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Recensione LEGO Jurassic World

E’ indubbio che oramai la serie di giochi creata da Telltale su licenza LEGO abbia creato un sottogenere dotato di caratteristiche abbastanza distintive. Un gioco “a la LEGO” è un mix tra platform ed enigmi pseudo-ambientali, che si risolvono solo utilizzando alcuni personaggi dotati di determinate caratteristiche o armi. Personaggi che, per le dinamiche del gioco e per garantire una discreta rigiocabilità dei livelli, non sono tutti già disponibili ma vanno sbloccati nel proseguo della storia principale.
Questo non significa che nel corso degli anni gli sviluppatori non abbiano mai innovato: lo hanno fatto, dapprima ampliando le caratteristiche uniche dei personaggi, poi aggiungendo gli oggetti nell’inventario ed infine creando una sorta di open-world esplorabile. I risultati sono ovviamente opinabili e variano in base ai gusti dei giocatori, ma credo che la chiara impronta di gioco scanzonato e divertente, sia per grandi che per piccini, sia rimasta. E’ una serie che fondamentalmente si è sempre distinta per la simpatia delle situazioni e per una giocabilità immediata.

di: Ivan Caregnato

E’ indubbio che oramai la serie di giochi creata da Telltale su licenza LEGO abbia creato un sottogenere dotato di caratteristiche abbastanza distintive. Un gioco “a la LEGO” è un mix tra platform ed enigmi pseudo-ambientali, che si risolvono solo utilizzando alcuni personaggi dotati di determinate caratteristiche o armi. Personaggi che, per le dinamiche del gioco e per garantire una discreta rigiocabilità dei livelli, non sono tutti già disponibili ma vanno sbloccati nel proseguo della storia principale.
Questo non significa che nel corso degli anni gli sviluppatori non abbiano mai innovato: lo hanno fatto, dapprima ampliando le caratteristiche uniche dei personaggi, poi aggiungendo gli oggetti nell’inventario ed infine creando una sorta di open-world esplorabile. I risultati sono ovviamente opinabili e variano in base ai gusti dei giocatori, ma credo che la chiara impronta di gioco scanzonato e divertente, sia per grandi che per piccini, sia rimasta. E’ una serie che fondamentalmente si è sempre distinta per la simpatia delle situazioni e per una giocabilità immediata.

L’uscita nelle sale cinematografiche del quarto capitolo della saga di Jurassic Park, partorita dalla mente di Michael Crichton venticinque anni fa, ha fornito agli sviluppatori un gancio non da poco per andare a rispolverare le avventure nate su Isla Nublar. Ed è proprio da qui che partono le nostre avventure a mattoncini, con la celebre scena dell’incidente avvenuto durante il trasporto dei Velociraptor, la quale fungeva da prologo nel primo capitolo della (ex) trilogia-meno-trilogia della storia del cinema. (NDA: a quando un titolo sulla vera trilogia, al secolo RITORNO AL FUTURO?)
Terminata questa sezione che altro non funge se non da mini tutorial sui comandi ed azioni da svolgere, ecco che il tutto si sposta in una area dove possiamo scegliere se iniziare a giocare con le situazioni dei primi 3 capitoli di Jurassic Park (da giocarsi in sequenza, non quindi disponibili tutti subito) oppure andare direttamente a vivere (o rivivere, se avete appena visto il film) quello che succede in Jurassic World.
Non ci sono grosse novità a livello di gameplay, anche se l’introduzione di un set di personaggi abili ad estrarre oggetti vari dagli escrementi dei dinosauri è quel che si potrebbe definire un game-changer a tutti gli effetti: ci sono sempre un sacco di oggetti collezionabili (mattoncini dorati e rossi e una goccia d’ambra per ogni livello), operai da salvare, le solite aree accessibili solo dopo aver sbloccato certi personaggi o accessori e nessuna sorpresa degna di nota. Del resto è tutto molto solido ed appagante per chi ama il genere: il rischio è quello di diventare ripetitivo e noioso, ma per fortuna gli sviluppatori cercano di evitarlo offrendo situazioni simpatiche ed alternando gameplay differenti (sessioni di gare con veicoli vari, inseguimenti e aree di puro platform). Dovendo inserire in un unico contenitore ben 4 film, qualche taglio si è reso necessario: non aspettatevi quindi di rivivere esattamente tutto quello successo (e come è successo, date le frequenti “licenze poetiche”) nei film… vedetelo come un greatest hit di situazioni viste al cinema, con una cura maggiore dedicata all’ultimo capitolo, Jurassic World.

Il gioco nel complesso non ha mai soluzione di continuità tra le aree esporabili e quelle proprie dei livelli giocabili, dando l’idea di un’esperienza unica lungo tutte le ore di gioco (scordatevi quindi un livello base e le varie stanze dei livelli, proprie dei giochi LEGO di qualche anno fa). Il tutto è un mondo aperto ed esplorabile, da approfondire man mano che si acquisiscono nuove abilità o personaggi.
La grafica è pulita e molto ricercata per quanto riguarda i fondali di gioco. I personaggi, complice anche il poco appeal degli stessi già all’interno dei vari film, sono quasi anonimi e sicuramente non faranno litigare figli e genitori su chi debba essere Spiderman o Ironman, come succedeva in MARVEL SUPERHEROES, giusto per citarne uno.  L’audio ricalca la colonna sonora dei quattro capitoli, anche se bisogna ammettere che non diventa quasi mai fastidiosa nonostante il motivetto classico accompagni l’avventura in tutti i capitoli a disposizione. Inoltre c’è sempre la possibilità di dividere l’esperienza in locale con un altro giocatore, utilizzando l’ormai funzionale schermo diviso che in base alla distanza tra i giocatori ridimensiona la porzione di schermo. La domanda che ormai ho scritto in quasi tutte le recensioni “LEGO” di cui mi sono occupato è la solita: quando rivedremo implementata la coop online, presente in LEGO STAR WARS? Fatecelo sapere!

Forse l’unica vera novità, trascurando il fatto che il roaster dei personaggi giocabili include per la prima volta i dinosauri, con tanto di possibilità di customizzazione, è il doppiaggio completamente in italiano, sicuramente richiesta dai più piccini per godersi appieno gli intermezzi, ma che secondo me snatura un po’ lo spirito del titolo (preferivo personaggi non parlanti, se devo essere sincero: trovavo le situazioni degli intermezzi molto più comiche).
Tirando le somme il titolo rimane sempre divertente, i problemi tecnici (soprattutto freeze) dei titoli precedenti dovrebbero essere più o meno risolti (anche se in ogni forum legato al mondo dei videogiochi, soprattutto quelli dedicati agli obiettivi/trofei, c’è sempre un thread dedicato ai glitch dei titoli LEGO), quantomeno non ne abbiamo avuti durante le nostre sessioni di gioco. E’ un titolo, come già detto, dedicato ai gradi e piccini, che offre ad entrambi un’esperienza appagante e stimolante, in grado di tenere impegnati almeno 15 ore per completare al 100% il gioco. Una volta raggiunto questo obiettivo, la rigiocabilità è pressoché priva di valore. Aspetti negativi da sottolineare non ne troviamo a livello tecnico, se non quelli strettamente vincolati al fatto che la serie LEGO è composta da titoli quasi uguali, la cui unica differenza sostanziale risiede nel contesto di gioco. Se siete fan di Jurassic Park o se semplicemente volete passare dei momenti con vostro figlio/a, sicuri di trovare un gioco che possa piacere ad entrambi, qui andate a colpo sicuro.