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Tales from the Borderlands – Ep. 3 Catch a Ride

Attenzione: Prima di proseguire alla lettura di questa recensione del terzo episodio di Tales from the Borderlands vi avvisiamo della presenza di spoiler riguardanti gli episodi precedenti. Cerchiamo di ridurre al minimo gli spoiler, se però volete evitare completamente qualsiasi tipo di anticipazione vi consigliamo di passare direttamente al commento finale.

di: Luca Saati

Attenzione: Prima di proseguire alla lettura di questa recensione del terzo episodio di Tales from the Borderlands vi avvisiamo della presenza di spoiler riguardanti gli episodi precedenti. Cerchiamo di ridurre al minimo gli spoiler, se però volete evitare completamente qualsiasi tipo di anticipazione vi consigliamo di passare direttamente al commento finale.

Previously on Tales from the Borderlands

Come abbiamo detto in occasione della recensione del secondo episodio, Atlas Mugged è stato un po’ sottotono rispetto all’ottimo inizio rappresentato da Zer0 Sum. Nonostante le criticità, il cliffhanger finale ci aveva lasciato con una certa curiosità per questo terzo episodio intitolato Catch a Ride. Eravamo rimasti dentro la struttura Atlas in cui è contenuto il misterioso Gortys Project. Sasha e Vaughn erano stati presi in ostaggio e Rhys doveva prendere una difficile scelta: fidarsi del piano di Fiona o del ‘fantasma’ di Jack il Bello dentro la sua testa?

Catch a Ride

Ci siamo affidati a Jack il Bello che ha dato libero sfogo alla sua sete di sangue e distruzione controllando le varie macchine presenti nella struttura. Un modo di fare discutibile il suo, ma il fine giustifica i mezzi e con l’aiuto di Jack i nostri protagonisti sono riusciti a sfuggire dalle grinfie nemiche e a scappare dalla struttura con il Gortys Project. È quando tutto sembra finito che però le cose si mettono ancora peggio. Ecco dunque l’entrata in scena di un nuovo nemico di nome Vallory che, ovviamente, è interessato al Gortys Projet e a ciò che questo nasconde.
Catch a Ride risponde a diverse domande che ci eravamo posti nei primi due episodi e ne apre di nuove. Ad esempio la scoperta (che ci permettiamo di definire geniale) di cosa si nasconde dietro al Gortys Project da il via a uno scenario perfettamente in linea con quello che i capitoli classici della serie Borderlands ci hanno abituato. Gli eventi che accadono su schermo sono conditi con tanta azione, momenti fuori di testa e quel pizzico di ironia che non guasta mai. Insomma se vi foste dimenticati che siamo nel mondo di Pandora, Tales from the Borderlands ve lo ricorda ogni volta che ne ha l’occasione. 
Non mancano momenti di maggiore introspezione sui nostri protagonisti. Rhys e Fiona, che ricordiamo continuano a raccontare l’intera storia alla misteriosa figura che li tiene prigionieri nel deserto, sono personaggi che stanno seguendo un percorso di crescita interessante e non vediamo l’ora di osservare come procederà nei restanti due episodi. Ci sono poi gli altri personaggi (tra cui vecchie conoscenze per i fan della serie creata da Gearbox) che aggiungono molto pepe all’avventura. 
Non è però tutto oro quello che luccica. Se infatti Catch a Ride da una parte conferma le ottime impressioni avute nei primi due episodi, dall’altra conferma anche alcuni dubbi e perplessità. Ci riferiamo alle abilità di Rhys e Fiona che continuano a essere sfruttate male. L’occhio cibernetico del personaggio maschile viene utilizzato solo per analizzare alcuni elementi presenti nella mappa come le piante, ma ai fini del gioco si sta rivelando praticamente inutile finora. Discorso non troppo dissimile dai soldi di Fiona, utili in questo episodio solo per un acquisto (opzionale) di alcuni abiti. Anche in questo caso però si tratta di una cosa molto fine a se stessa.

Commento finale

Dopo un secondo episodio un po’ blando, Tales from the Borderlands con questo terzo episodio conferma la buona qualità del prodotto intraviste nel season premiere. Catch a Ride ha tutto: azione fuori di testa, momenti ironici tipici della serie creata da Gearbox e personaggi interessanti che proseguono il loro percorso evolutivo. Adesso non vediamo l’ora di scoprire come procederà l’avventura di Rhys e Fiona con i restanti due episodi che promettono fuoco e fiamme. Peccato soltanto per le abilità dei protagonisti che continuano a essere quasi del tutto inutili.

  • Storia interessante e in pieno stile Borderlands

  • Costante il ritmo della narrazione

  • I personaggi principali e secondari

 

  • Abilità dei due protagonisti praticamente inutili finora