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Console-Tribe Awards 2015 – I risultati

Eccoli i vostri giochi preferiti del 2015! Anche quest'anno noi ve li abbiamo proposti e voi li avete votati.
Ai vincitori il solito posto d'onore mentre subito sotto una nota della redazione per non dimenticare qualche titolo che magari ha spinto meno sul marketing ma che ci ha colpito comunque positivamente. E adesso largo ai risultati!

di: Redazione

Eccoli i vostri giochi preferiti del 2015! Anche quest’anno noi ve li abbiamo proposti e voi li avete votati.
Ai vincitori il solito posto d’onore mentre subito sotto una nota della redazione per non dimenticare qualche titolo che magari ha spinto meno sul marketing ma che ci ha colpito comunque positivamente. E adesso largo ai risultati!

Miglior Picchiaduro 2015 – Mortal Kombat X

Non c’era molta scelta quest’anno, normale quindi che Mortal Kombat X svetti senza problemi nel suo genere riconfermando la sua nuova giovinezza nell’ambito del picchiaduro.

Don’t Forget – Guilty Gear Xrd SIGN

 

In un mercato già di nicchia come quello dei picchiaduro, Guilty Gear Xrd SIGN percorre una strada ancora più impervia e ci propone come al solito un gioco tecnicissimo realizzato con uno splendido 2D; sicuramente non per il grande pubblico ma un ottimo modo per tornare alle atmosfere del passato.

Miglior Racing 2015 – Need For Speed

Need for Speed è tornato alle origini e vi ha subito impressionato per il meglio. Sarà stato il suo open world, la storia raccontata con inserti filmati dal vivo o la partecipazione di grandi icone del mondo delle corse ma il risultato è sicuramente da premiare.

Don’t Forget – Forza Motorsport 6

 

Turn10 conferma con questo sesto episodio che ogni due anni si può distribuire un prodotto di grandissima qualità, Forza Motorsport 6 alza ancora l’asticella presentando un gioco ancora più bello da vedere e con un gameplay sempre raffinato.

Miglior Platform 2015 – Ori and the Blind Forest

Fa sempre un certo effetto non trovare l’onnipresente Mario quando si tratta di celebrare il genere dei platform. Non fa strano, però, che a scalzare il già citato idraulico si trovi quella piccola perla di Ori and the Blind Forest. Sotto la sua scorza fiabesca e colorata, difatti, si nasconde un titolo in grado di non far rimpiangere troppo l’idolo di casa Nintendo, grazie ad un gameplay semplicemente (quasi) perfetto e bastardo al punto giusto. Tana per Microsoft.

Don’t Forget – Mario Maker

 

L’assenza del suddetto baffetto saltellante è stata breve. Difatti è impossibile non riservare una menzione d’onore a Mario Maker, il materializzarsi del sogno bagnato di tutti coloro che sono cresciuti a tubi e funghi. Cosa c’è di più galvanizzante del poter realizzare in prima persona i livelli in cui far scorrazzare il fidato Mario, magari sfidando gli amici a superare con abilità le nostre contorte creazioni? Niente. O forse solo Ori.

Miglior Action 2015 – Bloodborne

Il masochismo è forte nei player, specie quelli console. Altrimenti non si spiega come possano preferire scatolette arretrate rispetto alla uber potenza dei più moderni PC e preferiscano farsi umiliare da Hidetaka Miyazaki e dal suo recente Bloodborne. Che grazie al suo essere altro rispetto ad un semplice reskin dei Soulslike è riuscito a piegare, senza spezzare, al suo volere gran parte dei possessori di PS4.

Don’t Forget – Metal Gear Solid V – The Phantom Pain

 

Ti odio e poi ti amo e poi ti odio e poi ti lascio. Di sicuro il 2015 verrà ricordato per la tormentata storia d’amore andata a rotoli tra Konami e Kojima. Non prima però che il caro Hideo-san riuscisse (quasi) a consegnare ai posteri il suo ultimo Metal Gear. Un’opera ambiziosa, forse troppo, con cui Kojima ha stravolto in parte i paletti che da sempre regolano la sua creatura calandola all’interno di una struttura open world. Mancherà sicuramente di qualche tassello, magari tagliato via per motivi di budget, ma difficile chiudere un occhio al cospetto di The Phantom Pain.

Miglior Avventura 2015 – Until Dawn

Until Dawn è stata una vera sorpresa: dopo i problemi in fase di produzione e lanciato quasi in sordina da una Sony che sembrava crederci pochissimo si è rivelato invece un gioco interessantissimo grazie alla sua componente narrativa, al suo utilizzo consapevole di tutti i cliché dell’horror e alle diverse scelte proposte dal butterfly effect, un primo posto meritatissimo.

Don’t Forget – Life is Strange

 

Da un effetto farfalla all’altro: Life is Strange ha avuto il coraggio di affrontare nella sua storia tematiche non proprio comuni, il tutto in una cornice decisamente suggestiva.

Miglior RPG 2015 – The Witcher 3

Questa era prevedibile, dai. Era senza dubbio scontato trovare il capolavoro CD Projekt in testa alla categoria dei giochi di ruolo. Quindi che altro dire, che non sia già stato detto, per commentare questa meritata posizione? In questi casi è meglio evitare di ripetersi che magari, vista la storia del prodotto, rischiamo di incaèç@à$ in qu$£”) fast*?=)(@ bug. Come non detto…

Don’t Forget – Xenoblade Chronicles X

 

E siamo sempre qua, a commentare un titolo che avrebbe meritato sicuramente una sorte migliore. Era già successo anni fa con il suo diretto predecessore e quindi non stupisce se, anche oggi, ci troviamo a celebrare l’ennesimo colpo gobbo di Monolith. Di sicuro Xenoblade Chronicles X vale molto di più del numero di copie che è riuscito a piazzare che, per quanto esigue, non intaccano minimamente il lavoro svolto dal team nipponico. Che siamo ansiosi di vedere all’opera su NX.

Miglior Shooter 2015 – Star Wars Battlefront

Se sono oramai decenni che Electronic Arts fa il bello e il cattivo tempo nel mondo videoludico di sicuro ci sono dei motivi. Quel che certo è che il colosso americano sa come capitalizzare al massimo i suoi prodotti ed il successo di Star Wars: Battlefront è qui a dimostrarlo. Vuoi per il traino dell’attesissimo settimo episodio cinematografico, vuoi per una cura davvero maniacale nella trasposizione digitali delle Guerre Stellari più famose dell’universo, DICE è riuscita a ritagliarsi ancora una volta il suo bel posto al sole.

Don’t Forget – Splatoon

 

Si può reinventare la ruota? Dice che se abiti dalle parti di Kyoto, hai iniziato a fare soldi producendo carte da gioco e sei riuscita a sdoganare un italico idraulico panciuto è possibile. E Nintendo con Splatoon è riuscita a riscrivere le ferree e stantie regole degli shooter, grazie ad una nuova IP (capito: nuova!! Niente Mario e affini) capace di rinfrescare il genere con una generosa mano di vernice. Letteralmente.

Miglior Sportivo 2015 – NBA 2K16

Sono anni che vi ricordiamo che NBA 2K16 anno dopo anno presenta sempre una confezione impeccabile con una marea di contenuti e una cura maniacale della licenza, nonostante la concorrenza praticamente assente. Questo è l’anno in cui finalmente lo avete premiato e messo al primo post del podio, bravi!

Don’t Forget – Rocket League

 

E se voi avete voluto premiare il basket eviteremo anche noi di nominare il calcio, o almeno quello convenzionale. Rocket League ci ha saputo stupire con un prodotto decisamente fuori dagli schemi che fa della sua immediateza la sua forza.

Miglior Indie/DD 2015 – Ori and the Blind Forest

Seppur con dietro lo zampino di Microsoft Studio, di certo non si può nascondere la natura fortemente indipendente di Ori and the Blind Forest che, pur privo degli scintillanti denari in grado di affossare anche la più promettente delle IP, è riuscito a distinguersi dalla ribollente massa di indie che hanno invaso le nostre console nei 12 mesi appena trascorsi. Inutile aggiungere altro.

Don’t Forget – Rocket League

 

È stato indubbiamente il gioco che ha maggiormente caratterizzato la rovente estate 2015. Parliamo ovviamente del folle Rocket League, la lampante dimostrazione di come un’idea semplice ma vincente possa trasformare in droga anche il più sottovalutato dei videogiochi. Magari, vista l’imminente release su Xbox One, lo vedremo in lizza pure in questo 2016.

Miglior Horror 2015 – Until Dawn

La casa isolta in mezzo ai boschi, il gruppo di adolescenti e le loro relazioni viste mille volte: sarebbe bastato veramente poco per rovinare l’atmosfera di questo videogioco/film o per scadere nel già vissuto. La direzione di SuperMassive Games è invece da premiare proprio per aver saputo giocare con questi elementi e per averci dato finalmente la possiblità di interagire in maniera attiva con essi.

Don’t Forget – Project Zero: Maiden of Blackwater

 

Il genere non è al massimo della forma ma Project Zero: Maiden of Blackwater dimostra che i giapponesi hanno ancora qualcosa da dire a riguardo.

Miglior DLC 2015 – Destiny: Il Re dei Corrotti

Non nascondiamoci dietro ad un dito, Destiny aveva seri problemi di contenuti al lancio e le modifiche fatte in corsa non hanno aiutato la qualità del gioco. Bungie ci ha messo un altro anno, si è corciata le maniche, ma alla fine ce l’ha fatta a consegnare un prodotto finito e degno del nome che porta.

Don’t Forget – The Witcher 3: Wild Hunt – Hearts of Stone

 

CD Projekt è sempre stata famosa per essere una compagnia vicina ai giocatori, riconfermano questa impressione con il DLC dedicato a The Witcher 3: un prodotto di alta qualità capace di rinfrescare il titolo con diverse ore di gioco.

Miglior Esclusiva PS4 2015 – Bloodborne

Siamo bastardi proprio come Bloodborne, quindi non diremo nulla di più di quanto non sia stato detto in merito a quella che avete ritenuto come la migliore esclusiva 2015 per PS4. Sì, siamo cattivi dentro.

Don’t Forget – Until Dawn


Onestamente non ci aspettavamo davvero nulla da Until Dawn. Sarà che era stato progettato attorno all’inutile Move, solo per poi sparire dai radar e riapprodare su PS4. E siccome sin troppo spesso simili situazioni trasformano anche il potenziale oro in mirabolante cacca di piccione, l’interesse nei confronti del titolo Supermassive era davvero ridotto al lumicino. Meno male che ogni tanto le convenzioni sono fatte per essere sovvertite e quello che si preannunciava come flop annunciato si è rivelato un titolo più che valido. L’esatto opposto di The Order.

Miglior Esclusiva Xbox One 2015 – Ori and the Blind Forest / Rise of the Tomb Raider

Ori and the Blind Forest vi è piaciuto, l’abbiamo capito. Un platform bello da vedere e da giocare andava sicuramente premiato con il gradino più alto ma, a sorpresa, allo stesso posto avete messo anche Rise of the Tomb Raider la nuova avventura di Lara Croft, uscito in esclusiva temporale per la console Microsoft.

Don’t Forget – Forza Motorsport 6

 

È quasi assurdo dover ricordare Forza Motorsport 6 come valida alternativa ma eccoci qua: una serie che probabilmente non avrà mai il seguito e il successo che si merita ma che non si risparmia mai in termini di qualità.

Miglior Esclusiva Wii U 2015 – Xenoblade Chronicles X

La cura maniacale di Monolith Soft, la creazione di un mondo enorme, gli imponenti mech di supporto, un sistema di gioco innovativo che strizza l’occhio all’azione ma comunque ben accettato dai fan dei JRPG. Xenoblade Chronicles X meritava un primo posto.

Don’t Forget – Splatoon


Quando si tratta di partorire nuove IP Nintendo ha sempre una marcia in più: Splatoon è stato un grande rischio che però ha ripagato ampiamente la casa di Kyoto e i giocatori che si sono fidati. 

Miglior Esclusiva 3DS 2015 – Monster Hunter 4 Ultimate

Siamo ormai al capolinea di questa splendida console portatile che, anche se in maniera minore, ha avuto uscite degne di nota anche per il 2015: l’uscita di un nuovo Monster Hunter è come al solito un evento sia in Giappone che fuori dal sol levante e, in attesa che la serie torni su console fissa, lo premiamo su 3DS.

Don’t Forget – Xenoblade Chronicles 3D

 

Lanciato come unico software a supporto del New Nintendo 3DS con maggiore potenza di calcolo Xenoblade Chronicles 3D sembra un’operazione di marketing più che un’uscita degna di menzione. C’è però da considerare che se questo è il prezzo da pagare per avere la possibilità di avere nelle tasche il remaster del capolavoro di Monolith allora chiniamo la testa. 

Migliore Console 2015 – PS4

Dai, questa era scontata. Basta solo dare un piccolo sguardo alle discussioni sul forum o, ragionando in termini più globali, all’andamento mondiale del mercato. Siete allineati, confessatelo, visto che avete decretato PS4 come LA console da aver posseduto nel corso del 2015. E poco importa se vi ha sollazzato senza un ricco paniere di esclusive di spessore. Poi, però, se ci danno dei sonari non vi lamentate…

Don’t Forget – Xbox One

 

Ci ha provato, almeno questo dobbiamo riconoscerlo. E lo ha anche fatto con estremo impegno, magari mal dosato durante tutti i dodici mesi trascorsi. Forse ha peccato un po’ di superbia, preferendo conservare le forze per lo sprint finale autunnale, sottovalutando però gli avversari non schierati. È però innegabile come il 2015 di Xbox One sia stato costellato di esclusive di assoluto rispetto, seppur chiamate talvolta a confrontarsi con avversari di ben altro spessore.

Migliore Team 2015 – CD Projekt RED

Magari non sono stati perfetti e in qualche caso ad un loro passo giusto se ne accompagnavano due in direzione opposta. Però è innegabile come l’amore e l’impegno profuso dai ragazzi di CD Projekt nella realizzazione di The Witcher 3 non potesse passare così in sordina, al punto da elevarli al rango di team del 2015. No, non è un bug, avete letto bene.

Don’t Forget – Rocksteady

 

A voler essere pignoli ci sarebbe da constatare che la versione PC di Arkham Knight sia risultata una vera schifezza. E visto che i pignoli ci riesce farli parecchio bene ci teniamo a sottolineare che qua siamo su Console Tribe, quindi non ci sogniamo neppure lontanamente di prendere in considerazione la famigerata Master Race. E poi la versione PC non è stata convertita da Iron Galaxy? Ed è per questo che avete ritenuto Rocksteady degna di svettare nell’olimpo degli sviluppatori.

MOST WANTED 2016 – Uncharted 4: A Thief’s End

Deja vu. La sensazione di aver già scritto e letto queste parole solo un anno fa è davvero forte. In fondo, però, viviamo in un epoca di rimandi, in cui l’anno venturo sarà sempre migliore di quello in corso. O magari, in questo caso, potremmo dire che il 2016 sarà il vero 2015, visto che gran parte dei titoli previsti nei dodici mesi precedenti vedranno (speriamo) la luce nei prossimi. E quindi perché non considerare ancora una volta come titolo più atteso colui che vinse le ultime votazioni? Sperando di non ritrovarcelo tra le scatole anche nell’edizione 2016 dei CTA.

Don’t Forget – Horizon

 

Ci prendiamo in pieno la responsabilità di quanto stiamo scrivendo, senza timore (o quasi) di essere smentiti: Horizon lo voterete anche come most wanted 2017. Non perché il fascino dell’ambientazione messa in piedi da Guerrilla sia così meravigliosa da reggere anche dopo l’effettiva release del gioco, ma solo perché ci sembra impossibile che tutto quel ben di Dio riuscirà davvero ad allietare le prossime vacanze natalizie.

Delusione dell’anno 2015 – The Order 1886

Forse saremo davvero tutti morti dentro, come suggerì a suo tempo Pessino, giusto a ridosso del lancio di The Order. O forse è proprio il gioco di Ready at Dawn ad essere deceduto prima del tempo. Quella che aveva, di fatto, tutte le carte in regola per essere una vera killer app ha finito per sortire l’effetto contrario: schiacciata da un comparto tecnico mostruoso (ma poi neppure troppo), l’esclusiva PS4 è caduta proprio laddove un videogioco dovrebbe fare la differenza, ovvero la consistenza videoludica. E voi ve ne siete fortunatamente accorti. Appuntamento al prossimo (speriamo) capitolo?

Don’t Forget – Halo 5

 

Forse non è davvero colpa sua. Forse è solo arrivato al momento sbagliato e sulla console sbagliata. O forse siete stati voi a non averlo davvero capito. Fatto sta che Halo 5, pur potendo contare sul nome di una delle saghe più rappresentative dell’industria, ha miseramente fallito la missione. Risollevare le sorti di Xbox One e far registrare vendite astronomiche erano intenti senza dubbio lodevoli, ma sul cui mancato raggiungimento è possibile soprassedere. Difficile glissare, invece, sul non essere riusciti a fare breccia nel cuore dei fan.

GOTY 2015 – The Witcher 3

Bravi, ve ne siete altamente fregati dei cavalli volanti, le quest buggate, le ultra dinoccolate e impossibili pose degli NPS, così come altri bug, glitch, exploit, patch e sbrotz. No, forse di questi no, visto che ce li siamo inventati al momento. Quello che conta è che siete riusciti ad andare oltre le superficiali apparenze, finendo con il premiare la consistenza ludica di The Witcher 3, fregandovene di magagne varie (inevitabili per titoli così complessi) e limitandovi unicamente a godervi l’appassionante avventura di Geralt e Ciri.

Don’t Forget – Batman: Arkham Knight

 

Sarà che in fondo sogniamo tutti di essere un po’ supereroi, anche se solo per una notte. Soprattuto se questa notte è quella di Batman: Arkham Knight. Rocksteady chiude il cerchio attorno all’Uomo Pipistrello grazie ad un titolo mastodontico, capace di coniugare azione e spettacolarità in maniera magistrale. Fregandosene dei consumi mostruosi della Batmobile…