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Recensione Portal Knights

di: Gianmarco Forcella

Portal Knights approda su PlayStation 4 ed Xbox One: il nostro Gianmarco ‘St Jimmy’ Forcella è partito quindi all’avventura in questo sandbox creato da Keen Games per capire cosa si cela dietro a questo titolo.

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Un mondo frantumato

In Portal Knights non è presente una vera e propria trama che guida il giocatore ma solo un qualcosa di “contorno”: il mondo dimora da tanti anni nel caos, è stato spezzato in più terre ed è nostro compito cercare di riportare la pace.

Prima di immergersi però nel mondo di Portal Knights si dovrà passare tramite un editor del personaggio abbastanza completo e scegliere in cosa specializzare il proprio alter ego: se nell’arte della spada, nell’arco o nella magia.

Passata questa fase, si è pronti per iniziare il proprio viaggio attraverso una serie di mondi “sandbox” 3D (in singolo, co-op locale o online), che vengono generati casualmente dal gioco. L’obiettivo, una volta arrivati in uno di questi mondi, è quello di costruire un portale che vi possa portare ad un’altra area di gioco ma farlo non è semplice: bisogna prima infatti uccidere un po’ di mostri per ottenere i materiali per costruire il tutto. I portali non sono però l’unica cosa che si può costruire: tramite l’oggetto “Banco di Lavoro” è possibile creare oggetti di vario tipo, da quelli curativi a quelli da equipaggiarsi per le battaglie fino ad arrivare ai blocchi per costruire una propria casa.

La peculiarità di Portal Knights risiede però nella sua componente da RPG: uccidendo i nemici, sarà difatti possibile guadagnare esperienza per far salire di livello il proprio personaggio. Ad ogni progressione, si otterranno dei punti che si potranno ridistribuire nei parametri vitali del proprio alter ego per potenziarlo e, occasionalmente, sarà possibile ottenere delle skill a scelta.

Tecnicismi

Dal punto di vista grafico, Portal Knights non eccelle e non fa sicuramente massimo uso delle potenzialità delle console dell’attuale generazione, portando però un livello grafico discreto.

Nota negativa invece per quanto riguarda la colonna sonora, che non lascia nulla nell’animo del giocatore e, spesso, sparisce completamente per lasciar spazio ai soli BGM.

Conclusioni

Nel complesso Portal Knights regala una buona esperienza di gioco e diversa rispetto ad altri sandbox game già in commercio (come Minecraft) ma, a nostro parere, fallisce soprattutto nella difficoltà di gioco: oltre a non essere presente un sistema per difendersi, i nemici tolgono molta vita se colpiscono il proprio alter ego, rendendo quindi le sessioni di gioco molto strategiche e complicate.

Se a ciò ci si aggiunge anche il problema citato precedentemente della colonna sonora, si fa del gioco di Keen Games un’occasione perduta.