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Recensione EA Sports UFC 3

di: Luca Saati

UFC non ha certo bisogno di presentazioni, stiamo parlando della federazione più importante dedicata alle arti marziali miste con atleti diventati famosi anche oltre questo sport come Conoc McGregor e Ronda Rousey. Da diversi anni UFC può vantare anche una serie di videogiochi, prima con THQ e adesso con Electronic Arts che qualche giorno fa ha rilasciato su PS4 e Xbox One il terzo capitolo di questo franchise. Come con qualsiasi altro titolo sportivo nuovo di zecca, anche con EA Sports UFC 3 il publisher ha promesso l’iterazione più realistica di sempre, sarà riuscita a mantenere la promessa?

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Real Player Motion

Per cercare di offrire l’esperienza di gioco più realistica di sempre, EA Sports è andata a lavorare tantissimo sulle animazioni con il Real Player Motion Tech, una tecnologia che ha permesso al team di sviluppo di catturare tutti i movimenti dei lottatori con il motion capture. Questa novità restituisce un feeling pad alla mano autentico e naturale rendendo il gameplay decisamente più realistico rispetto al passato. Chi ha già giocato i precedenti capitoli targati EA Sports si troverà comunque immediatamente a casa con la possibilità di sferrare semplici pugni e calci con i tasti frontali che in combinazione con i tasti dorsali e i grilletti permettono di sferrare colpi più potenti come ganci, calci alla testa e altre mosse più ‘esotiche’ e spettacolari. La parata invece è stata affidata al grilletto e al tasto dorsale destro, i takedown e le prese invece alla combinazione di levetta analogica, tasto dorsale e grilletto sinistro. Lo scontro a terra è stato sensibilmente migliorato e adesso rappresenta sicuramente una validissima alternativa al combattimento in piedi permettendo a ogni giocatori di approcciarsi a un match con lo stile che più preferisce. Takedown, transizioni a terra, pugni e calci consumano la stamina del proprio lottatore che va gestita con grandissima attenzione per non rischiare di arrivare all’ultimo round col fiato corto, anche in questo caso il proprio stile di lotta comunque può fare la differenza: colpire spesso al corpo l’avversario porta la barra della resistenza sempre più giù e nei match composti da cinque round è un elemento che può fare la differenza; colpire la testa invece rende sempre più vulnerabile l’avversario ai KO. Invariate, purtroppo, le sottomissioni con il mini gioco già visto negli scorsi anni che risulta ancora troppo macchinoso. I passi in avanti fatti da UFC 3 sono comunque evidenti, mai come quest’anno ci troviamo dinanzi a un titolo profondo e gratificante che restituisce proprio la sensazione di stare sull’octagon: a volte un colpo fortuito può cambiare le sorti di un match, altre volte invece è richiesta una tattica precisa e attenta per avere la meglio sull’avversario. La complessità è abbastanza elevata, ma per fortuna l’interfaccia su schermo è sempre abbastanza esaustiva e chiara rendendo il gameplay abbastanza accessibile ai neofiti che col passare delle partite capiranno tutti i segreti del gioco.

Da un punto di vista tecnico, i ragazzi di EA Sports hanno utilizzato ancora una volta l’Ignite Engine (chissà se a partire dal quarto capitolo anche UFC passerà a Frostbite come già avvenuto a FIFA e Madden NFL). Il risultato è comunque ancora sorprendente: la sensazione è che questo motore riesca a dare il meglio di sé proprio in questa tipologia di giochi con pochi personaggi su schermo. I modelli poligonali dei lottatori sono realistici con i rivoli di sudore o i danni sul corpo veramente impressionanti tra lividi, tagli e sangue. Ottimo anche il comparto audio con una piacevole soundtrack nei menù, e una telecronaca in inglese di buon livello che vanta tra l’altro la partecipazione di Snoop Dogg nella Knockout Mode.

G.O.A.T.

Dal punto di vista dei contenuti, UFC 3 è sicuramente un titolo degno di nota con oltre 250 lottatori (purtroppo mancano i nostri italiani) e un buon numero di modalità. Oltre al classico incontro, troviamo la modalità Knockout che trasforma il gioco in un picchiaduro con tanto di barra della salute e senza la possibilità di effettuare prese, takedown e sottomissioni; opposta invece la modalità Sottomissioni in cui l’unico modo per battere l’avversario è fargli battere le mani al tappeto.

Completamente rivista la modalità Carriera: il primo passo è la creazione del proprio lottatore tramite un ottimo editor che permette di modificare non solo l’aspetto ma anche i movimenti e lo stile di lotta (grappler, brawler, ecc.). L’obiettivo della modalità carriera di UFC 3 è diventare il G.O.A.T. (Greatest of all Time), per farlo bisognerà gestire attentamente non solo l’allenamento del proprio avatar ma anche il suo rapporto col pubblico mediante i social e la promozione. Si inizia in una piccola federazione indipendente per poi passare dopo qualche incontro alla corte di Dana White in UFC dove dovremo farci un nome a suon di vittorie e auto promozione. Tra un incontro e l’altro dobbiamo innanzitutto decidere in quale palestra allenarci (ognuna ha un suo costo e una propria specializzazione) e quante settimane passare per prepararci allo scontro. Fatta la scelta abbiamo a disposizione un massimo di 100 punti ogni settimana da spendere non solo nell’allenamento (e quindi nella progressione delle proprie statistiche), ma anche nell’apprendimento di nuove mosse (che variano a seconda del grado e delle tipologia della palestra) e nel self-marketing tramite i propri social. Quest’ultimo aspetto vi permette di alzare il grado d’interesse di ogni incontro e quindi di aumentare il proprio numero di follower. A un certo punto arriva anche lo scontro con il proprio rivale che se battuto vi permette di passare alla fase successiva della carriera e farvi avvicinare così al titolo. La strada per diventare “il più grande di tutti i tempi” passa quindi da un buon bilanciamento tra auto promozione e allenamento. Il problema della modalità Carriera è che il tutto si rivela un semplice passare da uno scontro all’altro, mancando quindi a lungo andare di quella verve che hanno invece altri titoli sportivi come FIFA e NBA 2K in grado di proporre anche una trama coinvolgente e piacevole da seguire.

Ultimate Team

La componente online di UFC 3 vede in primo piano Ultimate Team, modalità già apparsa in altri videogiochi EA Sports. Ultimate Team vi permette di creare la propria squadra di quattro lottatori suddivisi in pesi leggeri, medi, massimi e gallo femminile tra quelli reali e altri che potrete creare, ognuno ha un diverso grado di rarità: più è raro e più è forte. Ma all’interno dei pacchetti non troviamo solo i lottatori, ma anche mosse e bonus passivi da equipaggiare ai lottatori che altrimenti in versione base si trovano praticamente limitati senza la possibilità di effettuare calci alla testa, takedown e molto altro. Nella personalizzazione dei lottatori è presente anche un sistema di intesa che permette di migliorare le statistiche dei lottatori.

Passando oltre al sistema di personalizzazione, Ultimate Team permette di affrontare match offline e online con in entrambi i casi la presenza di una graduatoria che permette di passare da un semplice rookie, a un aspirante al titolo e un campione che deve poi difendere la propria cintura dall’assalto degli avversari. Presenti inoltre una serie di sfide per ottenere soldi e pacchetti extra, o un sistema che ricorda le Creazioni Rosa di FIFA Ultimate Team tramite il quale sacrificare carte che non utilizzate per ottenerne di nuove. Sicuramente qualcuno si starà preoccupando per il rischio pay-to-win dato che senza l’acquisto di pacchetti di carte non si può andare molto avanti. Preoccupazioni lecite, eppure abbiamo notato come bastino poche partite per ottenere i crediti necessari per acquistare nuovi pacchetti. Inoltre il matchmaking in questi giorni ci ha restituito buone sensazioni nel mettere insieme i giocatori dello stesso livello, di conseguenza non vi capiterà mai di trovarvi contro giocatori che spendono soldi nelle microtransazioni.

Oltre ad Ultimate Team è presente anche un comparto multiplayer più tradizionale con il medesimo sistema di graduatorie che vi abbiamo descritto qualche riga più sopra.

Commento finale

EA Sports alla fine ha mantenuto le sue promesse, UFC 3 raggiunge nuove vette di realismo e di profondità dimostrandosi un titolo imprescindibile per i fan di questa disciplina. Contenutisticamente ci troviamo dinanzi un pacchetto molto ricco e per tutti i gusti di giocatori, sia gli amanti del multiplayer che i fan del singleplayer. Peccato solo per un sistema di sottomissione macchinoso, e una Carriera alla lunga poco coinvolgente. Se EA Sports dovesse riuscire a migliorare questi aspetti nei futuri capitoli, ci troveremmo dinanzi a un titolo perfetto.