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Gears of War 3 Multiplayer

Dopo aver esaminato ogni singolo dettaglio e particolare della campagna single player di Gears of War 3, come promesso, ci accingiamo a fornirvi un'analisi approfondita del comparto multigiocatore del titolo, indubbiamente uno degli aspetti su cui i fan nutrivano maggiori aspettative ma anche molte perplessita'. Imbracciate il Lancer e seguiteci, ci sara' da divertirsi!

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

Dopo aver esaminato ogni singolo dettaglio e particolare della campagna single player di Gears of War 3 (qui trovate la recensione), come promesso, ci accingiamo a fornirvi un’analisi approfondita del comparto multigiocatore del titolo, indubbiamente uno degli aspetti su cui i fan nutrivano maggiori aspettative.

Orda 2.0

Vogliamo cominciare subito con quello che, all’unanimità di tutti i membri della redazione, è il fiore all’occhiello dell’intera produzione: l’Orda. Se in Gears 2 questa inedita modalità, in cui una squadra di cinque giocatori doveva affrontare ben 50 ondate consecutive di locuste, aveva stupito per immediatezza e divertimento, questa nuova versione si è rivelata addirittura strabiliante per profondità, solidità e spettacolarità.
Partendo dalla formula di base leggermente rivista: un punto debole dell’Orda originale era una certa ripetitività di fondo, che portava ad affrontare praticamente per cinque volte le medesime 10 ondate di nemici con la sola variazione di resistenza e danno in favore delle locuste. Stavolta le ondate genereranno nemici totalmente random, con la possibilità di incontrare Boomer, Kantus, Mauler e Bloodmount già dalle primissime ondate, rendendo la cooperazione del team di importanza vitale. Come se non bastasse i nemici concentreranno da subito e tutti insieme il fuoco incrociato sui 5 giocatori, assediandoli praticamente da subito e caricando a testa bassa una volta messi alle strette. Il massimo del divertimento giungerà però ogni dieci ondate, quando faranno la loro comparsa sulla mappa i micidiali boss. Attenzione: i boss non sostituiranno l’intera ondata, ma ne faranno parte. Tra le creature che dovremo fronteggiare ad ogni decima ondata troviamo:

1) Squadra di Reaver: un gruppo di due o tre Reaver che piomberanno sul campo di battaglia, cavalcati da guardie Theron armate di Arco Torque. Molto difficili da abbattere e dotati di lanciamissili a puntamento laser che non lasceranno scampo ai malcapitati bersagli.
2) Corpser: dei giovani Corpser (non quelli giganti) cominceranno a farsi largo nel sottosuolo per poi spuntare fuori all’improvviso ed attaccarvi con i loro aculei. Le loro zampe corazzate possono creare qualche problema ed il fatto che compariranno in più di un esemplare sarà motivo per incrementare la cooperazione del team, delegando un paio di compagni a fare da esche mentre gli altri colpiscono al corpo il mostro.
3) Berserker: una coppia di devastanti Berserker si aggireranno per la mappa pronti a caricare e distruggere qualsiasi cosa intralci il loro cammino. Forse i nemici più ostici da fronteggiare in quanto invulnerabili a qualsiasi tipo di proiettile. Per avere la meglio su di essi sarà necessario o l’uso del martello dell’alba oppure l’indebolimento della loro corazza tramite lanciafiamme, che li esporrà temporaneamente al vostro fuoco.
4) Berserker splendente: semplicemente fantastico. Questo nemico compare raramente ma quando succede lo spettacolo è assicurato. Il Berserker Splendente è in grado di saltare e una volta ferito lascerà dietro di sé imulsion incandescente che inonderà l’area circostante. Mirare i suoi punti sensibili è l’unico modo per abbatterlo, ma preparatevi ad usare tonnellate di munizioni.
5) Brumak: se sarete fortunati uno solo di questi bestioni comparirà sulla mappa, altrimenti dovrete affrontarne addirittura due. Le sue dimensioni non gli permettono di compiere grossi spostamenti ma la sua potenza di fuoco, generata dalle due mitragliatrici e dal lanciamissili, lo rende indubbiamente il nemico più impegnativo da affrontare. Su quest’ultimo segnaliamo purtroppo dei problemi di compenetrazione poligonale quando si troverà a passare in zone più ristrette rispetto alle sue dimensioni, rendendo quasi inutile qualsiasi tentativo di arroccamento. Tuttavia le battaglie contro i Brumak sono sicuramente tra le più esaltanti dell’intera modalità.

Un carnet di boss di tutto rispetto, ovviamente coadiuvato dai normali nemici che li affiancheranno durante l’ondata, rendendoci da subito la vita estremamente difficile. Tra l’altro anche la generazione dei boss è del tutto casuale, questo significa che potreste incontrare un Brumak anche alla decima ondata. È poi interessante notare come gli sviluppatori abbiano voluto mantenere una certa coerenza a livello narrativo, facendo in modo che locuste e splendenti lottino anche fra di loro se si dovessero incrociare sul campo di battaglia.

Inutile spiegare come questa semplice aggiunta possa innalzare incredibilmente il livello di divertimento e di sfida. Ma non è certo finita qui.
Per fronteggiare un’Orda così agguerrita, i COG avevano bisogno di un piccolo aiuto, ed ecco arrivare le fortificazioni: prima dell’inizio della partita la squadra potrà scegliere una delle quattro basi disponibili sulla mappa, in modo da formare una sorta di roccaforte intorno a quest’ultima. Intorno alla base scelta infatti si renderanno disponibili varie fortificazioni, tutte con vari livelli di upgrade. Si andrà dal semplice filo spinato (che una volta potenziato diventerà una barriera laser) alle esche, fantocci in grado di confondere i nemici attirando il loro fuoco per qualche istante, mitragliatrici fisse, torrette automatiche, fino al pezzo da novanta, il Silverback, il poderoso mech in grado di fornire una devastante potenza di fuoco illimitata. Tutto questo armamentario ha però un prezzo. Tutto ha un prezzo nell’Orda. Ogni singola fortificazione ed ogni arma sulla mappa richiederà al giocatore di pagare un prezzo per essere utilizzata, prezzo oltretutto che salirà col progredire delle ondate. Come se non bastasse le fortificazioni hanno ovviamente una resistenza limitata e dopo ogni ondata andranno riparate, ed anche il costo delle semplici riparazioni subirà un sensibile incremento man mano che avanzeremo nell’Orda.
Il tutto porterà la squadra a gestire con cura i propri fondi, ottenibili ovviamente eseguendo uccisioni, assistenze e completando le ondate bonus, altra chicca ideata dagli scatenati sviluppatori di Epic Games. Durante le canoniche 10 ondate ci sarà un round bonus in cui l’orda ci fornirà un obiettivo da portare a termine, che potrebbe consistere nell’eseguire un certo numero headshot, uccidere un dato numero di nemici con un’esecuzione oppure terminare l’ondata entro un certo limite di tempo. Se riusciremo nell’impresa riceveremo dei fondi extra e vari bonus, rappresentati da munizioni ed armi pesanti. Anche qui sarà molto importante la gestione di questi bonus, visto che rimarranno sulla mappa finché non verranno sfruttati. La durata generale di ogni ondata è poi sensibilmente aumentata: già dalle prime battute infatti noteremo come le locuste da affrontare in ogni round siano praticamente raddoppiate, il che porta ad una forbice temporale che oscilla da una a due ore per arrivare in fondo alle 50 ondate, a seconda del livello di difficoltà scelto (ma anche affrontata a “facile” questa modalità metterà a dura prova la squadra nelle fasi finali). Da ultima segnaliamo la possibilità di condividere soldi e munizioni con i propri compagni e di potercisi scambiare le armi, una risorsa veramente preziosa quando ci si troverà in crisi e a corto di risorse.

Come avete potuto intuire l’Orda 2.0 è una modalità che ci ha lasciato veramente a bocca aperta. Tutto è curato praticamente nei minimi dettagli. Tutto è funzionale nel generare divertimento, incrementare la sfida e favorire la cooperazione del team. Un miglioramento di questo livello, in una modalità già di per sé godibilissima, era difficilmente pronosticabile e va ad impreziosire già da sola il valore generale del titolo.

Belva

Un’altra novità molto interessante è rappresentata dalla modalità Belva. In soldoni è l’Orda a ruoli invertiti, con i cinque giocatori ad impersonare le locuste con l’obiettivo di uccidere tutti gli umani sulla mappa entro un certo limite di tempo. Partiamo da un presupposto: questa modalità è dannatamente divertente, un concentrato di frenesia e tatticismo unici che vanno ad integrare alla perfezione questa tipologia di gioco con le peculiarità ormai note a tutti di questo titolo.

Belva si compone di 12 round durante i quali dovremo cercare di eliminare i nemici sulla mappa entro il limite di tempo prestabilito. All’inizio di ogni round e dopo ogni morte, potremo scegliere di quale tipologia di locusta prendere il controllo, a patto di avere abbastanza denaro. Ogni giocatore infatti inizierà la partita con 1000 crediti e sole tre classi disponibili: Ticker (veloce ma estremamente fragile, dotato di un solo attacco che tra l’altro comporta l’autodistruzione), Drone (armato di Hammerburst) e Abbietto (molto agile ed in grado di paralizzare i nemici con il suo urlo ma anch’esso poco potente e molto debole). L’ondata ci metterà inizialmente contro la resistenza di pochi umani, deboli e per giunta male armati. Quando però cominceremo a credere che le cose si facciano fin troppo facili, compariranno sulla mappa gli eroi COG, molto più ostici da affrontare, eliminabili solo previa esecuzione e capaci di erigere fortificazioni e torrette automatiche. Il tutto accompagnato dal fatto che l’energia delle nostre locuste non sarà rigenerabile. Questo obbligherà la squadra a collaborare fin dal primo istante, quando saranno disponibili solo le locuste più deboli. Quando però cominceremo ad accumulare soldi tramite le uccisioni verranno sbloccate nuovi e più potenti classi di locuste, come i Boomer, i Kantus (in grado di rianimare i compagni caduti), i Bloodmount, fino ad arrivare ai Corpser (in grado di rifugiarsi sotto il terreno) e ai devastanti Berserker, con cui potremo seminare la più totale distruzione. Il divertimento è assicurato ed il ristretto limite di tempo con cui le ondate devono essere terminate spingerà ogni membro della squadra a collaborare con i propri compagni, in modo da formare una vera e propria orda che dovrà muoversi come un’unica entità. Una locusta isolata, per giunta di classe inferiore, sarà infatti facile preda del fuoco nemico. Questa modalità ha però un solo, grande difetto: la durata. Quando si ha l’impressione che stia per iniziare il divertimento, quando si è appena riusciti ad aver accesso alle locuste più potenti, si è già raggiunta l’ondata finale e nell’arco di 10-15 minuti questa bellissima modalità giunge al termine, lasciandoci un po’ con l’amaro in bocca. Un vero peccato considerando il potenziale enorme che questa tipologia di gioco si porta appresso. Confidiamo però nel buon senso degli sviluppatori, sperando che possano supportare al meglio questa modalità con dei futuri aggiornamenti.