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Trump incontra l’industria videoludica per discutere della violenza nei videogiochi

di: Luca Saati

Vi abbiamo già riportato le dichiarazioni di Trump che accusava i videogiochi di istigare alla violenza le menti dei ragazzi più giovani.

Donald Trump: i videogiochi e i film violenti influenzano negativamente i ragazzi

Il presidente degli Stati Uniti d’America ha così recentemente incontrato i rappresentanti dell’Entertainment Software Association (ESA) e alcuni esponenti dell’industria videoludica come Strauss Zelnick e Robert Altman, rispettivamente CEO di Take Two Interactive e Zenimax Media.

Durante questo incontro, il presidente americano ha mostrato il video che trovate in fondo alla news con alcune sequenze molto violente tratte da videogiochi come Fallout 4, The Evil Within e Call of Duty: Modern Warfare 2.

Secondo Melissa Henson, a capo del Parents Television Council, l’incontro è stato “rispettoso ma dibattuto”. Henson afferma che la violenza nei videogiochi sta avendo un effetto negativo sulla società con i rappresentanti dell’industria videoludica che hanno risposto affermando che non c’è nessuna correlazione tra videogiochi e violenza nel mondo reale.

Brent Bozell, presidente di Media Research Council, afferma che Trump è molto turbato da alcune cose presenti nei videogiochi. Bozell ha inoltre chiesto una regolamentazione più severa per mettere i videogiochi al pari delle sigarette e dell’alcool vietando quindi quei prodotti a coloro che hanno un’età inferiore rispetto al rating. A dare man forte a Bozell ci ha pensato anche Vicky Hartzler del partito repubblicano che ha chiesto una regolamentazione più severa anche per altri media come serie TV, fumetti, cinema e così via.

Dall’altra parte l’ESA ha spiegato che non c’è nessun legame tra videogiochi e violenza:

“Abbiamo accolto l’opportunità di incontrare il Presidente e altri funzionari eletti alla Casa Bianca. Abbiamo illustrato i numerosi studi scientifici che stabiliscono che non vi è alcuna connessione tra i videogiochi e la violenza, del Primo Emendamento che tutela i creativi dell’industria e del sistema di classificazione pensato per aiutare i genitori nelle loro scelte. Il Presidente si è dimostrato ricettivo e comprensivo verso le nostre argomentazioni.”

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