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Recensione di FAST Racing League

Recensione di FAST Racing League di Console Tribe

di: Nicola "Wanicola" Caso

Con l’arrivo di Zelda ormai prossimo a chiudere ancora una volta una generazione targata Nintendo, il Wii si accingerà presto a cedere il passo al suo successore. Purtroppo bisogna constatare che al di là del proverbiale “canto del cigno”, i titoli degni di nota in questo 2011 si contano veramente sulle dita di una mano. In questo buio periodo di transizione, a risollevare un minimo la situazione ci pensa la classica sorpresa che non ci si aspetta. Così, mentre gli scaffali dei negozi latitano di nuove uscite di un certo peso, quelli virtuali del Wii Shop risplendono (è proprio il caso di dirlo) della piccola perla firmata Shin’en destinata a tutti coloro rimasti orfani di F-Zero, per i quali i Kart sono solo un passatempo per i più piccoli.
Allacciate le cinture, la Racing League FAST accetta solo i migliori giocatori e i piloti più esperti!

3…2…1…PARTENZA!

Come suggerisce il titolo, l’ultima fatica del team indie Shin’en è un racing game appartenente al filone futuristico i cui maggiori esponenti sono il sopracitato F-Zero e il noto WipeOut. Con questi mostri sacri delle corse, FAST condivide un modello di guida smaccatamente arcade più improntato sulla spettacolarità che non sulla simulazione.
Tanto per non farci mancare niente, una volta scaricati quei pochi megabyte che compongono il codice di gioco, verremo accolti da un rapido tutorial utile per entrare sin da subito nell’ordine di idee di cosa è necessario conoscere per essere un pilota FAST.
Prima ancora di scendere in pista, tuttavia, sarà bene decidere con quale configurazione di comandi mettersi al volante. Come in altri titoli simili, anche a questo giro le scelte effettuabili sono diverse e offrono un diverso approccio all’esperienza di gioco. Si può optare per il Wiimote tenuto orizzontalmente (meglio se supportato dal WiiWheel) per poter godere di un’esperienza più immersiva e intuitiva, ma a scapito di una minore precisione per quanto riguarda l’approccio alle curve, oppure collegare il Nunchuck per godere della precisione dello stick analogico, ma l’utilizzo del turbo deputato allo scuotimento del Wiimote risulta spesso scomodo ed impreciso. Infine, per i giocatori di vecchia data, si potrà optare per l’utilizzo del Classic Controller, così da poter usufruire di un’esperienza di gioco più classica.
Qualunque sia il metodo di controllo utilizzato, una volta scesi in pista e familiarizzato con il modello di guida proposto, il passo successivo sarà quello di imparare a padroneggiare l’elemento chiave dell’esperienza FAST, una tecnica in grado di fare la differenza tra chi vince e chi perde: stiamo parlando del “cambio di fase”.

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Strega comanda color color…

La particolarità di FAST rispetto alla concorrenza è, a conti fatti, la possibilità di poter cambiare l’allineamento della propria astronave da bianco a nero e viceversa durante la corsa. Mero vizio estetico? Per niente. Lungo i vari tracciati sarà infatti possibile recuperare particolari sfere di energia (fino a un massimo di 10); grazie a queste sfere potremo cambiare la polarità e poter dunque interagire con i diversi elementi del paesaggio. Ecco dunque che le classiche rampe di accelerazione subiranno l’effetto desiderato solo se l’allineamento è corretto, rallentando anzi i veicoli di colore opposto. Ma non solo, capiterà spesso anche di guidare a testa in giù sfruttando particolari soffitti magnetici in grado di attrarre le navicelle dello stesso colore, permettendo spesso e volentieri di evitare burrascose cadute verso il vuoto, o semplicemente di evitare scomodissimi intralci lungo il percorso.
Questo particolare espediente colorato ha dunque permesso agli sviluppatori di tracciare veri e propri percorsi alternativi per una fase piuttosto che per un’altra, dando al giocatore il compito di decidere ogni volta come proseguire in base alle proprie scorte energetiche: è anche possibile impiegare le proprie scorte per eseguire un’accelerazione istantanea, il cui utilizzo si rivelerà fondamentale per sorpassi all’ultimo secondo, introducendo anche un discreto elemento tattico durante le gare. Una perfetta conoscenza e un sapiente utilizzo delle proprie energie sono l’unico modo per venire a capo dell’agguerritissima intelligenza artificiale.

Esplosione atomica

L’offerta ludica dedicata ai giocatori solitari di FAST si presenta piuttosto classica in quanto a struttura, ma decisamente ostica per quanto concerne il livello di difficoltà. Una volta scesi in pista contro gli altri 7 concorrenti guidati dalla CPU, la prima sensazione è quella di chi ha appena preso la patente e si vede sfrecciare davanti gli altri piloti in grado di esibirsi in numeri degni del miglior Shumacher. La classica “Lega” è in grado infatti di offrire fin da subito un grado di sfida decisamente sopra la media, proponendo avversari tosti e ostinati già dal livello di difficoltà più basso, tanto da rendere le ultime gare nei livelli avanzati un vero e proprio inferno anche per i piloti già affermati.
Una volta domata la gravità e padroneggiata una delle 6 navette totali (di cui solo 2 disponibili all’inizio) rimane un certo senso di amarezza nel constatare che purtroppo i circuiti sono solo 12, suddivisi nelle 3 coppe base, seppur affrontabili nei tre livelli di difficoltà (Neutron, Proton e Ion).
Per aggiungere un po’ di pepe all’offerta, Shin’en ha ben pensato di inserire la cosiddetta modalità “Sfida” che, come il nome suggerisce, trattasi di una serie di missioni che vedranno il pilota impegnato in vari obbiettivi che spaziano dal classico “raggiungi il traguardo entro un tempo limite” al più esotico “abbatti tutti i birilli”, passando per gare di accelerazione e via discorrendo con tante piccole variazioni sul tema. Divertenti e anch’esse impegnative, le sfide rappresentano un buon metodo per padroneggiare da subito il modello di guida e i vari trucchi del mestiere.
Infine la classica modalità sfida a tempo, che non ha bisogno certo di presentazioni, permetterà di registrare i propri record sui vari tracciati in una gara contro il tempo e i piloti avversari. La classica ciliegina sulla torta per gli amanti i maniaci dell’High Score.

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La macchina che voleva sfidare il mondo

Se giocato in singolo il gioco offre una discreta quantità di cose da fare, purtroppo non si può dire altrettanto per quanto riguarda il comparto multigiocatore. Nonostante FAST supporti la possibilità di giocare con 4 amici tramite split screen, che è una caratteristica sempre gradita, la totale assenza di una modalità dedicata al gioco in rete grava parecchio sulla qualità dell’esperienza globale.
Abituati ai fasti delle partite online a Mario Kart e alla possibilità di poter visualizzare classifiche di ogni genere, constatare che FAST non supporti niente di tutto ciò, mina pesantemente il fattore longevità. Anche perchè nonostante l’immediatezza di fondo, non è esattamente il titolo da mostrare agli amici durante le serate in compagnia. Un’occasione sprecata purtroppo.

Parola d’ordine: velocità

Nonostante il basso numero di tracciati e l’assenza di qualsivoglia contenuto online, non bisogna dimenticare le origini di FAST che, per quanto divertente da giocare e bello da vedere, rimane pur sempre un titolo WiiWare da 1000 Wii Points (10 Euro). Tenendo conto di ciò, infatti, è giusto chiudere un occhio e godersi lo spettacolo messo su schermo da Shin’en.
Un’impalcatura ludica come quella sopra descritta varrebbe la metà senza un adeguato accompagnamento tecnico, ed è proprio su quest’aspetto che FAST si dimostra un prodotto molto solido. La modellazione poligonale e la texuturizzazione, seppur molto semplici, risultano più che valide offrendo un discreto colpo d’occhio in grado di rivaleggiare con la maggior parte dei titoli su disco in circolazione su Wii, anche se il vero punto di forza di FAST è, come il titolo suggerisce, la generale sensazione di velocità. Ammiccando al mai troppo lodato F-Zero GX, le navette in gara si muoveranno a velocità prossime a quella del suono, restituendo un feeling decisamente ottimo, soprattutto in seguito alla concatenazione di più boost di seguito, senza il minimo accenno di rallentamenti. Il titolo Shin’en può infatti vantarsi di un’estrema fluidità generale, prossima ai 60 fotogrammi al secondo per il giocatore singolo e la possibilità di usare un frame rate variabile o fisso a 30 per due giocatori (dai tre in su quest’ultima è l’unica selezionabile).
Purtroppo tale tripudio di velocità e agilità risulta in parte smorzato da un comparto audio decisamente sotto tono e poco affine alla frenesia tipica del genere d’appartenenza.
Un miglior accompagnamento musicale avrebbe giovato senz’altro all’intera esperienza, che invece si accontenta di proporre qualche blando brano di musica elettronica senza arte né parte.

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Allenamenti per il prossimo campionato

FAST Racing League rappresenta senz’altro un buon inizio per una serie che con qualche piccola accortezza potrebbe seriamente pensare di lanciarsi all’inseguimento di F-Zero e WipeOut. La scuderia Shin’en ha svolto un ottimo lavoro, i cui unici difetti sono da ricercarsi principalmente nella natura digital delivery del progetto. Sicuramente con un supporto fisico alle spalle si sarebbe potuto fare di più in termini di tracciati e supporto online, ma considerando il prezzo a cui viene venduto e le indiscutibili qualità a livello tecnico, l’acquisto è più che consigliato a chiunque sia in cerca di una valida alternativa ai Kart di Mario e soci e a tutti coloro che dovessero sentire la mancanza di Captain Falcon e compagni.
Allacciate le cinture, si parte!