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E3 2010 – Pensieri e parole

L'edizione 2010 dell'E3, la fiera videoludica piu' importante al mondo, si e' da pochi giorni conclusa, ma di certo gli effetti che ha sortito su stampa specializzata e pubblico si sentiranno ancora per lungo tempo. Sebbene molti utenti si siano dimostrati soddisfatti degli annunci che hanno costellato questi quattro giorni dell'Expo di Los Angeles, altri invece hanno espresso un certo rammarico per una mancanza di contenuti dello stesso, specie se confrontato con le edizioni degli anni precedenti. Ecco quindi uno speciale differente da quello del precedente anno, niente piu' hype-meter, ma il parere di ogni membro della redazione di Console-Tribe, pronto a rivelarvi le sue gioie e le sue delusioni per questo E3 particolarmente controverso.

di: Redazione

L’edizione 2010 dell’E3, la fiera videoludica più importante al mondo, si è da pochi giorni conclusa, ma di certo gli effetti che ha sortito su stampa specializzata e pubblico si sentiranno ancora per lungo tempo. Sebbene molti utenti si siano dimostrati soddisfatti degli annunci che hanno costellato questi quattro giorni dell’Expo di Los Angeles, altri invece hanno espresso un certo rammarico per una mancanza di contenuti dello stesso, specie se confrontato con le edizioni degli anni precedenti.
Ma una cosa è certa: quest’anno a fare da padroni dei palchi Sony e Microsoft ci hanno pensato soprattutto le nuove periferiche, quali l’accessoriato Move e il fantascientifico Kinect, oltre all’implementazione futura del 3D, elemento che ha coinvolto anche il colosso nipponico Nintendo, forte di un 3DS dalla tecnologia 3D avanzata. Eppure sono stati mostrati anche tantissimi giochi, alcuni attesi con particolare ansia, altri invece inaspettate sorprese. Si sono visti i seguiti delle serie più acclamate, porting del tutto inattesi e sono stati rivelati alcune intriganti nuove IP. Ecco quindi fare capolino sui megaschermi titoli quali Halo: Reach e Fable 3 per Xbox 360, Killzone 3 in 3D e inFamous 2 per l’ammiraglia Sony e il nuovo Zelda e Donkey Kong per un Wii sempreverde. E non sono mancati i titoli multipiattaforma del colosso EA, di Square-Enix e di Capcom e di tante altre software house…
Insomma, la carne al fuoco di certo non è mancata, ma come si è accennato sopra non tutti sono rimasti soddisfatti di ciò che si è visto.
Ecco quindi uno speciale differente da quello del precedente anno, niente più hype-meter, ma il parere di ogni membro della redazione di Console-Tribe, pronto a rivelarvi le sue gioie e le sue delusioni per questo E3 particolarmente controverso.

 

 

 

Nonna, spegni quella dannata console!

Ebbene sì… gli hardcore gamer stanno sparendo, per essere rimpiazzati da una categoria di giocatori molto più universale, per non dire “familiare”. Certo, difficilmente vedremo nostra zia alle prese con le locuste di Gears of War 3 o la nonna del nostro vicino di casa esultare alla vittoria di un deathmatch online al nuovo Call of Duty. Ma di sicuro vedremo entrambe, invece, dimenarsi davanti alla TV con l’obiettivo di coccolare quel tenero micione virtuale, oppure controllare il proprio peso forma guidate da una console improvvisata personal-trainer domestico.
La mia domanda è: siamo sicuri che questi siano i “giochi” che vorremo giocare nei prossimi anni? Ma soprattutto, non erano proprio i nostri genitori, le nostre zie e le nostre nonne a dirci di spegnere quel dannato aggeggio a favore di una boccata d’aria fresca?
La mia impressione è che non solo le grandi case di sviluppo abbiano indirizzato l’uso delle console alla famiglia con l’introduzione di titoli più appetibili per tutti (nonni e nipoti, nessuno escluso), ma che in qualche modo stiano cambiando poco alla volta il concetto stesso di “videogame” per avvicinarlo invece a quello che un tempo veniva ricordato come “gioco di società”.
E forse c’è anche la morale della favola: “Il divertimento non è nel gioco in sé, ma nel desiderio di condividerlo con gli altri”.

 

 

 

 

Fuga dal mondo dei sogni

È stato un bel tour de force: news che si susseguivano a ritmo serrato, trailer, video, luci colorate, conferenze, 3D, strani giochi di ballo, streaming, elefanti, annunci, annunci che non sono arrivati…
Ora è finito, e già un po’ tutto questo mi manca: la frenesia del momento, l’adrenalina di condividere una passione con così tante persone in tutto il mondo.
Certo, si sono visti E3 migliori… si potrebbe dire che Microsoft e Sony stiano tradendo i loro affezionati hardcore gamer per andare a caccia di nuovi allettanti bacini di utenza, perché tutta l’attenzione è stata per i famosi motion controller che hanno rubato la scena: il vuoto pneumatico di idee ha saputo per ora proporre solo una minestra già ampiamente servita alla mensa Nintendo. Che è stata, secondo molti, la regina indiscussa di Los Angeles col suo 3DS dalla line-up sensazionale. A mio avviso solo la mancanza di materiale riguardante The Last Story, che comunque vedremo presto, ha impedito alla conferenza della Grande N di assurgere a vero evento nell’evento.
Ma non è il solo gioco che avrei voluto vedere annunciato che poi ha dato forfait: i nuovi capitoli di Lost Odyssey, Tomb raider e Bayonetta per ora restano desideri proibiti e purtroppo inascoltati.
Per fortuna i prossimi mesi offrono alternative mica da buttare via: Epic Mickey, Vanquish e Castlevania dove li mettiamo? E con Kinect le serate in casa con gli amici non saranno più le stesse. Ma anche da soli, quel Child of Eden promette dannatamente di fare.. scintille.
Tutto sommato, grazie, Los Angeles. Ci vediamo presto.

 

 

 

 

Three is the magic number

Tre come E3, ovviamente.
Tre come tre grandi compagnie che cercano in qualche maniera di accaparrarsi quanto più audience possibile con tre strategie diverse. Microsoft sfodera le sue esclusive storiche, belle ma forse è venuto il momento di cambiare, e il fantasmagorico (?) Kinect. Sony punta tutto sull’advertising e mostra le sue prossime pubblicità (sic) della PSP, sfodera il Move e fondamentalmente annoia. Nintendo fa tutti a pezzi: marchi storici come Zelda, Donkey Kong, Metroid bucano lo schermo, lasciano estasiati. Ma questo è niente…
3 come 3DS. Nintendo ha lasciato tutti a bocca aperta con questo gioiello scintillante che trasuda tecnologia e genialità. Lo devo AVERE immediatamente!
Per ultimo: tre come TREmendo. Questo E3 in definitiva è stato scarno, salvo qualche exploit, ma soprattutto è stato per il novanta per cento annunciato, forse la cosa peggiore che può accadere a una vetrina come quella losangelina.

 

 

 

 

Nulla di nuovo sul fronte occidentale… o quasi

Sei mesi fa, in un momento di follia, cercavo in rete i pacchetti più convenienti per andare a Los Angeles e assistere in prima persona a quello che speravo fosse un E3 epocale: primi vagiti di una console Microsoft “next-gen”, presentazione delle nuove console portatili Sony e Nintendo, applicazioni software rivoluzionarie alle nuove periferiche motion-sensing. Col senno di poi, sono stato fortunato a non comprare i salatissimi pacchetti vacanza.
L’E3 2010 ha enormemente deluso le mie aspettative, su tutto il fronte, a parte la presentazione del Nintendo 3DS. Riferimenti ad un presunta console domestica next-gen, di qualsiasi producer, era pura utopia e, di questo, sono consapevole; la delusione maggiore deriva, invece, dalle applicazioni mostrate del Kinect e del Move. Nel corso dell’E3 2009, Microsoft e Sony avevano fatto sperare ad una filosofia che andasse al di là dei party game e dei casual game in generale, spostandosi verso la concezione evoluta del motion che, oggi, molti titoli Wii hanno. Con l’aggiunta, ovviamente, di una grafica HD. Quello che ho visto, a mio parere, è esattamente il contrario: solo ed esclusivamente party e casual game, vie per avvicinarsi il più possibile al target Nintendo.
Per quanto riguarda i titoli che più aspettavo, metto una bella serie di punti interrogativi. Gears of War 3 ha mostrato tutte le sue potenzialità tecniche ma, questo, non mi stupisce affatto: quello che desidero è un netcode decente, che sia in grado di risolvere i gravi problemi del secondo capitolo. Le stesse considerazioni valgono per GT5 dopo la sua ennesima partecipazione all’E3: tante dichiarazioni del team Polyphony, molti video in-game e finalmente una data per la release. Manca solo la prova in-game, incrociamo le dita.
Forse le mie attese erano minori rispetto alle altre conferenze, ma Nintendo ha soddisfatto le mie affamate esigenze da giocatore: una console portatile che, coraggiosamente, affronta una strada del tutto nuova, il 3DS, e due sequel eccellenti, Zelda e Donkey Kong.

 

 

 

 

No sorprese, no party

Anticipando che di questo E3 ho seguito principalmente la conferenza Sony, leggendo news e dettagli su quelle Microsoft e Nintendo (in fin dei conti posseggo solo una PS3), devo dire di essere particolarmente deluso.
I giochi presentati non sono stati pochi, certo, né tanto meno brutti ma nessuna sorpresa mi ha davvero sconvolto. Né Killzone 3inFamous 2 mi hanno lasciato a bocca aperta, non tanto perché deludenti o altro, anzi, ma solo perché la loro presenza mi era stata rivelata qualche settimana prima della fiera di Los Angeles tra le decine di rumour e conferme che erano circolate in rete. Quindi l’effetto sorpresa è venuto a mancare, cosa che non dovrebbe succedere ad un evento importante come l’E3.
Poi è stata dichiarata la data di rilascio di Gran Turismo 5, un bellissimo video su Final Fantasy XIV ma nulla riguardo ad esclusive importanti quali Agent o Resistance 3
Insomma, mi aspettavo la presenza di maggiori titoli first party e di annunci bomba dell’ultimo minuto. Invece, la “sorpresa” finale è stata il nuovo capitolo di Twisted Metal, una saga che mi ha sempre convinto poco.
Senza parlare poi dell’ora buona di conferenza dedicata esclusivamente al Move e ai giochi che lo supporteranno. Cioè, di essere è interessante, lo ammetto, ma non mi si può mostrare per dieci minuti il gameplay di giochi come Sorcery o il prossimo Tiger Woods lasciando in disparte titoli ben più attesi quali Socom o Motorstorm 3, giusto per fare qualche esempio.
Ciò che invece, e paradossalmente, mi ha intrigato di più sono i tanti contenuti esclusivi per la PS3 legati a Collector’s Edition di giochi attesissimi, quali Medal of Honor e Dead Space 2. Mentre la notizia che mi ha davvero lasciato sorpreso è stato l’annuncio di Portal 2 su PS3. Non tanto per Portal 2 in sé, quanto per il valore di questo nuovo rapporto tra Valve e Sony, che significa una probabile versione PS3 del futuro Half Life 2: Episode 3, gioco che aspetto con particolare ansia.
Peccato, E3 che prometteva di essere il migliore degli ultimi anni ma che in realtà ha dato ben poco al pubblico, tra statistiche inutili, cabaret di basso livello e periferiche votate a titoli casual.

 

 

 

 

Casual o Hardcore gamers?

Spenti i riflettori e smontate le sfolgoranti scenografie, cosa ci lascia questo E3 2010? Una cosa è certa: è stata una manifestazione all’insegna del motion controller, lo avreste mai detto? Neanche 4 anni fa Nintendo sfornava una console per molti nata già vecchia, le software house latitavano nel supporto e con l’esplosione dell’alta definizione le sorti della casa di Kyoto sembravano segnate. L’idea bislacca di giocare smanacciando davanti a un televisore non era delle più entusiasmanti, eppure ha fatto scuola. Dimenarsi come un forsennato per entrare nel gioco è la moda del momento, ebbrezza ad oggi paragonabile solo alla possibilità di guardare un film con gli occhiali da sole. A far da contraltare a questo approccio soft non poteva mancare puntuale la classica vagonata di FPS per il tremendo gaudio degli hardcore gamer, giochi per uomini duri e poco propensi a scacciare mosche virtuali. Entusiasmanti sequenze di gioco hanno fatto da cornice alle parole degli sviluppatori ma soprattutto hanno aperto la strada alla più classica sensazione di déjà-vu. Questo E3 pare sia stato concepito per accontentare tutti, ma allora perché questo amaro in bocca? Forse perché non siamo casual e non siamo hardcore ma stiamo esattamente a metà. Siamo una razza in via di estinzione e il palcoscenico non ha pietà di noi.