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Recensione LEGO City Undercover

di: Simone Cantini

Wii U non è stato certo un successo planetario a livello di vendite, questo può essere tranquillamente affermato senza il rischio di venire tacciati per fanboy. Di sicuro è qui che si cela uno dei motivi che ha spinto i vari publisher a rilasciare, anche sulle attuali console, titoli inizialmente sviluppati in esclusiva per la vecchia console Nintendo, come ci dimostra ampiamente Zombie U. L’arrivo sul mercato di Switch, in questa ottica, è servito a dare un nuovo boost a tali porting, stavolta andando a coinvolgere il divertentissimo LEGO City Undercover.

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Una città da costruire

Già sdoganato ampiamente dalle incursioni a Gotham City e nella Terra di Mezzo, il felice matrimonio tra i mattoncini danesi e le meccaniche free roaming è riuscito a dimostrarsi quanto mai solido anche in occasione del lancio originale di LEGO City Undercover. Slegata da un qualsiasi brand preesistente, l’avventura di Chase McCain si è rivelata una felice rivisitazione delle classiche meccaniche tanto care a GTA, pur non rinunciando al consueto umorismo e al core tipico del gameplay di casa LEGO. E simili situazioni, nonostante siano passati ben quattro anni dal loro debutto, si sono dimostrate valide e ottimamente realizzate ancora oggi, pur avendo reciso quel legame con il Gamepad Wii U attorno a cui l’esperienza era stata progettata. Se è vero che l’immersività, proprio come successo con il citato titolo Ubisoft, finisce oggi per essere decisamente ridimensionata, non si può non lodare il lavoro di adattamento svolto dal team, che è stato in grado di riproporre in maniera efficace, anche sugli schermi tradizionali, le molteplici soluzione originariamente tarate sulla periferica Nintendo. A rimanere (quasi) immutata, invece, è la consueta e massiccia dote di contenuti accessori, capaci di garantire a LEGO City Undercover una longevità di tutto rispetto, pur esulando dal corposo story mode attorno a cui ruotano tutte le vicende: la blocchettosa città, difatti, è ricca di attività collaterali in grado di garantire ore ed ore di divertimento supplementare, oltre che capaci di far impennare in maniera considerevole il monte delle ore che trascorreremo assieme a Chase. Come se non bastasse avremo anche un ricchissimo numero di costumi da sbloccare, i quali permetteranno al nostro poliziotto di accedere ad un set di abilità peculiari, ognuna delle quali troverà la sua giustificazione all’interno del gioco. Se è vero, dunque, che il porting non ha in alcun modo snaturato la struttura ludica di LEGO City Undercover, non si può certo tacere al cospetto di quella che è la novità più massiccia introdotta in queste nuove versioni: la co-op offline. In qualsiasi momento, difatti, un secondo giocatore potrà tranquillamente prendere parte alla sessione di gioco tramite lo split screen, godendo della più totale libertà di azione, a patto di non avviare una delle missioni principali. Si tratta di una feature sin dalle origini presente nell’universo digitale LEGO, il cui inserimento in questo porting non può che far piacere.

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Vecchi errori

Se è vero che a livello meramente contenutistico la situazione è rimasta fortunatamente invariata, lo stesso deve essere purtroppo detto anche per quanto concerne il lato tecnico di questa nuova release. La versione PS4 (quella da me testata) non rende certo giustizia al marcato incremento prestazionale garantito dalla macchina Sony, restituendo un quadro generale non proprio in linea con le aspettative. Se si può quasi tranquillamente chiudere un occhio al cospetto di caricamenti un po’ troppo lunghi, l’assistere a sporadici fenomeni di tearing e ad evidenti cali di frame rate lascia alquanto basiti. La stessa grafica presenta alcune geometrie afflitte da un marcato aliasing, mentre i vari filmati di intermezzo appaiono come leggermente sfocati, offrendo una resa visiva non certo degna dei pannelli Full HD. Pur non raggiungendo mai picchi di ingiocabilità (per fortuna), stupisce constatare come la potenza aggiuntiva non sia stata sfruttata per limare magagne già presenti nella versione originale di LEGO City Undercover.

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LEGO City Undercover è un onesto porting di uno dei migliori titoli presenti nella ludoteca Wii U. Seppur minato da evidenti limiti tecnici riproposti fedelmente anche a distanza di anni, il titolo si presenta ancora fresco e divertente, in più impreziosito dalla cooperativa offline. Vero è che se lo avete già giocato non ci sono incentivi in grado di stuzzicare un nuovo acquisto, ma per tutti coloro che se lo erano lasciato sfuggire in origine potrebbe rappresentare una buona occasione per rimediare alla mancanza, pur consapevoli di installare sulla propria console un prodotto non certo in grado di rendere giustizia ai nuovi hardware su cui è chiamato a girare.