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Recensione di Bastion

Recensione di Bastion di Console Tribe

di: king_lizard

Fa troppo caldo per la mimetica del vostro FPS preferito? Il sole cocente vi da alla testa anche sui campi virtuali di PES? Per voi disertori delle spiagge quest’estate c’è una fresca novità! Chi ha seguito l’ultimo evento di Los Angeles avrà avuto modo di apprendere qualcosina in anteprima su questo titolo che, a distanza di un mese, sembrerebbe aver soddisfatto le aspettative. Prodotto dalla Supergiant Games per la WB Interactive Entertainment, Bastion si propone come un platform condito con elementi RPG e definirlo un semplice titolo arcade per Xbox Live è riduttivo, dato che la casa produttrice ha già annunciato l’uscita della versione per PC nei prossimi mesi. Per chi mastica la materia, in un primo momento vi sembrerà di avere a che fare con un titolo molto simile al recente Island of Wakfu. Sebbene lo stile grafico si accosti molto al gioco citato, vi basterà poco per capire che ci troviamo dinanzi a tutt’altro, non tanto sul piano di gioco quanto per la varietà di elementi che lo arricchiscono e che stuzzicheranno la vostra fantasia.

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Tutti al Bastion!

Togliamoci subito una spina dal fianco e mettiamo in evidenza uno dei pochi difetti di questo titolo: la trama. E’ da premettere che l’audio è totalmente in inglese e buona parte della narrazione non è stata sottotitolata (ad oggi), quindi alcuni punti potranno sfuggirvi a meno che non abbiate una buona padronanza della lingua e capacità di ascolto. Ciò alimenta la sensazione che il corso della storia prosegua a scatti, spesso finirete col chiedervi il perché degli eventi ed otterrete la risposta soltanto in un terzo tempo o addirittura durante una schermata di caricamento! Senza anticiparvi molto, per quel che si comprende all’inizio, vestirete i panni del temerario Kid, un membro della città di Caelondia spinto ad indagare sulla Calamità che ha portato distruzione nel mondo. Durante il vostro cammino il sentiero si formerà sotto i vostri piedi ed incontrerete pochi superstiti, compresi un paio di membri degli Ura, ovvero gli storici rivali della vostra città. Il Bastion che da il nome al gioco nient’altro è che un’area d’emergenza, messa a punto dalla popolazione di Caelondia, dove rifugiarsi in caso di pericolo. Purtroppo la Calamità l’ha ridotto ad un cumulo di macerie, per cui dovrete ricostruirlo passo passo, livello per livello, collezionando dei cristalli magici.

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Ad ogni unità ritrovata corrisponde una struttura da rimettere in piedi, ciascuna di essa vi offrirà dei servizi, ad esempio: l’Arsenale vi permetterà di organizzare il vostro equipaggiamento, mentre la Distilleria vi consentirà di combinare vari tipi di liquori ottenendo così un mix di bonus per il vostro personaggio, oltre che una sana sbronza! Il gioco offre notevoli opportunità di personalizzazione, tant’è che ci si aspetta una patch per implementare la scelta del paio di mutande da indossare prima di una missione. Scherzi a parte, l’arsenale di base è abbastanza vario, dal martello per il corpo al corpo, al mortaio per colpire a distanza, in più ciascun arma può essere migliorata fino a cinque livelli. Se considerate che per ogni livello ci sono due bonus differenti tra cui scegliere, non è male! Kid potrà portare con se due armi ed una “supermossa” attivabile col dorsale destro, così potrete sbizzarrirvi con tutte le combinazioni possibili ed ideare il modo più efficace per far fuori gli Stercogeni (sì, che razza di nome! ndr). Sebbene l’intelligenza artificiale dei nemici lasci un po’ a desirerare, c’è da dire che ognuno di essi è dotato di un tipo ed un tempo di attacco unico, per cui è inutile buttarsi in mischia premendo a ripetizione il tasto “X”, ma è decisamente più fruttuoso individuare il punto debole di ogni bersaglio. Non riuscirete a credere a quanti danni potrete infliggere semplicemente con il contraccolpo del vostro scudo! E se il gioco dovesse sembrarvi una passeggiata, allora è il caso che facciate quattro passi anche al Tempio dove potrete rendere omaggio ad una divinità accettando le sue sfide, che vi impegneranno non poco. Ogni Idolo potenzierà i nemici in modo diverso premiandovi con bonus sull’esperienza o sulle “monete”. Su una decina di Idoli che possono essere selezionati contemporaneamente, vi assicuro che non riuscirete a tenerne più di quattro attivi. Un arsenale personalizzabile per un nemico personalizzabile, cos’altro? Le particolarità delle altre strutture le lasciamo scoprire a voi!

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“Il nostro temerario Kid abbassa la zip dei pantaloni e si appresta a farla nel water…”

L’avventura si articola in una ventina di livelli più i campi di addestramento in cui dimostrare la vostra abilità col nuovo arnese acquisito. Se sarete abbastanza bravi, riuscirete a sbloccare i tre premi in palio rispettivamente per le prime tre posizioni. I livelli in sé per sé sono molto brevi (forse troppo), ma ciascuno è caratterizzato in maniera diversa. E’ difficile che vi ritroviate davanti uno scenario o un viale già visto e ciò valorizza ancora di più la già splendida grafica cartoon. La scelta di basare il tutto sull’animazione in 2D, evitando di inserire filmati tridimensionali di qualità inferiore, rende il tutto più omogeneo e compatto, il che gli garantisce anche un bel voto in pagella. Lo stesso non si può dire per l’audio. Dal primo attimo di gioco la voce suadente e forzatamente “cool” di un sopravvissuto vi narrerà le vicende passo passo. Di primo acchitto la cosa vi risulterà simpatica, vi assicuro che già dopo dieci minuti inizierete ad augurargli una bella tonsillite o qualsiasi patologia che riesca a zittirlo, pur riconoscendogli una notevole prontezza di spirito. Molte volte tra i suoni concitanti della battaglia finirete per ignorarlo, ma ci saranno occasioni in cui il povero sopravvissuto farà sfoggio della propria eloquenza a se stesso, anche perchè spesso dovrete decidere se star fermi e leggere i sottotitoli oppure proseguire per il vostro cammino (ed indovinate un po’ quale sarà la vostra scelta?). Le musiche di sottofondo ben si amalgamano con le ambientazioni, ma non riescono a coprire tutto l’arco di ogni livello. Vi ritroverete a vagare per mari e monti in perfetto silenzio, ad eccezione della voce tediosa ed inespressiva del vostro “amico”. Un comparto audio più dinamico avrebbe di certo smorzato il calo di entusiasmo che sopraggiunge inevitabile in alcuni punti. Fatta eccezione per la brevità dei livelli e delle musiche, il gioco richiede più o meno una decina di ore per essere terminato. I dodici obiettivi non li sbloccherete semplicemente avanzando nei livelli, ma alcuni di essi richiederanno una certa abilità ed ulteriori ore di gioco. Infine, se proprio non avrete voglia di ripetere l’avventura nemmeno in modalità Nuova Partita +, sicuramente giocherete l’ultimo livello per visionare entrambi i finali possibili.

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The outsider

Insomma, non lasciatevi ingannare dal mercato su cui si propone. Per 1200 Microsoft Points non metterete in saccoccia un pinball o un titoletto da sala giochi, ma un piccolo gioiello spacciato per titolo arcade. La dedizione con cui il team ha realizzato le ambientazioni e l’impegno nel rendere il gioco quanto più personalizzabile possibile, non lasciano indifferenti nemmeno un gigante come la Warner Bros. Bastion è un titolo leggero, ma che ha poco da invidiare ad altri big del genere. Certo, non è esente da difetti, ma le basi e la qualità ci sono, magari per un bel prequel che soddisfi i quesiti lasciati in sospeso. Quest’estate in spiaggia rinunciate ad un paio di gelati sotto il sole e lasciatevi tentare da questo titolo! Un punto in più per la prova costume ed uno per la vostra Xbox, praticamente due piccioni con una fava.