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5 film (+1) da vedere a Natale

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

La sentite quest’atmosfera di contagiosa bontà che c’è nell’aria? Non vi sentite già tutti più buoni?

Noi sappiamo che passerete le vacanze con un pad ben saldo nelle vostre mani, che poserete soltanto per sedervi a tavola a ingurgitare l’impossibile. Magari però, a pancia piena, non sarete così in forma da tornare a fraggare e a camperare come dei maledetti (e sappiamo che camperate, non di di no). Quindi la soluzione è mettersi comodi, perdere la dignità con un bel plaid sulle gambe e mettere su un film che possa farvi vivere fino in fondo la magia del Natale, prima di meditare il suicidio dopo aver visto il crudele responso della bilancia a feste finite.

Qui sotto trovate cinque proposte (più una) per farvi quattro risate e magari anche commuovervi con altrettanti film, entrati ormai di diritto nella tradizione natalizia di ognuno di noi (e dai quali abbiamo volontariamente lasciato fuori i grandi classici di una volta, che va bene tutto ma farsi prendere il magone con “La vita è meravigliosa”…Anche no). E perchè, diciamolo, senza “Una poltrona per due” non è Natale!

Quindi mettete su una buona tisana e magari preparate un secchio di pop-corn, che lo spettacolo sta per cominciare:

A Christmas Carol

Partiamo subito con un classicone senza tempo, riproposto in molteplici versioni. A Christmas Carol, film d’animazione del 2009 diretto da Robert Zemeckis (che è un po’ uno dei padri spirituali di tutti noi cinefili) vede protagonista assoluto un Jim Carrey in stato di grazia, anche in versione digitalizzata. Nei panni del vecchio e burbero Ebenezer Scrooge, il nostro amato Jim ci fa rivivere le atmosfere dell’eterno e magico racconto di Charles Dickens. Ci sentiamo di dire che di tutte le trasposizioni che in circa 190 anni l’opera ha collezionato, quella di Zemeckis è forse tra le più riuscite in assoluto. Un viaggio immaginifico che il regista ha voluto trasformare quasi in un’esperienza emozionale, suggellandolo con l’ennesima, impagabile prova attoriale di Jim Carrey…Con buona pace di Paperon de Paperoni.

Mamma ho perso l’aereo

Ad oggi non sapremmo dire se le nuove generazioni conoscano Macaulay Culkin per questo film oppure per il quantitativo imbarazzante di meme che gira sui social network e che lo vede protagonista nella sua versione adulta, con tutti i problemi di alcool e droga che si è portato appresso per anni. Se però c’è un film che non può mancare alla vigilia di Natale nel palinsesto delle nostre reti televisive, è proprio quello di Chris Columbus. Una di quelle commedie che anche viste e riviste fino alla nausea non stancano mai, perchè Joe Pesci e Daniel Stern che vengono presi a barattolate in faccia, ustionati, infilzati e impiumati è una di quelle cose capaci di provocarti i crampi allo stomaco a ogni singola visione. Un film per tutta la famiglia da guardare rigorosamente insieme, stringendosi sul divanone del soggiorno. Perchè in tutte le famiglie c’è un fratello stronzo come Bud da lasciare in pizzo sul bracciolo.

Tenetevi il resto LURIDI BASTARDI!

Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York

Altro giro altra corsa, stavolta per le tentacolari vie della Grande Mela. Cambia la location ma non gli interpreti e nemmeno le risate. Se possibile Home Alone 2 diverte come e più del suo prequel pur riproponendo, alla fin fine, le medesime dinamiche e lo stesso canovaccio. Ma non c’è niente da fare, anche questo film continua ad essere uno spasso dall’inizio alla fine, capace oltretutto di commuovere chi ha un cuore abbastanza sensibile. Lo spettacolo vero e proprio ha comunque inizio con una vetrata di un negozio di giocattoli che va in frantumi: da lì è un turbinio di mattoni in faccia, esplosioni, cassette degli attrezzi che rotolano per le scale e pavimenti scivolosi. La sagra dello slapstick portata avanti magistralmente dai soliti Joe Pesci e Daniel Stern, ancora una volta vittime sacrificali del diabolico Kevin McCullister.

Il bambino è terrorizzato, non si è organizzato!” – Se, come no!

Una poltrona per due

Dunque, il film in questione è uno di quelli che è stato oggetto di meme (ovviamente benevoli) sui social per anni e anni, proprio per la sua messa in onda perentoria in concomitanza con le feste natalizie. In pochi però si sono fermati a riflettere che quello di John Landis, oltre ad essere un vero e proprio capolavoro della commedia di genere, è un film che suggella un periodo (quello che va dal 77 all’83, anno di uscito di Una poltrona per due) in cui il regista di Chicago si è permesso di fare letteralmente tutto quello che voleva ad Hollywood, spaziando dalla commedia (Ridere per ridere, Animal House), all’horror (Un lupo mannaro americano a Londra), al musical (The Blues Brothers), segnando un’epoca e rivoluzionando i generi che era andato a sperimentare. Qui parliamo comunque di una pellicola che ha fatto storia e che continua a divertire generazioni su generazioni, un pregio che davvero pochi film (specie se commedie) riescono a conservare negli anni.

Nightmare Before Christmas

Esiste forse un personaggio più iconico di Jack Skeleton se pensiamo alle festività natalizie? Si, ok, ci sarebbe Babbo Natale ma quello non esiste e c’ha la lista dei buoni e dei cattivi, tipo le guardie, quindi non fa testo. Jack invece è reale, persino tangibile se vogliamo. Nightmare Before Christmas, infatti, fu girato da Henry Selick totalmente in stop-motion, richiedendo un quantitativo di ore in termini di produzione gargantuesco. L’idea del film venne a Tim Burton un pomeriggio, mentre guardava un negoziante della sua città rimuovere addobbi e festoni di Halloween per fare posto alle decorazioni di Natale. La Disney, a causa dell’eccessiva impronta dark che Burton voleva dare al film, si rifiutò di produrlo. Bel colpo ragazzi, non c’è che dire! Ancora oggi Nightmare Before Christmas rimane un cult, un autentico capolavoro del cinema di animazione che ha rivoluzionato il genere (anche grazie alla splendida colonna sonora firmata da quel genio di Danny Elfman).

Babbo bastardo

Se Batman è l’antieroe per antonomasia allora Billy Bob Thornton in Babbo bastardo è l’anti-Natale. Un personaggio talmente sui generis, politicamente scorretto e deprecabile da essere, alla fine della fiera, adorabile. L’irriverenza del film diretto da Terry Zwigoff (quello di Ghost World, bellissimo adattamento dell’omonimo fumetto cult di Daniel Clowes) raggiunge talvolta vette inavvicinabili per qualsiasi altro film di genere. Thornton è scatenato e rende Willie, il ladro protagonista del film, un personaggio indimenticabile, soprattutto per il bizzarro rapporto con lo sfigato ragazzino cicciottello a cui si finirà per volere bene come fosse il nostro fratellino minore. Menzione d’onore per il piccolo grande Tony Cox che riesce sempre a impreziosire ogni gag con quel pizzico di trash che non guasta mai. Un film per passare un Natale realmente alternativo. Se lo vedrete con tutta la famiglia preparatevi a soccorrere zia Ernestina e nonna Giovanna perchè 9 su 10 gli verrà sicuro un ictus. E tanti saluti alla messa di mezzanotte!