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Recensione Mechstermination Force

di: Donato Marchisiello

Per chi frequenta i meandri chiaroscuri dell’industria ludica, l’assunto che gli shooter siano i dominatori del mercato non dovrebbe esser cosa totalmente nuova o incredibile. Nonostante oggi sia indirettamente richiesto ai titoli del settore di avere un certo spessore narrativo, nella preistoria dei videogames agli shooter era richiesto semplicemente d’esser se stessi: giochi frenetici in cui dover sparare a tutto ciò che si muove, senza ripensamenti. Il tempo, insomma, di Contra, Metal Slug, Sunset Riders ecc, dove oltre ad un torrente di munizioni, i player dovevano confrontarsi anche con alcune meccaniche tipiche dei platform. Mechstermination Force, direttamente dagli sviluppatori del divertente Gunman Clive, rientra meccanicamente ed esteticamente in questo genere ma….ne sarà “degno”? Scopriamolo assieme!

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Mechstermination Force è uno sparatutto a scorrimento orizzontale, il quale come da tradizione del settore, mescolerà elementi shooting a meccaniche più tipicamente vicine ai platform. Com’è lecito attendersi da rappresentanti del genere, anche se non è esattamente un dogma, la narrativa sarà piuttosto stringata e scontata: dei giganteschi robot dalle cattive intenzioni hanno invaso la terra e (incredibile!) saremo proprio noi i fortunati a dover debellare la minaccia. Nonostante una certa ironia di sfondo alle vicende narrate (basta vedere con che velocità e in che modo ci assumeremo l’onere dell’ingrato compito): in sostanza, l’intero gameplay del gioco consisterà in una sequela abbastanza estesa di boss fight contro i succitati giganti d’acciaio, senza che ci sia un minimo sfondo narrativo alle vicende. E’ naturale che un piccolo sforzo in più per dettagliare anche in modo stupidamente ironico i vari combattimenti, sarebbe stato una chicca di notevole impatto e avrebbe distinto il gioco dalla marea di titoli “mono-dimensionali” del settore.

All’inizio saremo chiamati a scegliere fra quattro eroi, i quali si differenzieranno praticamente solo da un punto di vista estetico. Il gioco avrà dalla sua un ricco arsenali di armi, che potremo acquistare ottenendo moneta sonante dall’eliminazione dei nemici, oltre che tutta una serie di interessanti gadget che saranno progressivamente sbloccati nel corso del gioco. I controlli del titolo saranno piuttosto classici per il settore, con la levetta di sinistra che fungerà da orientamento generale sia per i movimenti che per la linea di fuoco. Per quanto concerne i nostri pericolosi nemici, essi si distingueranno per forme, dimensioni e capacità combattive, offrendo progressivamente una sfida via via più difficile ed impegnativa.

Ogni boss sarà costituito da una serie di sezioni che, una volta danneggiate a sufficienza con la giusta arma, esploderanno rivelando punti deboli oppure, al contrario, serviranno per impacciarne i movimenti. E’ da sottolineare, in linea di massima, il buon lavoro espletato dagli sviluppatori nel rendere abbastanza vario lo skill set dei differenti boss, i quali potrano mutar forma, dimensioni e, com’è logico attendersi, abilità offensive. Ogni scontro sarà una storia a se ed i boss offriranno un livello di sfida piuttosto impegnativo, oltre che imporre degli scontri piuttosto dinamici e frenetici. E’ bene sottolineare che avremo facoltà di affrontare tutte le sfide proposte dal gioco in cooperativo locale, feature inserita piuttosto bene sia a livello tecnico che meramente estetico.

Restando in tema di “cuore e occhio”, Mechstermination Force è una produzione di buon livello, curata e artisticamente valida. Il gioco scorre fluido senza incertezze di nessun tipo, offrendo quindi un’esperienza di gioco pregevole e dinamicamente divertente. Anche da un punto di vista più strettamente visual, il titolo offrirà un estetica di sicuro impatto grazie ad un’azzeccata scelta di colori, scenari costituiti in parte da sfondi disegnati ed in parte da oggetti in 3D, unitamente ad un’estetica generale dei nemici qualitativamente valida anche se non particolarmente originale a livello concettuale. Infatti, a tal proposito, un pizzico di fantasia in più nel design estetico dei nemici, avrebbe sicuramente fatto un ulteriore salto di qualità ad una produzione comunque eccellente, i quali si attestano comunque ad un buon livello generale seppur probabilmente troppo “condizionati” dalla cultura ludica/fumettistica correllata ai giganti d’acciaio.

Mechstermination Force non sarà però un unicum di positività, soffrendo di qualche piccolo problema di input/output a video. Infatti, sia il salto che l’attacco fisico, il quale servirà per danneggiare specifiche parti dei boss, saranno eseguiti con delle animazioni un po’ “ambigue” e non perfettamente allineate con la pressione dei tasti. Nonostante il problema non sia poi così arduo da superare o eccessivamente penalizzante, saltare all’inizio sarà un po’ complicato e ci darà qualche grattacapo. Per quanto concerne il sonoro, il comparto sarà qualitativamente sufficiente anche se un po’ povero quantitativamente, divenendo  velocemente piuttosto ripetitivo a causa di un esiguo numero di tracce disponibili.

Mechstermination Force è un titolo molto interessante, piuttosto longevo e che offrirà combattimenti frenetici e divertenti. Con un minimo di lavoro in più a livello di storyline ed un design dei nemici un po’ più originale, avremmo fra le mani un “meta-titolo”, capace quindi di divenire parte integrante della cultura pop che circonda i videogames. Nonostante ciò, il titolo resta una produzione eccellente ad un prezzo davvero contenuto.