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Recensione Recensione di MX vs. ATV Untamed

Recensione di MX vs. ATV Untamed di Console Tribe

di: Redazione

Da ormai un decennio alla Rainbow Studios, divisione della più nota
THQ, si programma solo un tipo di giochi: le simulazioni di guida su
sterrato.
Dal famoso Motocross Madness fino ai meno conosciuti Off-Road Fury e
Matt Hoffman Pro BMX si può tranquillamente dire che di certo questi
ragazzi hanno esperienza da vendere quando si tratta di correre nel
fango.
Visti anche i due predecessori, MX Unleashed e MX Vs ATV Unleashed,
entrambi titoli di ottima fattura, le premesse per questo sequel non
possono essere che ottime.

Si accendono le luci, i piloti sono pronti a partire

Purtroppo siamo molto lontani dai livelli di eccellenza degli ultimi titoli usciti per la console del colosso di Redmond.
Le ambientazioni sono terribilmente spoglie e le texture del terreno,
dove presenti (si, avete letto bene) sono quasi sempre di scarsissima
qualità. Da un gioco di motocross ci si aspetterebbe almeno una buona
realizzazione della terra e del fango, con i relativi segni lasciati
dagli pneumatici, ma purtroppo niente da fare.
Una ulteriore nota di demerito va inoltre conferita all’acqua,
realizzata in maniera a dir poco pessima: anche le pozzanghere di fango
sono lucide come specchi e sono praticamente assenti gli schizzi quando
ci si passa sopra.
I modelli dei veicoli e dei guidatori sono invece di ottima fattura e
sorprende la cura dei particolari con cui sono stati riprodotti. Anche
le animazioni sono ottime e molto fluide, specialmente durante le
acrobazie, frutto di un minuzioso motion capture.
Gli effetti di luce e i riflessi in alcuni momenti vi faranno rimanere
a bocca aperta, ma lo stupore svanirà abbastanza in fretta quando con
un terribile effetto pop-up vedrete una roccia o un cactus low-def
materializzarsi davanti ai vostri occhi.
Il framerate é quasi sempre stabile e anche con moltissimi veicoli
nella stessa schermata il gioco procede quasi sempre senza intoppi.
Sembra quasi che per la fretta di far uscire il gioco entro tempi brevi
i programmatori si siano ritrovati nelle condizioni di non poter finire
le ambientazioni, rovinando così una grafica che sarebbe altrimenti
stata di buon livello.

Acrobazie in assenza di gravità

Nel gioco sono presenti diverse modalità che spaziano dalle semplici
gare libere ai tornei, passando per eventi di freestyle e una
interessante modalità di free roaming “alla GTA” in cui potrete
accedere agli eventi passando su determinate icone sparse per le mappe.
Dopo aver selezionato la gara, vi verrà data la possibilità di
scegliere vari parametri fra cui il più importante é sicuramente la
scelta del veicolo: anche qui il gioco ci offre tantissime opzioni,
dalle classiche moto da cross e quad, fino a delle stravaganti mini
moto e giganteschi monster truck. Le differenze negli stili di guida
sono piuttosto marcate, anche se generalmente il titolo soffre di una
fisica molto approssimativa che fa risultare il tutto a tratti troppo
arcade e a tratti troppo punitivo. Per fare un esempio: é facilissimo
spiccare dei salti altissimi e fare dei trick impressionanti mentre
invece nella fase di atterraggio é necessaria una precisione quasi
chirurgica. A volte si ha la sensazione che il gioco decida con un
lancio di dadi se starete in piedi o se franerete rovinosamente a terra.
La IA degli avversari soffre di una curva di apprendimento un po’
troppo ripida: in modalità principiante é letteralmente impossibile
perdere, mentre già in modalità normale alcune gare avanzate
risulteranno fin troppo ostiche, anche a causa del suddetto problema
dei salti e delle collisioni.
Il roster dei rider comprende anche diversi nomi famosi nell’ambito del
motocross ma purtroppo le differenze fra i piloti si limitano nella
maggior parte dei casi al nome, colore della moto e poco altro.
Le moto e i guidatori si possono inoltre modificare a piacimento, sia
come prestazioni sia a livello puramente estetico, acquistando nuove
parti e adesivi di ogni genere con i soldi guadagnati nei tornei.
Le gare si svolgono sia indoor che outdoor ma a livello di gameplay
non noterete alcuna differenza: sarebbe stato bello fare in modo che
nelle gare all’aperto il vento potesse influire sui salti, oppure che
il meteo potesse variare rendendo più o meno scivoloso il tracciato, ma
purtroppo nessuna di queste cose é stata implementata.
Sono presenti anche dei “mini giochi” che hanno ben poco a che fare con
il motocross, come una specie di hockey sui quad e altri passatempi
simili, ma purtroppo la realizzazione di quest’ultimi sembra ancora più
frettolosa del resto del titolo, rendendoli più frustranti che
divertenti.

Punk-Rock-Vrooom

Il comparto sonoro é uno dei veri punti forti del gioco: da un titolo
di motocross ci si aspetta una colonna sonora punk-rock di alto
livello e per fortuna MX Vs ATV almeno in questo campo non delude.
Sono presenti tantissime tracce di gruppi anche famosi (Nickelback, My
Chemical Romance e NOFX) unite a pezzi meno conosciuti ma comunque
molto orecchiabili.
Anche il suono acuto dei motori due tempi delle moto e il rombo dei
veicoli più grandi sono riprodotti fedelmente, anche se risultano
spesso troppo simili tra loro.
Gli annunciatori e i commentatori delle gare sembrano svolgere in
maniera adeguata il loro lavoro fino a quando, dopo qualche gara, vi
accorgerete che le frasi pronunciate sono sempre le stesse 10 e vi
affretterete a disattivarlo. Il pubblico vi inciterà a dovere con
scrosci di applausi e urli ai passaggi al traguardo o quando eseguirete
qualche acrobazia particolarmente spettacolare, contribuendo a darvi un
po’ di carica.

La corsa infinita

La longevità é sicuramente un altro dei punti forti del gioco: come già
scritto in precedenza, le modalità sono tantissime, così come i tipi di
veicoli, e quindi già la modalità single player vi potrà tenere
impegnati per parecchie ore, a patto che vi piaccia il genere.
In più é anche presente un’ottima modalità multiplayer, sia in split-screen che online.
Nella prima potrete affrontare pressoché tutte le gare del single
player in compagnia di un vostro amico, mentre nella modalità online
potrete sfidare fino a 12 avversari nelle classiche modalità gara e
freestyle. La connessione con gli altri giocatori é di buon livello e
il più delle sessioni procedono in modo fluido e senza lag. Purtroppo
potrebbe volerci un po’ a trovare avversari con cui giocare, visto che
il titolo in questione non é sicuramente tra i più giocati sul servizio
online di casa Microsoft.
Gli achievements, gli obiettivi sbloccabili compiendo determinate
azioni, sono molto variegati e se ne possono ottenere parecchi anche
giocando normalmente, senza sforzarsi eccessivamente di fare cose fuori
dal normale, il che renderà felicissimi i gamerscore-dipendenti.

Si sguazza nel fango, nel vero senso della parola

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un titolo che
probabilmente sperava di campare sul proprio nome e che é stato
penalizzato dal fatto di essere stato sviluppato in contemporanea per
troppe piattaforme, un po’ come é successo di recente con PES 2008.
Pur essendo un gioco divertente e con una tonnellata di modalità e
veicoli, MX Vs ATV Untamed non porta nessunissima innovazione né al
genere né alla serie, risultando poco più che un “aggiornamento” per
chiunque abbia giocato ai capitoli precedenti.
Ciò non toglie il fatto che agli appassionati di corse sullo sterrato
questo sequel potrà sicuramente non dispiacere e far passare una marea di
pomeriggi davanti allo schermo, ma l’utente medio potrebbe stancarsi
già dopo poche ore a causa della superficialità con cui é stato
sviluppato il gioco.

 

PRO

  • Una Moltitudine di modalità di gioco
  • Tantissimi veicoli fra cui scegliere
  • Illuminazione
  • Colonna Sonora

CONTRO

  • Grafica spoglia
  • Gameplay approssimativo e spesso frustrante
  • Curva di apprendimento ripida