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Recensione Active Soccer 2 DX

di: Giovanni Manca

Se nel vostro curriculum videoludico appaiono in lista giochi come Microprose Soccer, Kick Off e Sensible Soccer probabilmente ora avete più problemi con la dentiera che con il joypad. Nel caso siate tra questi e, mentre prendete schiaffi dai vostri nipoti giocando a FIFA e PES, esclamate puntualmente: “che gioco stupido, con… (random, uno dei tre titoli citati) non avreste tirato mai in porta”, Active Soccer 2 DX potrebbe fare al caso vostro.

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Un tuffo ai novanta

In realtà Active Soccer, se è una novità per il mercato console, non lo è certamente per il mercato PC, Mac e mobile, dal momento che è da diversi anni che gli italiani di The Fox Software hanno esordito con Throw In, Ico Software e il primo capitolo di Active Soccer. L’obiettivo è chiaramente quello di puntare tutto su un tipo di giocabilità che fu in grado di ottenere un grandissimo successo negli anni ’90, prendendo così le distanze dalla complessità di FIFA e PES: semplicità, immediatezza, rapidità per garantire il massimo divertimento fin dalle prime partite. Dimenticate innanzi tutto le licenze ufficiali delle squadre, giocatori e competizioni: è un titolo a basso budget, tutti i nomi originali sono “storpiati” in modo da intuire quello originale (come accadeva in passo e come accade oggi, in parte, con PES) e tutto è completamente editabile, sempre che abbiate la voglia e la pazienza di farlo. I menù sembrano importati direttamente da Sensible World of Soccer, sono stati tradotti in italiano anche se è presente qualche piccolo bug su alcune voci; le competizioni sono numerosissime, sia quelle che coinvolgono i club che le nazionali, tutte giocabili sia in sigle player che multiplayer, solo in locale fino a otto giocatori visto che manca qualsiasi tipo di modalità online.

Lilliput

Se non sapete di cosa si tratta, il primo impatto del campo può essere davvero spiazzante: la visuale è dall’alto, venne definita “a volo d’uccello”, può essere zoomata anche se di poco, ed è possibile scegliere tra tre prospettive diverse anche se noi preferiamo di gran lunga quella verticale rispetto a quella isometrica e a quella orizzontale. Il gioco è frenetico, il pallone non è calamitato ai piedi ma viene spinto dalla dinamica della corsa, un pulsante per il passaggio alto, uno per quello basso, uno per tirare e il quarto per scattare. Il possesso della palla si ottiene con la scivolata o semplicemente contrastando l’avversario con la corsa, spostandosi verso la palla. Come i suoi illustri predecessori, non è semplice entrare in confidenza con il sistema di controllo e in particolare con le dinamiche di gioco ma subito si intuisce come ci si trovi davanti il classico gioco da “ok, ne faccio ancora una, l’ultima e poi stacco!” e poi si fanno le quattro del mattino. Il gioco è coinvolgente, divertente e può creare dipendenza a determinate condizioni: non vi interessa il gioco aereo praticamente inesistente, l’arbitro è spesso ubriaco, la selezione automatica del giocatore a volte fa cilecca, il portiere ha i riflessi di un anziano. Oltre ovviamente alla grafica vintage e all’assenza totale di licenze ufficiali. L’azione sullo schermo è fluida e gli unici problemi di frame rate li abbiamo notati nel tutorial, come se le scritte in sovra impressione appesantiscano eccessivamente il motore grafico; The Fox Software ci regala una chicca per quanto riguarda la colonna sonora: la traccia è una sola, super orecchiabile anche se dopo un po’ sembra un trapano puntato alla tempia, ma udite udite, è curata da Chris Hülsbeck. Sento i rumori delle vostre tastiere mentre cercate su Google, chiedendovi: “e chi sarebbe questo tizio?”. Per voi ci vorrebbe un insulto alla Sgarbi: avete mai sentito nominare Great Giana Sister, Turrican, Apydia o Jim Power? Si? Beh, è lui che ne curò la colonna sonora anche se la sua carriera artistica non si limita al mondo dei videogames.

Un calcio nel passato?

Che tipo di gioco sia e come sia stato realizzato AS 2 DX ve lo abbiamo già detto, ma ci sentiamo di consigliarvelo? Ovviamente c’è sempre da tenere in considerazione che si tratta di un gioco digitale venduto a prezzo basso e in questi casi una possibilità si da quasi a tutti, magari aspettando un’offerta incoraggiante ma, nel nostro caso specifico, fate di tutto per provarlo: è uno di quei titoli che o lo ami o lo odi, ed uno screen o un video non sono mai stati così insufficienti a trasmettere quello che AC 2 DX è.