Recensioni

Recensione Picross S

di: Marco Licandro

Picross S è il titolo di una serie capostipite del genere, giunta su Nintendo dai tempi del DS, e continuata in aggiornamenti interessanti e coinvolgenti come fu Picross 3D.

Seguendo la tradizione, i giocatori (sì, più di uno) potranno cimentarsi in vari puzzle chiamati appunto Picross, e collaborare o sfidarsi nel risolverli dando il maggior contributo possibile alla soluzione.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Ma cos’è Picross? E come si gioca?

Picross è una tipologia di puzzle che ha a che fare delle caselle e dei numeri, simile a quanto potrebbe esserlo un cruciverba o un Sudoku. Lo scopo del Picross è quello di rivelare una figura pixelllosa nascosta all’interno, colorando gli spazi appositi e lasciando bianchi tutti gli altri. Per farlo avremo a disposizione degli indizi composti da soli numeri, i quali ci indicheranno quante caselle dovranno essere colorate all’interno di quella particolare riga o colonna.

La curva di apprendimento

Il Picross non è estremamente intuitivo. Ognuno di noi ha una sua curva di apprendimento diversa, e necessiterà più partite per capirlo a pieno. Per questo motivo, questa versione per Switch è studiata più per chi vuole imparare e rilassarsi, venendo a mancare le penalità ed il game over che caratterizzavano invece le versioni per Nintendo DS. Potremo infatti sbagliare quante volte serviranno affinché capiremo il meccanismo, con la sola eccezione di un livello per schermata che non ci darà invece nessun avviso in caso di errore, lasciandoci cuocere nel nostro brodo.

Mirato più ad esperti che a principianti

Il tutorial sarà infatti estremamente diverso rispetto ai precedenti, i quali erano interattivi e ben spiegati durante i vari puzzle. Nel caso della versione per Nintendo Switch avremo infatti una sezione apposita per il tutorial, composto prevalentemente da testo ed esempi testuali con qualche gif animata, ma nessun tipo di interazione. Oltre a questo anche dei tips per aiutarci in alcune situazioni ostiche. Anche i puzzle saranno pochi ad avere dei semplici 5×5, andando quasi immediatamente nei 10×10 e via ad ingrandirsi.

Il fascino intrinseco

Picross S è dotato di un fascino tutto suo, in parte per via delle immagini pixellose da scoprire he faranno impazzire il target di entusiasti e nostalgici, ma anche per la componente logica che lo rende un puzzle rilassante ma impegnativo, adatto per chi ha tempo per essere sfidato a colpi di intelletto. Uno tira l’altro, e non è mai abbastanza. Grazie alla condivisione dei Joy-Con sarà possibile giocare in due ad ogni Picross disponibile, ognuno con il proprio controller, riempiendo gli spazi in blu e rosso a seconda del giocatore, ed infine tenendo traccia del numero di caselle riempite da ognuno, rendendo finalmente il gioco accessibile ed un ottimo intrattenimento anche per la famiglia, dove ognuno può guardare la tv dando consigli sulla partita.