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Alcuni sviluppatori commentano il fenomeno dei leak

di: Luca Saati

Il periodo precedente all’E3 è da sempre caratterizzato da un numero di leak incredibili, e l’edizione di quest’anno della kermesse losangelina non è stata da meno. Il portale GamesRadar Plus ha così chiesto ad alcuni sviluppatori cosa ne pensano di questo fenomeno sempre più diffuso.

Iniziamo da Harvey Smith, creative director di Dishonored 2:

“Purtroppo i leak esistono e possiamo fare poco per fermarli. Cosa potremmo fare? Ci consola il fatto che si tratti di un fenomeno di portata limitata, poche migliaia di persone vedono un leak, milioni quelle che vedono i trailer e i video ufficiali. Tutti vorremo mostrare il nostro lavoro nella forma migliore e spesso il materiale leakato è tratto da vecchie build che non rispecchiano lo stato attuale del gioco.”

Dominic Guay, Senior Producer di Watch Dogs 2:

“I leak sono inevitabili, l’industria dei videogiochi è enorme e tantissime persone hanno accesso a materiale di vario tipo prima che questo venga diffuso ufficialmente. Per noi è una cosa fastidiosa perché di solito non parliamo di certi titoli neanche con i nostri più cari amici. Ma succede anche per le serie TV, i film e i fumetti, non possiamo farci niente.”

Infine Vince Zampella, co-fondatore di Respawn Entertainment:

“È stato fastidioso nel caso di Titanfall 2 perché il leak ha colpito la campagna singleplayer di cui non avevamo mai parlato. Era l’annuncio più grosso relativo al nostro gioco ed è stato anticipato. Fastidioso, ma inevitabile.”