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Electronic Arts chiude Visceral Games, il videogioco di Star Wars cambia direzione

di: Luca Saati

Brutte notizie per Visceral Games, team dietro la serie Dead Space e Dante’s Inferno. Electronic Arts ha infatti annunciato la chiusura dello studio con il videogioco di Star Wars in sviluppo presso il team che cambia completamente direzione. I lavori sul gioco sono iniziati nel 2013, anno in cui EA e Disney hanno siglato l’accordo sulla pubblicazione di una serie di videogiochi basati sull’universo di Star Wars.

Patrick Söderlund, vice presidente esecutivo di EA, ha dichiarato:

“Durante il processo di sviluppo, abbiamo testato il concept del gioco con altri giocatori, ascoltato i loro feedback e ascoltato ciò che loro vogliono giocare, seguendo da vicino i cambiamenti del mercato. Era diventato chiaro come volevamo offrire un’esperienza in grado di spingere i giocatori a tornare e divertirsi per molto tempo, dovevamo cambiare il design. Manterremo l’autenticità dell’universo di Star Wars, focalizzandoci sulla storia e offrire un’esperienza più ampia in grado di assicurare una maggiore varietà. Il tutto sfruttando il Frostbite Engine e reimmaginando gli elementi centrali del gioco per dare ai giocatori un’avventura di Star Wars che offra una maggiore profondità.”

Questo videogioco di Star Wars verrà quindi rinviato, doveva uscire inizialmente nel periodo compreso tra 1° Aprile 2018 e il 31 Marzo 2019, ma visti i profondi cambiamenti ci sarà da aspettare ancora di più.

La chiusura di Visceral Games porterà quindi lo sviluppo del gioco presso un nuovo team interno di Electronic Arts. Il nuovo team principale sarà EA Vancouver che stava già lavorando al progetto supportando Visceral Games. I dipendenti di Visceral Games verranno spostati presso altri team interni di EA.

A nostro modo di vedere, leggendo con attenzione le parole di Soderlund, sembra che EA voglia fare una sorta di Destiny basato su Star Wars. Soderlund parla infatti di cambiamenti di mercato, di voler spingere gli utenti a giocare a lungo o di tornare a giocare; sembra un chiaro riferimento ai cosiddetti giochi come servizi, termine tecnico utilizzato per produzioni come Destiny e Overwatch (tanto per citarne un paio) in grado di garantire un lungo ciclo vitale grazie a espansioni e contenuti aggiuntivi rilasciati nel tempo. Speriamo però che vengano conservati i perni della produzione, la storia del gioco era infatti curata da Amy Hennig (sceneggiatrice dei primi tre Uncharted) con il team di sviluppo che voleva offrire una profonda componente singleplayer sostenuta da un comparto narrativo che il brand di Star Wars merita.