Recensioni

Recensione Reagan Gorbachev

di: Santi "Sp4Zio" Giuffrida

Ci sono recensioni che si scrivono da sole. Poi ce ne sono altre che invece richiedono uno sforzo notevole. Questo succede quando il titolo che stai analizzando ti costringe a pigiare i tasti del pad totalmente controvoglia. E’ il caso di Reagan Gorbachev. Vi spiego perché.

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Questa storia l’ho già sentita

Partendo dal presupposto che sorprendere è difficile mentre essere banali è facile, posso affermare con assoluta certezza che il gioco dei Team2bit sia stato sviluppato con estrema facilità. A dire il vero, Reagan Gorbachev non è banale, è proprio insulso.
Come avrete già intuito dal titolo, i protagonisti di questa “insolita avventura” sono Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev, i quali si ritrovano costretti a collaborare per sfuggire dalle grinfie di un gruppo di militanti estremisti senza scrupoli con l’intento di scatenare un’apocalisse nucleare. Per salvare la pelle ed il mondo intero, quindi, i due mettono da parte ogni rivalità da guerra fredda e imbracciano qualunque arma gli capiti a tiro per farsi strada verso l’eroico epilogo.
Niente che non si sia già visto o sentito. L’originalità del plot è indubbiamente andata a farsi friggere. E il gameplay? Insignificante, frustrante e tremendamente noioso. Reagan Gorbachev vorrebbe proporsi come uno shooter alla Hotline Miami ma fallisce miseramente. Superare indenni ciascun livello vuol dire avere la pazienza di switchare da un politico all’altro, assumendone il controllo. Già, perché sia Reagan che Gorbachev dispongono di abilità uniche: il primo ha una Katana, il secondo ha una pistola che spara dardi soporiferi. Entrambi, comunque, possono tranquillamente raccogliere ed usare qualsiasi arma droppata dai terroristi. Spesso, poi, pur di andare avanti, saremo costretti ad hackerare alcuni sistemi di sicurezza, capacità concessa esclusivamente al politico russo. Non ci vuole un genio per capire che il gioco sia stato concepito per essere giocato in cooperativa. Peccato che il sistema di controllo mandi tutto all’aria. Sia chiaro, i momenti in cui il gioco sembra quasi accettabile ci sono, ma quelli in cui sembra solo una cagata pazzesca prendono decisamente il sopravvento. Uno a zero per la noia. Pad al centro.

Voglio trovare un senso a questo gioco anche se questo gioco un senso non ce l’ha

In Reagan Gorbachev non c’è nulla che possa trattenervi davanti al televisore, al contrario sentirete la necessità impellente di spegnere la console o lanciare il vostro gioco preferito. Purtroppo il titolo dei Team2bit non ha alcuna ragione di esistere. Un gioco tanto divertente quanto lo sarebbe rimanere bloccati nel traffico sotto il sole cocente di agosto con l’aria condizionata rotta. Chiaro il concetto? Statene alla larga, questa politica non s’ha da giocare.