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Recensione C’era una volta LittleBigPlanet… e per fortuna c’è ancora!

Vere e proprie mascotte della corrente generazione Sony, i Sackboy sono pronti ad invadere gli schermi delle PS Vita di tutto il globo. Dopo aver spopolato su PS3 e PSP, difatti, i teneri pupazzi creati dai ragazzi di Media Molecule si apprestano a dare una scossa alla sonnecchiante line up dell’ultimo handheld Sony.

di: Simone Cantini

Vere e proprie mascotte della corrente generazione Sony, i Sackboy sono pronti ad invadere gli schermi delle PS Vita di tutto il globo. Dopo aver spopolato su PS3 e PSP, difatti, i teneri pupazzi creati dai ragazzi di Media Molecule si apprestano a dare una scossa alla sonnecchiante line up dell’ultimo handheld Sony.


Breve ma intensa

L’incipit che da il via alle vicende narrate nella, purtroppo esile, campagna di LittlleBigPlanet PS Vita è quanto mai pretestuoso, un semplice canovaccio attorno al quale i ragazzi di Tarsier Studio hanno costruito una serie di livelli dal design semplicemente incredibile: il Marionettista è improvvisamente impazzito e la sua follia ha fatto sprofondare nel caos il regno di Carnevalia, trasformando in Oscuri (entità prive di volto e volontà propria) tutte le bizzarre idee e creature che lo popolano. Diamine, è pur sempre un semplice platform! Se cercate trame complesse, ricche di colpi di scena e dialoghi stimolanti avete, senza dubbio, sbagliato genere.
Purtroppo i 5 mondi che il nostro valoroso Sackboy andrà ad attraversare, ognuno suddiviso in più livelli e minigiochi, scorrono via in una manciata di ore, lasciando l’amaro in bocca a tutti coloro che si aspettavano di trovarsi al cospetto di una campagna ben più articolata. Fortunatamente, a risollevare le sorti di una longevità che, di primo impatto, può sembrare sin troppo risicata, interviene tutta la serie di sbloccabili che fin dall’esordio della saga caratterizzano LittleBigPlanet: per poter entrare in possesso di ogni bolla premio di cui i vari stage sono disseminati, difatti, sarà necessario ripercorre più e più volte i vari livelli, sia in singolo che in compagnia di qualche amico, al fine di sbloccare percorsi inaccessibili in solitaria. Altro punto a favore della modalità storia è costituito dall’impeccabile level design, in grado di imbastire sul piccolo schermo di Vita una sequela di mondi perfettamente caratterizzati, ricchi di trovate sempre stimolanti e geniali, capaci di mettere in mostra tutte le feature esclusive della piccola di casa Sony. Tra piattaforme da spostare con il tocco delle dita, carrelli da controllare tramite il giroscopio e accessori da utilizzare, ogni sezione di gioco che andremo ad esplorare sarà caratterizzata da una propria identità. Certo i puristi del genere non potranno fare a meno di notare la non perfetta taratura delle meccaniche di salto, le quali non sembrano aver subito alcun processo di affinamento nel corso degli anni, ma chiunque si soffermi troppo su questo aspetto che, strano a dirsi, in una produzione del genere è quanto mai marginale, significa che non ha compreso pienamente la natura del brand creato da Media Molecule.

Siamo tutti game designer

Storia breve, ma decisamente intensa, anche se il cuore della produzione è da cercare altrove. I 5 mondi ospitati in questa modalità, difatti, non sono altro che un assaggio di quello che è possibile creare attraverso quella che si presenta sin da subito come la versione dell’editor più versatile e completa dell’intera serie. Se già con il secondo episodio apparso su PS3 le potenzialità di questo strumento si erano ingigantite fuor di misura, questa incarnazione portatile sposta ancora più in alto l’asticella delle performance, andando a sfiorare l’eccellenza. Grazie ai controlli touch, adesso è ancora più semplice dare vita alle proprie creazioni, le quali potranno beneficiare delle funzionalità aggiuntive date dall’utilizzo del giroscopio, degli schermi tattili e del supporto al multi touch, fattore questo che rende davvero irriproducibile altrove l’esperienza di gioco. Inoltre è ancora più semplice creare i propri sticker personalizzati, grazie all’utilizzo delle due fotocamere ospitate all’interno della scocca della console, tramite le quali sarà possibile proiettare nel gioco qualunque elemento ci capiti a tiro. Certo, imbastire un livello personalizzato non è un compito da poco, a causa del tempo, della dedizione e della creatività che una simile impresa richiede, ma grazie ai corposi e chiari tutorial interattivi chiunque potrà dare vita, più o meno facilmente, alle proprie idee.

Gioca, crea, condividi!

Questo è lo slogan che ha caratterizzato sin dall’esordio le avventure di Sackboy. Tre semplici parole capaci di descrivere con efficacia la grande community online che si è andata ad espandere nel corso degli anni. Community che, ovviamente, è disponibile anche in questa occasione: chi non ha voglia di perdersi nella creazione di un livello può, difatti, accedere alla sconfinata libreria di contenuti creati dall’utenza, espandendo così in maniera quasi infinita le possibilità di gioco: tra livelli in puro stile platform, minigiochi che strizzano l’occhio al mondo degli smartphone ed esperimenti che spaziano dai GDR agli FPS è veramente difficile non riuscire a trovare qualcosa capace di accontentare ogni esigenza. Certo, non è tutto oro quello che luccica, dato che non è raro imbattersi in livelli dalla realizzazione imbarazzante, ma grazie ad un comodo sistema di filtri è possibile limitare in maniera sostanziale le brutte sorprese. Ma le velleità sociali di LittleBigPlanet PS Vita non finisco certo qui. Ogni livello di gioco, sia esso della modalità storia che presente nella libreria online, può essere giocato fino ad massimo di 4 giocatori. Peccato che nelle prove effettuate le partite siano state spesso funestate da pesanti episodi di lag, i quali hanno compromesso in maniera marcata il divertimento: ci auguriamo che il team di programmatori rilasci al più presto una patch correttiva per ovviare a questo fastidioso problema.

Un piccola, grande perla

Che Vita sia una macchina dalle potenzialità tecniche importanti non lo scopriamo certo oggi, ciò nonostante la cosmesi estetica di questo LittleBigPlanet PS Vita lascia davvero a bocca aperta. Complice lo splendido schermo della console, difatti, l’impatto grafico del gioco è impressionante, grazie ad una cura dei particolari ed una realizzazione artistica difficilmente riscontrabile in altri prodotti del genere. I livelli sono disegnati in maniera maniacale, così come i molteplici materiali di cui sono composti i vari elementi. Stesso discorso va fatto per i Sackboyed i costumi con i quali è possibile vestirli. Forse questo è il primo caso di un gioco che risulti, visivamente parlando, più accattivante nella sua incarnazione portatile piuttosto che in quella casalinga. Maestosa la colonna sonora, forte di brani quanto mai calzanti con le varie situazioni e mondi che andremo a visitare ed ottimo il doppiaggio, interamente in lingua italiana, che ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura.

LittleBigPlanet PS Vita è il gioco che tutti, almeno una volta, dovrebbero provare. Una realizzazione tecnica impeccabile fa coppia con una vastità ludica capace di uscire vittoriosa da ogni confronto, grazie allo smisurato campionario di livelli a cui è possibile accedere. Certo non è il platform (meccanicamente parlando) perfetto, ma è comunque capace di dire la sua in un settore come questo in cui la concorrenza è davvero di alto livello. Peccato per i problemi che affliggono il multiplayer online, senza i quali il lavoro di Tarsier Studio avrebbe potuto puntare a traguardi ancora più prestigiosi ma che comunque non sminuiscono la bontà indiscussa di questo piccolo, grande capolavoro.