Recensioni

Recensione Raw Data

di: Simone Cantini

Neo Shinjuku, anno 2271. C’è qualcosa di losco dietro la rassicurante facciata della Eden Corporation, compagnia che sembra sempre più tenere ben salde in mano le redini economiche e sociali del mondo. Eppure, nonostante faccia oramai parte della quotidianità della razza umana, c’è chi ancora non riesce a fidarsi di questa apparente benevolenza e decide di infiltrare un proprio agente all’interno della sede della corporazione, allo scopo di hackerarne i sistemi informatici e recuperare prove tangibili dei suoi loschi traffici. Neo Shinjuku, anno 2271: benvenuti nel mondo di Raw Data!

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Esperienza personalizzabile

Al netto della caratterizzazione ben riuscita ed esaustiva dell’universo di gioco, che è possibile gustare anche in maniera trasversale attraverso il reale sito della Eden Corporation (http://www.edencorp.tokyo/), quello che colpisce in senso più che positivo di Raw Data è il suo gameplay. Il tutto è articolato lungo 10 differenti stage, ovviamente caratterizzati da una difficoltà e da una complessità costruttiva crescente, in cui dovremo resistere ad alcune ondate di cyborg. Una sorta di arena shooter dall’alta rigiocabilità, vuoi per la presenza di numerosi collezionabili nascosti all’interno dei vari ambienti, vuoi per i differenti livelli di difficoltà (con relative classifiche online) tra cui scegliere e, soprattutto, per la presenza di quattro personaggi giocabili dalle caratteristiche ben distinte. Ognuno di essi sarà dotato della propria peculiare arma e di alcune abilità uniche che andremo a sbloccare man mano che procederemo lungo la campagna: avremo un pistolero veloce ma dalla potenza di fuoco ridotta, una letale guerriera robot armata di spada, il classico tank munito di shotgun lanciagranate ed infine un arciere. Le differenze, Move alla mano, sono estremamente marcate e in grado di rendere i match ben differenziati tra di loro, così da aumentare in maniera sensibile, come già detto, il tasso di rigiocabilità. Ad accrescere la complessità generale di Raw Data, già ben corposa nelle sole fasi shooter, intervengono anche alcuni elementi cari ai tower defence, dato che da un certo punto in poi saremo in grado di costruire delle postazioni di fuoco automatiche che, oltre a supportarci nei vari scontri, dovremo provvedere a riparare investendo i chip guadagnati tra un’ondata di avversari e l’altra. A ciò si aggiunge la presenza di un nucleo informatico da presidiare, pena un prematuro e sgradevole game over. A chiudere il cerchio delle attività ludiche di Raw Data ci pensano un corposo tutorial interattivo, utile per acquistare la necessaria dimestichezza con ognuno dei quattro personaggi giocabili, ed una sorta di training room in cui troveremo ad aspettarci alcune missioni di allenamento. La carne al fuoco è indubbiamente tanta e proprio per questo, anche in virtù della particolare tipologia di gioco a cui Raw Data appartiene, potrebbe sembrare assai azzardata la scelta di delegare le funzioni di controllo ad una coppia di Move. Ebbene, dopo ore passate a divertirmi e sudare (è assai consigliabile giocare in piedi, visto che ci si muove parecchio!), non posso che togliermi il cappello al cospetto dello schema di comandi escogitato da Survios, il quale è risultato estremamente personalizzabile e adattabile ad ogni preferenza: sia che scelga di optare per il teletrasporto, il movimento libero, la rotazione legata ai vari pulsanti o allo spostamento della testa, muoversi all’interno degli ambienti di gioco è risultato in ogni caso estremamente intuitivo e rapido, il tutto senza che venga minimamente intaccata la qualità architettonica degli stage. Dopo i primi e ben più lineari ambienti, utili a familiarizzare con le meccaniche di gioco, Raw Data si apre difatti a zone ben più ariose e stratificate, ricche di dislivelli e sezioni in grado di aumentare i tatticismi e la tipologia degli scontri a fuoco. Interessanti e ben caratterizzati, simili in parte agli automi visti in I, Robot, gli androidi che andremo ad affrontare e di cui dovremo schivare fisicamente i proiettili in alcuni frangenti, oltre a poterli realmente prendere a pugni qualora esaurissimo le munizioni in una situazione un po’ troppo ravvicinata.

Non parlarmi, non ti sento

La scelta di ambientare il tutto all’interno di zone circoscritte, per quanto ampie, è servita a superare in parte i limiti computazionali del PlayStation VR, così da poter permettere al team di presentare al giocatore un colpo d’occhio decisamente accattivante. Pur al netto del consueto e marcato aliasing (su PS4 standard), la resa poligonale è tutt’altro che disprezzabile, grazie anche ad una cura per i particolari decisamente sopra la media, anche in virtù del fatto che stiamo pur sempre parlando di una produzione indipendente. Ottima anche la caratterizzazione dei citati avversari, così come quella dei quattro personaggi giocabili, mentre duole assai constatare l’assenza della localizzazione in italiano che, complice una mole non indifferente di testi e audio, rende talvolta difficoltoso ai non anglofoni seguire lo svolgimento della trama. Nessuna lamentela, invece, per quanto concerne la longevità complessiva della produzione, che nonostante un prezzo un po’ più elevato della media riesce a garantire un cospicuo tasso di rigiocabilità grazie alle feature citate in precedenza.

Visto il successo ottenuto su Steam solo un anno fa, risultava davvero difficile rimanere sopresi da Raw Data nella sua incarnazione per PlayStation VR. La produzione Survios, difatti, si configura come uno dei titoli più interessanti e riusciti della ludoteca rivolta al visore Sony, grazie ad un gameplay frenetico e divertente a cui si abbina una longevità di tutto rispetto. Piacevolissimo da vedere, ma ancor più da giocare, Raw Data è di sicuro un titolo imperdibile per tutti gli amanti della realtà virtuale ospitata su PS4, grazie al suo gameplay affatto banale e blando, in grado di intrattenere per un cospicuo numero di ore.