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Recensione Recensione di Dead or Alive: Xtreme 2

Recensione di Dead or Alive: Xtreme 2 di Console Tribe

di: Redazione
A quasi quattro anni di distanza dal primo capitolo e ad un anno
dall’uscita di Dead or Alive 4, le bellezze virtuali create dal Team
Ninja ritornano sulla console Next-Gen di casa Microsoft.
E’ proprio sulle forme femminile digitalizzate che punta DOA Xtreme 2,
a scapito di una story tanto frivola quanto inutile: l’eccentrico Zack,
uno dei lottatori della saga di DOA, riesce a portare di nuovo in
superficie la sua magnifica isola, che era stata inghiottita dalle
profondità marine.
Il simpatico combattente non perde tempo e, con un po’ di burlesco
ingegno, invita tutte le ragazze di Dead or Alive ad unirsi a lui
sull’isola per partecipare al torneo “Dead or Alive 5”.
Naturalmente le ragazze troveranno maggior godimento (così come il
giocatore, ndr) nel fascino dell’isola e del paesaggio selvaggio
decidendo di trascorrervi una settimana di sole e di sport.

GAMEPLAY

In modo del tutto analogo al precedente episodio, lo scarno
gameplay del titolo si basa sostanzialmente sul tentativo di stringere
nuove amicizie con le altre ragazza di DOA al fine di esibirsi in
tornei di Beach Volley organizzati nelle varie ambientazioni
dell’isola.
La giocabilità in questo senso è ridotta ai minimi termini, sia per
quanto concerne i controlli, sia il livello simulativo. Dopo un primo
superficiale approccio, si riesce comunque ad evincere che il realismo
dello sport esula completamente dallo scopo del videogame, il quale si
propone in ogni momento di mostrare il fascino digitale delle
protagoniste sotto ogni punto di vista.
Ad ogni modo organizzare le sfide non è per nulla banale, anzi, è
alquanto frustrante e, col trascorrere del tempo, tedioso. Il modo più
semplice e diretto per far amicizia è quello di fare dei regali, ma
bisogna prestare attenzione: ogni ragazza ha dei gusti diversi e
dovrete scegliere con cura il regalo se non vorrete che questo vi
ritorni indietro.
Scegliendo i doni giusti, comunque, acquisterete dei “punti relazione”
nei confronti della ragazza e, di conseguenza, chiedendole di diventare
vostra partner, questa accetterà.
Rispetto al prequel, è stata aggiunta la possibilità di intraprendere
competizioni di moto d’acqua: in questo modo è possibile dimenticare
per un frangente la frustrazione dell’ennesima amicizia rifiutata, ma
bisogna comunque ammettere che anche in questo caso è molto più
appagante il lato estetico che l’aspetto realistico della competizione.
Più precisamente acquistando una veloce moto nel negozio di articoli
sportivi o utilizzando quella meno potente fornita inizialmente, sul
molo di Niki Beach è possibile prender parte a delle gare di moto
d’acqua che vedranno in azione fino a quattro concorrenti.
Costituiscono corollario all’esperienza sopra descritta la presenza di
alcuni minigiochi, in quantità sicuramente maggiore rispetto al
precedente capitolo.
Essi sono il tiro alla fune, lo scivolo d’acqua, la sfida d’equilibrio, i salti in piscina, ruba-bandiera.
Durante la notte è possibile decidere se coricarsi immediatamente o
recarsi al casinò, con la possibilità vincere ai classici giochi
d’azzardo.

Nei momenti di pausa, è possibile abbandonarsi al
riposo ed a bagni di sole, esperienze scaturite dalle menti perverse
dei programmatori al solo scopo (di natura prettamente voyersitica,
ndr) di guardare ed immortalare in foto le nostre ragazze nelle più 
provocanti posizioni.
In pochissimo tempo è possibile concludere l’avventura con ogni
personaggio a disposizione, anche se l’eccitazione iniziale
(soprattutto causata dal filmato introduttivo, ndr e di Biby) lascia
presto posto ad un senso di noia e di smarrimento all’interno di un
gameplay praticamente inesistente.
Gli obiettivi del gioco sono fondamentalmente costituiti dal
completamento delle collezioni di costumi ed oggettistica fashion da
parte di tutte le protagoniste del gioco, che devono essere portate a
termine prima della conclusione della vacanza.

Il gioco su Xbox Live si manifesta ancora più scarno e incompleto:i
giochi affrontabili online contro i propri amici sono solo due, ovvero
le gare di moto d’acqua e il Beach Volleyball. Una modalità online,
dunque, che gli sviluppatori avrebbero potuto sfruttare molto meglio e
che, qualora non si fosse ancora capito, non costituisce certo la punta
di diamante del titolo in esame.

REALIZZAZIONE TECNICA: GRAFICA E AUDIO

L’aspetto grafico è sicuramente il punto di forza del titolo,
purtroppo l’unico: modelli realizzati egregiamente nell’insieme e nel
dettaglio, dai visi delle ragazze alle rotondità varie : rispetto al
precedente capitolo sono stati accentuati il “ballonzolamento” del seno
e la procacità delle curve.
I movimenti sono ben curati, atti soprattutto a valorizzare le
posizioni provocanti assunte dalle ragazze: ogni inquadratura può
essere immortalata grazie ad una macchina fotografica acquistabile nei
negozi.
Le località sono realizzati con grande dettaglio, anche se le
protagoniste sicuramente attraggono maggiormente gli sguardi del
giocatore, il quale sicuramente riuscirà ad apprezzare  più la bellezza
femminile che il gameplay del titolo.
Dunque a livello tecnico sicuramente la Next-Gen si vede solo dal punto
di vista grafico, soprattutto per coloro che utilizzino un HD TV, visto
che tutto il resto è rimasto fedele al vecchio capitolo.
Le animazioni sono altresì ben realizzate, sia per quanto riguarda il
gioco vero e proprio, sia per quanto riguarda le sequenza introduttiva
del gioco.
Il comparto audio non è dei migliori, la playlist è personalizzabile ma
alquanto ripetitiva, essendo per altro quasi completamente riciclata
dal capitolo precedente. Inutile dunque giocare con un Dolby 5.1.

CONCLUSIONI

Stanti le precedenti considerazioni, ci troviamo davanti ad un
gioco appena sufficiente (l’insufficienza è negata solamente grazie
alla realizzazione tecnica abbastanza buona), che con fatica riesce ad
affiancare ad un exploit visivo di bellezza femminile per nulla male
un’esperienza di gioco appagante in un primo momento ma tediosa dopo
poco tempo.
Purtroppo anche tanta bellezza dopo alcune ore non riesce a contrastare
una giocabilità  e soprattutto una longevità ai limiti dell’
imbarazzante.


In conclusione, qualora vogliate dedicarvi al voyerismo o a
pratiche onanistiche, vi consiglio vivamente di noleggiare un soft di
Edelweiss  risparmiando in tal modo oltre 60 euro per un titolo
realizzato solamente per il mercato (e soprattutto per i gusti)
orientale.