Indieanata

Butcher – Demon’s Crystals – Lethal League

di: Simone Cantini

Butcher (PS4, Xbox One)

Certo che leggere “La modalità di gioco più semplice è DIFFICILE” non è proprio un rassicurante biglietto da visita, specialmente se si è in cerca di un giochino spensierato con cui ammazzare il poco tempo libero a disposizione. Eppure sarebbe un vero peccato sottovalutare questa frase e scegliere di saltare a piè pari Butcher. Già, perché sotto la sua scorza da duro senza compromessi la creatura firmata Transhuman Design nasconde un titolo dannatamente divertente, ma anche fottutamente impegnativo. Ricalcando in pieno lo stile del vecchio Abuse (alzi la mano chi se lo ricorda), nel gioco impersoneremo un cyborg incaricato di sterminare tutti gli umani ospitati a bordo di una struttura orbitante. Per farlo dovremo affrontare una manciata di livelli, non certo lunghissimi ma decisamente ostici da portare a termine, in cui dovremo sparare a tutto ciò che si muove, calati all’interno di una struttura bidimensionale dallo stile decisamente retrò (forse un po’ troppo). Ovviamente non dovremo fare unicamente affidamento sulla nostra bruta forza, dato che in soccorso arriveranno moltissime armi capaci di rendere sensibilmente più agevole il nostro incedere, semplificando il percorso verso lo scontro con il boss finale. Questo in buona sostanza è Butcher, titolo sfacciatamente rivolto ad un pubblico hardcore che, mescolando assieme elementi presi dai soulslike (difficoltà ed imboscate) e da Hotline Miami, sarà in grado di intrattenere e far imbestialire, sempre con estremo fair play, tutti coloro che sono in cerca di una sfida tosta ma appagante. Peccato davvero per la pixel art decisamente troppo minimal, ma si tratta in fondo di un difetto da poco. Ah, ovviamente la difficoltà per poppanti è stata introdotta puramente per trollare tutti coloro che, in occasione della release PC, si sono lamentati dell’estrema difficoltà. Selezionarla, però, sarebbe un vero delitto!

Globale 80

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Demon’s Crystals (PS4, Xbox One, Wii U)

Ci interessa davvero sapere che alcune oscure creature, gli Urican, sono in cerca di alcuni cristalli per riportare la pace nel mondo? No, diciamo che non ce ne potrebbe fregare di meno, tanto quanto ai ragazzi di Byte4Games, gli autori di Demon’s Crystals e che sono i primi a non dare grande peso alla narrativa del loro lavoro. Già, perché in fondo questo essenziale twin stick shooter spinge tutto sul gameplay e la voglia di cooperare (o competere a seconda dei casi) con i nostri amici. Purtroppo soltanto con quelli a portata di divano. Sì, perché il multiplayer per quattro giocatori è disponibile unicamente in locale, fattore che limita molto le potenzialità ludiche di Demon’s Crystals. E vista la discreta mole di contenuti pensati per il divertimento in compagnia, spiace davvero da morire. Al di là della canonica campagna, non troppo elaborata ed in cui non dovremo fare altro che raccogliere il dato numero di cristalli e uccidere un determinato numero di creature ostili, è nella sua accezione più sociale che il gioco riesce a stupire per quantità: sezioni cooperative, gare ad eliminazione, deathmatch a squadre e tanto altro consentono di dare vita a sfide decisamente avvincenti, complice un gameplay immediato e riuscito. Se poi siete tipi solitari e non vi interessano le 6 modalità disponibili per il multiplayer, alla canonica campagna si aggiunge anche la classica modalità Orda, che male non fa mai. Insomma, il divertimento non manca, anche se il caos che imperversa in alcuni livelli rende davvero difficile leggere le minacce che incombono. Peccato anche per alcuni inspiegabili e sporadici rallentamenti che, data la grafica carina ma molto minimale, sono davvero difficili da giustificare. Fortunatamente il tutto è proposto ad un prezzo talmente concorrenziale (€ 4,99) che sarebbe un peccato perderselo.

Globale 70

https://youtu.be/E1Eyf5pc6G0

Lethal League (PS4, Xbox One)

Essere originali spesso è la chiave vincente di un indie che si rispetti, talvolta invece il troppo estro finisce per ritorcersi contro i programmatori più temerari. E personalmente ritengo che sia questo il caso di Lethal League, interessante (almeno sulla carta) beat’em up realizzato dal teutonico Team Reptile. Parliamo di un gioco di mazzate, nel verso senso della parola, in cui l’unico modo per avere la meglio sull’avversario consiste nel colpirlo con una sorta di palla da baseball, che ovviamente dovremo percuotere con l’arma a disposizione del personaggio scelto. I controlli sono estremamente essenziali, con un pulsante adibito allo swing, uno alla smorzata (utile per rallentare sfere un po’ troppo veloci da indirizzare) ed uno per la mossa speciale. All’interno di piccole arene bidimensionali, quindi, dovremmo sfruttare questo semplice moveset per imprimere una velocità sempre maggiore alla palla, nel tentativo di sorprendere e sfondare la difesa avversaria. Concettualmente l’idea sarebbe anche vincente, peccato che finisca per scontrarsi con una caoticità dei match davvero troppo accentuata e che, con notevole frequenza, finisce per farci perdere di vista il nostro bersaglio, lasciandoci in balia dei colpi avversari. Per non parlare del sistema di controllo non sempre estremamente reattivo. E se ciò è palpabile nell’1vs1, figuratevi cosa vi aspetta nelle sfide a coppie. Essendo già disponibile da anni su PC, mi sarei aspettato una maggiore cura nel porting console di Lethal League, ad esempio grazie all’implementazione di nuovi contenuti. Invece la già scarsa proposta iniziale ritorna oggi in tutta la sua pochezza: lo striminzito cast di personaggi, difatti, si accompagna ad una modalità in singolo ostica ma estremamente breve. Le cose non migliorano cimentandosi nel multiplayer, sia online che offline, con scontri 1vs1 e 2vs2 privi di un reale appeal. A poco serve anche il sistema di progressione, utile soltanto a sbloccare alcune skin accessorie. Insomma, la produzione Team Reptile è il classico esempio di idea azzeccata realizzata malamente. Peccato…

Globale 50

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