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Recensione Mini-Mech Mayhem

di: Simone Cantini

Il mondo dei tabletop games sembra sposarsi alla perfezione con il quello della realtà virtuale, come dimostrano alcuni degli ultimi titoli usciti per PlayStation VR (non posso non ricordare il riuscitissimo Table of Tales). Ed i ragazzi di FuturLab, team indipendente inglese responsabile di perle del calibro di Velocity 2X, sembrano pronti a dimostrare quanto appena detto grazie alla loro ultima fatica, Mini-Mech Mayhem.

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Il prezzo delle azioni

In Mini-Mech Mayhem ci ritroveremo a controllare un piccolo robot, che darà battaglia ad altri tre avversari all’interno di un tabellone suddiviso in quadrati. Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere per primi 3 gettoni vittoria, che potremo conquistare distruggendo uno dei bot nemici, oppure terminando la manche di gioco sulla casella in cui una di queste medaglie dorate comparirà. Semplice a dirsi, ma ben più complesso da realizzare. Durante ogni manche di gioco dovremo pianificare le mosse del nostro piccolo amico, che avrà a disposizione 3 distinte fasi: potremo scegliere se muoverci in una qualsiasi direzione, per quanti spazi vorremo, oppure aprire il fuoco contro i nemici. Qualunque sia l’azione scelta dovremo tenere a mente il costo della stessa, dato che la risoluzione delle varie mosse darà la precedenza a quelle dal valore minore. Il movimento sarà più lento da eseguire quanti più saranno gli spazi che avremo deciso di percorrere, così come le fasi di fuoco avranno costi differenti a seconda della parte del corpo che avremo preso di mira, ognuna delle quali darà origine ad effetti differenti, che avranno un ruolo cruciale nell’economia delle varie strategie. A seconda del bersaglio, difatti, potremo diminuire l’energia del nemico, farlo indietreggiare, ruotarlo sul posto (così da modificare eventuali spostamenti pianificati), oppure variare l’eventuale linea di tiro impostata. A movimentare ulteriormente le cose, inoltre, ci pensano anche alcune carte speciali, vere e proprie interruzioni in grado di ostacolare ancor di più gli avversari: ecco che potremo inceppare l’arma nemica, limitare i movimenti, spingere i mech e molto altro ancora, visto l’elevato numero di opzioni che i ragazzi di FuturLab hanno previsto. Ovviamente non potremo però abusare di questi poteri, dato che per poter attivare la carta dovremo avere sufficiente energia a disposizione, che potremo recuperare sul campo di gioco (colpendo o passando sopra alcune sfere), oppure ottenere all’inizio di ogni round: inutile sottolineare come i bonus più potenti richiedano una carica maggiore. Questa imprevedibilità di fondo, derivante dal non poter effettivamente sapere se, quando e come le nostre azioni avranno luogo, rende le partite di Mini-Mech Mayhem più simili a sfide di intuito che ad un vero e proprio strategico, situazione che se per certi versi può essere un vantaggio in quanto lascia i giochi sempre molto aperti, potrebbe far storcere la bocca agli strateghi più esigenti. Un ulteriore difetto che è possibile imputare al lavoro di FuturLab è relativo all’assenza di qualsiasi variante alla formula, sia essa estetica (avremo un solo stage a disposizione) o ludica. Inanellare partite, siano esse contro l’IA che in compagnia di avversari online, avrà il solo scopo di aumentare il nostro livello giocatore, che ci permetterà di ottenere nuove personalizzazioni estetiche per il piccolo robot, oltre che emoticon per il nostro alter ego digitale, che potremo sfruttare per comunicare visivamente durante i match.

Anche l’occhio vuole la sua parte

La natura statica di Mini-Mech Mayhem ha l’indubbio vantaggio di aver permesso di curare in modo marcato l’estetica generale, così da restituire alla vista una scena estremamente dettagliata e pulita. Il quadro grafico generale, difatti, è veramente delizioso e colorato, con i piccoli mech caratterizzati alla perfezione in tutte le loro varianti, al punto da reggere a testa alta il confronto con i Bot di casa Sony. Un plauso, inoltre, va tributato all’interfaccia utente ottimizzata in modo impeccabile, così da rendere intuitiva ed immediata ogni nostra azione. Ottimo anche il corposo tutorial, indispensabile per poter prendere confidenza con il titolo, ma che non si limita al semplice compitino, rendendo il tutto molto più divertente per mezzo di alcune sfide presenti al suo interno. Insomma, è innegabile come Mini-Mech Mayhem sia stato confezionato con estrema cura, senza lasciare niente al caso.

Strategico ma senza esagerare, Mini-Mech Mayhem rappresenta una interessante new entry per la ludoteca di PlayStation VR, pur se caratterizzata da luci ed ombre. Ad un gameplay interessante ed accessibile, per quanto sufficientemente stratificato, si contrappone una marcata aleatorietà, che finisce con lo stridere in modo evidente con la sua natura fondamentalmente strategica, e potrebbe indispettire i più intransigenti. Se non siete dei rigidi puristi, però, la produzione FuturLab potrebbe rappresentare una piacevolissima sorpresa, grazie anche ad un comparto visivo veramente delizioso, in cui nulla sembra lasciato al caso.