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Recensione Rayman Legends

Bissare un successo non è mai una questione semplice. Tralasciando le eccezioni di brand come Call Of Duty piuttosto che Assassin’s Creed, il cui marchio stampato sulla copertina è ormai sinonimo di vendite stellari, sfornare un prodotto che soddisfi per la seconda volta critica e utenza non è affar da poco. Spesso la soluzione più economica e meno indolore è quella di proporre un contenuto più ricco e differenziato, come ad esempio nuove canzoni per brand come Guitar Hero. Il caso di Rayman Legends è uno di quelli che invece ti lascia un bel sorriso stampato in viso. Gli sviluppatori non si sono infatti accontentati di proporre un semplice sequel, ma hanno voluto approfondire la cosa per far evolvere la saga sotto ogni punto di vista.

di: Chris "matetrial" Calviello

Bissare un successo non è mai una questione semplice. Tralasciando le eccezioni di brand come Call Of Duty piuttosto che Assassin’s Creed, il cui marchio stampato sulla copertina è ormai sinonimo di vendite stellari, sfornare un prodotto che soddisfi per la seconda volta critica e utenza non è affar da poco. Spesso la soluzione più economica e meno indolore è quella di proporre un contenuto più ricco e differenziato, come ad esempio nuove canzoni per brand come Guitar Hero. Il caso di Rayman Legends è uno di quelli che invece ti lascia un bel sorriso stampato in viso. Gli sviluppatori non si sono infatti accontentati di proporre un semplice sequel, ma hanno voluto approfondire la cosa per far evolvere la saga sotto ogni punto di vista.

Novità da portatile

Subito scesi nel primo livello, si può constatare come il sistema di controllo sia rimasto invariato dal predecessore. Chi non avesse giocato a Rayman Origins non rimarrà comunque spiazzato, data l’estrema precisione e perfezione con cui il sistema di controllo interfaccia gli utenti al gameplay. Tutto questo è reso possibile da un level design che prende quanto di molto buono già fatto in precedenza e vi ci aggiunge nuove geniali soluzioni. Queste si possono suddividere in due gruppi: il primo richiama i livelli diRayman Origins in cui rincorrevamo il forziere il più velocemente possibile evitando gli innumerevoli ostacoli dello stage. Qui in Rayman Legends il tutto avviene con una base musicale che si fonde con lo scenario, scandendo benissimo il ritmo di Rayman. I colpi indirizzati ai nemici, i salti e le esplosioni sono infatti coordinati con la canzone scelta e senza ombra di dubbio conferiscono al livello una certa frenesia da non sottovalutare. Pur essendo relativamente corti, questi livelli invogliano il giocatore a rigiocarli più e più volte, nonostante i collezionabili degli stessi, e quindi il livello di rigiocabilità, sia scarso. Si rigiocano semplicemente perché sono più divertenti degli altri, nessun motivo in più.
Il secondo gruppo di novità è invece formato da livelli completamente nuovi che sfruttano a dovere le potenzialità della portatile di casa Sony. Qui abbandoneremo le vesti di Rayman per metterci nei panni di Murfy, una rana volante che dovrà liberare la strada dalle numerose insidie che bloccano il passaggio all’avatar controllato dalla cpu. In questo caso il nostro ruolo non sarà quindi quello di saltare, uccidere o seguire percorsi tortuosi. Dovremo invece spostare oggetti o fare il solletico a forzuti nemici tramite il touchscreen, oppure ruotare lo scenario con il movimento della console per aprire varchi o evitare pericoli. Durante queste sessioni potremo dunque dimenticarci dei tasti e concentrarci sulle possibilità offerte da PS VITA. Ma non preoccupatevi: questo genere di livello si alterna molto bene a quelli classici e risultano un buon toccasana per la varietà del gameplay. L’unica pecca che possiamo annotare per queste ultime risiede nella non perfetta precisione del giroscopio della console che alle volte potrebbe portare a maldestri e involuti spostamenti dell’avatar. Tuttavia i numerosi checkpoint sparsi qua e là per i livelli cercano di metterci una pezza sopra.

Meglio soli che mal accompagnati

Se da un lato la versione PS VITA può godere di interessanti soluzioni a livello di gameplay, dall’altro, e nello specifico nel multiplayer, pecca notevolmente rispetto alle altre edizioni. La cooperatività si limita infatti a soli due giocatori che dovranno risiedere nella stessa stanza. Divertimento comunque garantito, certo, ma con una differenza non ignorabile rispetto a PS3 e Xbox360. Si è cercato comunque di colmare in qualche modo il gap inserendovi delle sfide settimanali: a cadenza regolare gli sviluppatori proporranno vari obiettivi (raccogliere più punti possibili, completare il livello nel minor tempo e via dicendo) e i risultati verranno inseriti in un’apposita graduatoria che determinerà il tipo di ricompensa. Complice l’ottimo level design, come già detto saremo sempre più invogliati a voler migliorare il nostro risultato per vedere il proprionickname salire su per la classifica.
Insomma, a livello di gameplay c’è ben poco da rimproverare: tralasciando il fattore multiplayer, la longevità di Rayman Legends è molto alta. Oltre ai vari livelli, che come abbiamo visto godono di importanti novità, ritroveremo inoltre 40 stage ripresi da Origins riadattati graficamente. E giocarli tutti, insieme ai tanti già proposti daLegends, e ancora rigiocarli per recuperare tutti i Teensies ci porterà via parecchio tempo.
Inutile poi dilungarsi troppo sul comparto tecnico semplicemente splendido sullo schermo OLED e con tracce ed effetti sonori che ben si sposano con lo stile cartoon e colorato di Rayman Legends.

Prenderlo o non prenderlo?

Ubisoft è riuscita a migliorare con classe il già ottimo Rayman Legends proponendo un titolo con un grande carattere da portatile che non solo si può considerare come uno dei miglior platform degli ultimi anni, ma anche come uno dei migliori titoli disponibili per la portatile di casa Sony. Le novità introdotte sono molte, troveremo dei livelli inediti pensati appositamente per sfruttare le potenzialità hardware della console e, nonostante pecchi nel multiplayer, tutto ciò che circonda il gameplay relega questo fattore come poco importante ai fini dell’esperienza. 
In definitiva se avete una VITA e non disdegnate il genere, Rayman Origins è assolutamente un titolo che non può mancare nella vostra collezione. Tuttavia se siete già in possesso della versione casalinga, probabilmente il titolo, a parte per la sua grande portabilità, avrà poche carte per convincervi al secondo acquisto.