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Ai giocatori interessa il divertimento non i servizi afferma Gearbox

di: Luca Saati

Si fa un gran parlare nell’ultimo periodo dei cosìddetti giochi come servizi, ovvero prodotti come Destiny e Overwatch destinati a durare negli anni grazie al supporto degli sviluppatori. Un modello che non interessa a Randy Pitchford, boss di Gearbox, team dietro la serie Borderlands:

“Lo ripeto almeno da dieci anni: con i giocatori dovremmo avere lo stesso tipo di rapporto che intercorre fra un intrattenitore e il suo pubblico. Dobbiamo invece evitare di comportarci come una compagnia di tabacco che sfrutta una forma di dipendenza.

I giocatori non sono interessati ai servizi, noi cerchiamo prima di tutto il divertimento. A volte i servizi sono una componente necessaria dell’offerta, ma non dovrebbero rappresentare l’obiettivo finale. In Gearbox ci piace l’idea che i videogiochi si possano considerare ancora come un hobby, e non come un servizio.”