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Recensione Lumines Remastered

di: Simone Cantini

Il nome di Tetsuya Mizuguchi rimarrà per sempre legato a quel capolavoro senza tempo che risponde al nome di Rez, ma se perdiamo qualche istante a spulciare il curriculum del designer nipponico, sarà impossibile non sorridere non appena un altro, familiare, nome ci comparirà davanti agli occhi: sì, perché è davvero difficile non aver mai incrociato il pad con quel curioso puzzle game a base di cubi e musica, che è pronto ad infiammare nuovamente le nostre console con il nome Lumines Remastered.

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Felicità al quadrato

Disponibile a partire dal 26 giugno, nelle versioni PS4, Xbox One e Switch (dove lo abbiamo testato), Lumines Remastered si presenta come una sorta di ritmatissimo riassunto della pluriennale storia del brand, scegliendo di proporre un riuscito mix di alcune delle modalità che ne hanno caratterizzato i vari episodi. Ovviamente senza rinunciare al consueto e rodato gameplay, che ci vedrà impegnati a sfruttare dei blocchi, suddivisi in quattro settori colorati, che dovremo accoppiare nel tentativo di formare figure geometriche che hanno il quadrato come elemento base. Il tutto cercando di andare a tempo di musica, così da massimizzare il nostro punteggio. Il meccanismo, che non può fare a meno di richiamare alla mente l’immortale Tetris, è davvero semplicissimo da metabolizzare e rischia, complice anche la consueta soundtrack accattivante, di tramutarsi in una vera e propria droga digitale. Una volta presa confidenza con il gameplay, sarà possibile cimentarsi in svariate modalità di gioco, come già detto riprese dalle vecchie iterazioni del brand: si parte dalla classica run che ci vedrà impegnati a superare le skin contenute nel gioco (più alcune varianti che spaziano dall’endless alla rotazione casuale di quelle ottenute), passando per playlist personalizzata, attacco a tempo, puzzle (dovremo riprodurre alcune figure), 50 differenti missioni, una serie di sfide contro la CPU, fino ad arrivare alla classica modalità a due giocatori, purtroppo disponibile solo in locale (l’online è limitato alle classifiche). Pur se tutte, per ovvie ragioni, ricalcano inevitabilmente il medesimo schema di fondo, l’offerta proposta da Lumines Remastered è comunque succosa, oltre che in grado di garantire ore ed ore di divertimento a chiunque scelga di approcciarsi alla creatura firmata Resonair. L’unica novità degna di nota di questa revisione del titolo, anche se per certi aspetti marginale, è da ritrovare nel rivisto sistema di feedback tattile garantito, dotato di numerosi settaggi che, grazie alla possibilità di sfruttare coppie aggiuntive di controller, riesce ad aumentare il coinvolgimento fisico generale dell’utente. Come detto si tratta di una feature sicuramente secondaria, ma dall’effetto invero interessante.

Per occhi ed orecchie

Anche sul versante puramente tecnico Lumines Remastered non ha subito stravolgimenti significativi, limitandosi a potenziare l’output di uscita fino a raggiungere i 4K (ovviamente sulle macchine in grado di supportare tale risoluzione). Questo, comunque, non significa che il quadro complessivo sia desueto, anzi, la maggiore pulizia dell’immagine finisce con l’amplificare quanto di buono ha in serbo per noi il design fortemente psichedelico che caratterizza la produzione. La parte del leone, comunque, spetta ovviamente alla soundtrack che, pur presentando una selezione parziale di quanto ascoltato nel corso degli anni, non mancherà di lasciare soddisfatte le orecchie dei giocatori.

E alla fine niente è cambiato davvero, ma almeno per una (rarissima) volta l’immobilismo creativo non può certo essere visto come un male. Lumines Remastered, difatti, scegliendo la strada del corposo riassunto, è riuscito nell’intento di confermarsi ancora una volta quel titolo in grado di farmi trascorrere, come nel caso della versione PS Vita, ore ed ore di ritmato divertimento. Se amate il brand, di sicuro non vi dispiacerà rimettervi all’opera nel tentativo di inanellare quanti più quadrati possibili, ma anche se siete novizi di questa intrigante serie, la produzione realizzata dai ragazzi di Resonair ha tutte le carte in regola per installarsi subdolamente all’interno dei vostri cuori e delle vostre orecchie. Certo, si poteva osare un pochino di più, ma complice anche il prezzo risicatissimo a cui il pacchetto è proposto, viene davvero difficile non premiare Lumines Remastered.