selezionare liberamente un numero qualunque tra i 43 giochi disponibili che possiamo scegliere di affrontare giocando “tutti contro tutti” o “a squadre”, è possibile inoltre aumentare il livello di sfida aggiungendo i quiz alla nostra partita: due domande alla fine di ogni gioco testeranno la nostra conoscenza del film e della cultura brasiliana.
Nella ruota del carnevale siamo chiamati a turno a girare una particolare ruota che determina il gioco e il punteggio assegnato al vincitore, non manca la possibilità di giocare un jolly per raddoppiare i punti in caso di vincita.
Il galà dei festoni ci presenta una selezione casuale di giochi il cui punteggio finale determina il numero di ghirlande che possiamo tirare nell’ultimo gioco: una specie di lancio degli anelli dove dovremo centrare quante più sagome possibili per battere il punteggio richiesto.
Nel ballo di carnevale l’obbiettivo è quello di raccogliere più scimmiette possibili, ovviamente vincendo i minigiochi, per formare il trenino di conga più lungo.

Samba!

Vista la varietà di opzioni presenti, ogni gioco ha comandi differenti ma in generale la levetta analogica sinistra è usata per i movimenti mentre due dei bottoni frontali fungono da tasti azione; anche l’analogico destro va usato in qualche minigioco, soprattutto in quelli musicali.
La lunga lista comprende particolari sfide dal carattere classico come i livelli dove dobbiamo sparare alle onnipresenti mariolette (le scimmie che infestano Rio) muovendo il mirino a schermo come nei vecchi shooter da console, o l’hockey, che non è altro che una versione del Pong per quattro persone; altre sfide sono invece ispirate ai giochi di società, tipo le varianti di sedie musicali dove dobbiamo sederci, nasconderci o fermarci dopo aver raccolto diversi punti o la palla avvelenata. Tempestare le scimmie di cocomeri sarà tra le attività più frequenti, seguita dal raccogliere la frutta per guadagnare punti e da una serie di attività musicali con comandi a cascata.

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Pur essendo ben amalgamati tra loro i 43 livelli proposti riescono a ripetersi più volte, in certi casi cambiando solo l’ambientazione, in altri con regole leggermente diverse, nonostante questo gli agili controlli e la breve durata delle prove aiutano ad affrontare al meglio ogni sfida senza troppi patemi, anche quando si tratta di un livello clone già superato con successo in precedenza.
Rio non offre alcuna modalità online, che per un party game è una scelta poco fortunata, in locale invece è possibile giocare in quattro contemporaneamente in tutte le sfide e varianti.
Dal punto di vista tecnico Rio è un gioco ben sviluppato e senza gravi problemi: lo stile e il design dei personaggi è fedele a quello del film e pur non essendo un titolo che impressiona per le proprie scelte grafiche offre una resa colorata e sempre varia; il sonoro si presenta anch’esso curato, offrendo motivetti a tema e le voci in italiano dei protagonisti a commentare i vari giochini, purtroppo in questo caso non possiamo non notare l’eccessiva ridondanza delle frasi ripetute all’infinito dai nostri eroi.

Tutti al carnevale!

Rivolto sicuramente ai giocatori più giovani, Rio è un buon acquisto anche per chi vuole passare qualche serata spensierata giocando spalla a spalla con i propri amici: la mancanza di una modalità online e la ripetizione di alcuni giochi non minano affatto il divertimento e la grande varietà di modalità proposte.
Rio è un tie-in ben riuscito proprio perché evita di cadere nel tranello di sfruttare la licenza oltre il dovuto e introduce un buon party game vecchio stile pensato per il controller tradizionale nel mercato Xbox 360 e PS3, un genere che non offre molte alternative su queste console.