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Recensione Nano Assault Neo

Shin’en Inc è una compagnia tedesca che ha lavorato fin dal 1999 a stretto contatto con Nintendo sviluppando i suoi titoli su qualsiasi piattaforma prodotta dalla casa di Tokyo, a partire dal Gameboy Color fino alle ultime arrivate, 3DS e WiiU.
Una delle serie della compagnia che più ha colpito è stata Nanostray, sparatutto a scorrimento verticale che conta di 2 capitoli su DS. Nano Assault, uscito su 3DS nel 2011 (anche se mai arrivato in Europa fino ad oggi), rappresenta un sequel spirituale della serie e abbandona la struttura side-scroller per abbracciare invece il genere twin stick shooter: l’azione si sposta dai cieli all’interno di un corpo non ben definito e i boschi lasciano spazio a cellule e batteri piuttosto combattivi.
Nano Assault Neo è il sequel in alta definizione, disponibile dal 30 Novembre 2012 sull’eShop Wii U.

di: Andrea "Macchiaiolo" Barbara

Shin’en Inc è una compagnia tedesca che ha lavorato fin dal 1999 a stretto contatto con Nintendo sviluppando i suoi titoli su qualsiasi piattaforma prodotta dalla casa di Tokyo, a partire dal Gameboy Color fino alle ultime arrivate, 3DS e WiiU.
Una delle serie della compagnia che più ha colpito è stata Nanostray, sparatutto a scorrimento verticale che conta di 2 capitoli su DS. Nano Assault, uscito su 3DS nel 2011 (anche se mai arrivato in Europa fino ad oggi), rappresenta un sequel spirituale della serie e abbandona la struttura side-scroller per abbracciare invece il genere twin stick shooter: l’azione si sposta dai cieli all’interno di un corpo non ben definito e i boschi lasciano spazio a cellule e batteri piuttosto combattivi.
Nano Assault Neo è il sequel in alta definizione, disponibile dal 30 Novembre 2012 sull’eShop Wii U.

Belli fuori puliti dentro

A bordo di una navicella miniaturizzata, il giocatore si trova a combattere per la vita, contro sciami di batteri (i Nanostray) che infestano una grande cellula che fa da mondo di gioco, l’azione avviene a 360 gradi e il movimento si propaga per tutta la superficie esterna della cellula.
L’aspetto che colpisce il giocatore fin dai primi istanti è una cura grafica decisamente dettagliata : le cellule hanno un aspetto umido e organico e il tripudio di colori ed effetti luce che si scatena ad ogni esplosione o colpo sparato solletica lo spirito lasciando lo spettatore con un sorriso ebete di godimento.
I nemici rappresentati da sciami di batteri o microrganismi di varia natura sono come da tradizione del genere divisi in categorie di forza, si passa dalla carne da macello che si basa sul numero a quelli più resistenti e capaci di rispondere al fuoco.
Scopo del giocatore, oltre a rimanere in vita, è eliminare la minaccia batterica dalla cellula così da aprire una via di fuga, con tanto di countdown finale prima che la porta si chiuda.
Ognuno dei 16 mondi è caratterizzato a fondo e si differenzia notevolmente sia per l’aspetto grafico che per la forma, ma soprattutto per la fauna.
Il passaggio tra un ambiente di gioco e l’altro avviene tramite un tunnel organico che sposta l’inquadratura dietro la navicella: con una velocità crescente, questo livello bonus è stupendo da vedere e un’ottima occasione per accumulare punti e monete da spendere in potenziamenti.

Una puntura e passa tutto

Il passaggio tra un mondo e l’altro permette l’acquisto di armi o accessori per aumentare la propria potenza di fuoco, spendendo il denaro accumulato durante la partita, nell’equipaggiamento avrete a disposizione scudi energetici, nuove tipologie di sparo, mine, vite extra e droni volanti. Questi ultimi possono essere riposizionati tramite il touch del Gamepad intorno alla navicella, questo può bilanciare meglio le bocche di fuoco in modo da proteggere maggiormente il lato selezionato.
Dove però Nano Assault Neo offre il fianco è nella molto limitata longevità dell’esperienza di gioco.
Se da una parte abbiamo un sistema di gioco impeccabile, basato sul collaudatissimo twin stick, ossia un analogico per muoversi e l’altro per indirizzare il fuoco a 360°, una componente grafica di altissimo livello e musiche elettroniche che aiutano ad aumentare la frenesia, dall’altra abbiamo la breve durata dell’episodio: tutto si esaurisce in massimo tre ore . Il genere non ci ha certo abituati a longevità più alte, ma sicuramente qualcosa in questo senso poteva essere fatto.
A poco servono i piacevoli extra aggiunti, come la possibilità di giocare sul Gamepad Wii U l’intera partita, o il multiplayer locale, o la possibilità di rigiocare le missioni per accumulare punti e scalare le classifiche mondiali. Il tasso di rigiocabilità è legato a doppio filo alla tipologia di giocatore in cui rientrate: se siete tra quei giocatori di vecchia data che passavano i pomeriggi davanti ai cabinati per poter scrivere il vostro nome a tre lettere nella classifica che compariva a fine partita, siete nel posto giusto.
Il costo del gioco rappresenta un ulteriore ostacolo per la scalata nella classifica dei must-buy: con un prezzo di lancio di 7.99€ (soggetto comunque a varie offerte anche in questi giorni), potrebbe allontanare i potenziali giocatori a fronte di una longevità potenzialmente troppo scarsa.