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Recensione Life is Strange: Before the Storm – Ep. 3 “L’Inferno è vuoto”

di: Luca Saati

Attenzione: Prima di proseguire alla lettura di questa recensione del terzo e ultimo episodio di Life is Strange: Before the Storm vi avvisiamo della presenza di spoiler. Se volete evitare qualsiasi tipo di anticipazione il nostro consiglio è di andare direttamente al commento finale.

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L’Inferno è vuoto

Con “L’Inferno è vuoto” si chiude la storia di Chloe nel mondo di Life is Strange, la ragazza dai capelli blu che abbiamo imparato ad amare nella serie originale e che in Before the Storm abbiamo potuto approfondire ulteriormente controllandola direttamente pad alla mano. Al centro del racconto di questi tre episodi c’è il rapporto di amicizia che Chloe e Rachel hanno costruito e di cui tanto abbiamo sentito parlare. Ma Life is Strange: Before the Storm non è stato solo questo, dato che abbiamo potuto assistere alla crescita di altri personaggi già visti, dallo spacciatore Frank, alla madre e il patrigno di Chloe. Il lavoro svolto dai ragazzi di Deck Nine si ricollega in modo perfetto da un punto di vista narrativo all’opera originale completando quindi il cerchio su tutte le vicende. L’unico punto di domanda resta su Max nel suo periodo pre-Blackwell, ma per quello ci toccherà aspettare qualche mese per l’episodio extra incluso nella Deluxe Edition del gioco.

“L’inferno è vuoto” inizia esattamente dove ci eravamo lasciati con “Il mondo nuovo”, il padre di Rachel spiega quindi tutta la storia sulla madre Sera con una scena davvero suggestiva e diretta magistralmente. Scopriamo quindi che il padre di Rachel ha mentito alla figlia sulla vera identità della madre per proteggerla poiché Sera era una tossicodipendente che ha messo più volte a rischio la sicurezza della sua bambina. Il padre ha insomma mentito alla figlia per amore e per proteggerla, se giusto o meno spetterà a voi deciderlo in quanto questo è il tema centrale di questo episodio dalla durata di oltre due ore e mezza. Per tutto l’episodio dovremo quindi cercare di far incontrare Rachel e Sera passando prima per la riparazione del pick-up e poi a rischiare la vita delle due protagoniste.

Se nella prima parte l’episodio procede liscio prendendosi il giusto tempo per far andare avanti gli eventi, a un certo punto qualcosa si rompe e quei momenti che dovrebbero creare tensione falliscono nel loro compito. Questo perché in fondo chi ha già giocato l’originale Life is Strange sa che non potrà mai accadere ciò che l’episodio vuole far credere. Successivamente c’è un altro momento che sembra addirittura campato in aria risultando fastidioso, inutile e messo lì solo per allungare inutilmente il brodo. A risollevare la situazione de “L’inferno è vuoto” è l’ultima fase con una scelta morale che si ricollega in modo perfetto ai minuti iniziali e al tema centrale dell’episodio, e un finale che, come già detto più sopra, chiude in modo perfetto la storia colpendo al cuore dei fan.

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Commento finale

Tolti un paio di momenti che non funzionano, “L’inferno è vuoto” è un episodio finale tutto sommato riuscito per Life is Strange: Before the Storm. Deck Nine è riuscito nel non semplice compito di rendere giustizia alla storia di Chloe e Rachel che finora conoscevamo solo per sentito dire regalando attimi emozionanti tanto quanto già visto nella serie originale. Ciò che forse manca a Before the Storm è quell’effetto novità che caratterizzava l’opera di Dontnod, ma siamo sicuri che i fan apprezzeranno questo trittico di episodi.

Life is Strange: Before the Storm – Ep. 1 “Svegliati”

Life is Strange: Before the Storm – Ep. 2 “Il mondo nuovo”