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Recensione Grand Prix Rock’n Racing

di: Federico Lelli

Dopo aver fatto un tuffo nel passato con Rock’n Racing Off Road DX torniamo ad occuparci dei giochi di EnjoyUp Games con il recente Grand Prix Rock’n Racing.

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Una monoposto è abbastanza

Sembra infatti che questo team di sviluppatori si sia specializzato in titoli corsistici vecchio stile, vista la vicinanza temporale e la somiglianza tra i due capitoli. Questa volta il gioco ci mette nei panni di un pilota di monoposto tipo Formula 1, dove ci cimenteremo nell’impresa di vincere il campionato.

Le premesse semplici fanno il paio con il menù estremamente stringato che vede solo una modalità singola e una per il multi in split screen: la nostra carriera ci fa partire su una macchina nera e in fondo alla griglia, i comandi prevedono solo acceleratore, freno e sterzo.

Ci accorgiamo subito che il primo posto è un traguardo praticamente irraggiungibile, almeno con la vettura iniziale, ma che dobbiamo fare comunque il massimo per arrivare il più in alto possibile nella classifica finale; infatti migliore sarà il piazzamento e maggiore sarà il numero di punti che potremo spendere per potenziare la macchina.

Non abbiamo neanche finito di spiegarvi le caratteristiche del gioco che già iniziano le magagne: la prima cosa che notiamo è infatti la totale inguidabilità del mezzo a nostra disposizione, tanto che vi consigliamo di spendere i primi punti tutti nella manovrabilità dell’auto. La scelta di far evolvere il giocatore grazie ai punti guadagnati nel campionato non sarebbe neanche da condannare ma l’esecuzione è veramente snervante e, anche dopo aver migliorato la monoposto, il comportamento della stessa sarà sempre imprevedibile e fastidioso.

Come se non bastasse la macchina, a scoraggiarci si aggiungono una buona ventina di avversari che si muovono come elettroni impazziti intorno a noi: anche gli altri piloti sembrano infatti mossi dal caso e le probabilità di impatto salgono esponenzialmente in ogni curva; ad aggiungere danno alla beffa ci pensa lo strambo sistema di collisioni che ci rallenta in maniera punitiva per ogni piccolo contatto con le barriere.

Le piste, molto liberamente ispirate a quelle del campionato FIA, hanno tracciati differenti ma non hanno evidenti differenze estetiche, e tutto il comparto tecnico che le accompagna è estremamente carente, con un conteggio di poligoni ai minimi storici.

Per quanto ci riguarda EnjoyUp Games con Grand Prix Rock’n Racing fa un nuovo buco nell’acqua.