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Recensione N++

di: Federico Lelli

Correva il lontano 2004 e, prima dello sviluppo su mobile, l’indie gaming aveva come mezzo principale il browser e Adobe Flash come engine. Il primo capitolo di N nasce proprio in queste condizioni ed è un piccolo gioiellino di platforming e cattiveria; grazie ai consensi N+, la versione riveduta e corretta, approda sulle console dell’epoca come live arcade e arriviamo così ai nostri giorni. Con l’uscita di N++ Metanet Software riprende il titolo e lo riscrive da capo, portandolo su Xbox One e Playstation 4.

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Ninja++

Non c’è nessuna storia all’interno di N++, le uniche cose che dobbiamo sapere è che siamo dei Ninja con riflessi e abilità fuori dal normale e che non possiamo vivere per più di 90 secondi a meno che non ci impegniamo a prendere le monete sparse per ogni livello, che aumenteranno il tempo a nostra disposizione. Ogni livello ha una sola uscita, che spesso va aperta tramite uno switch e per essere raggiunta richiede il superamento di mille insidie. Tutto il resto è puro gameplay, fatica e sudore.

Una volta che abbiamo preso confidenza con i controlli basilari del platform, la croce per muoversi e un tasto per saltare, capiamo che abbiamo tra le mani un sistema che ci punisce solo per i nostri errori, che saranno sempre numerosi. La fisica di N++ (come anche quella dei suoi predecessori) è particolare rispetto agli altri titoli simili e usa delle forze d’inerzia che richiedono spazi di manovra anche molto ampi, pensate a Mario quando cammina e si muove sul ghiaccio, che, in accoppiata con l’estrema precisione richiesta dal titolo, causeranno spesso la dipartita del giocatore.

Allo stesso modo però sono queste stesse forze della fisica a permetterci di andare avanti nei mille e più livelli grazie alla possibilità di sfruttare la nostra velocità per effettuare salti più lunghi, walljump multipli e scivolate controllate sui muri. Una lunga serie di ostacoli, come mine, missili teleguidati e sonde di vario tipo, saranno posizionati nelle schermate per complicarci la vita ulteriormente.

Il numero enorme di livelli, tutti confezionati a mano, è stato raggiunto anche recuperando contenuti dai vecchi capitoli, la presenza di un editor interno permette inoltre di poter creare e scaricare sempre nuove sfide rendendo il gioco potenzialmente infinito. Curiosa anche la possibilità di giocare i livelli anche in coop (purtroppo solo locale) fino a quattro persone, con mondi dedicati. Le sfide possono essere facili, difficili o impossibili, preparate comunque un calendario con i santi da chiamare a raccolta, perché ne avrete bisogno.

Con uno stile minimalista e privo di fronzoli N++ non impressiona certo per gli effetti grafici, il design è comunque curato e, cosa di non poco conto, sempre chiaro anche nelle situazioni più concitate. Le musiche elettroniche a corredo aumentano l’immersività e la tensione della sfida.

In programmazione il simbolo “più” serve ad iterare una variabile e N++ fa proprio questo alla serie: il gameplay base, praticamente intoccato fino dal primo capitolo, è arricchito di una lunga serie di contenuti (con l’unica eccezione del multiplayer online, presente in N+ e stranamente assente ora) e vi offrirà sicuramente una sfida all’altezza. Con N++ si urla, si smoccola e si lanciano i joypad, ma la soddisfazione quando finirete quel livello dove siete stati per più di mezz’ora sarà irraggiungibile.