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Red Dead Redemption: Undead Nightmare

A partire dal primo Resident Evil, pioniere nel genere del survival horror, abbiamo ucciso non-morti per diletto in citta' infestate, in stazioni e navi spaziali, in antiche ville, su isole disabitate, in laboratori sotterranei e perfino in mondi fantasy. A questo punto il videogiocatore esperto penserebbe di aver gia' visto tutto, ma ecco che Rockstar Games ha di nuovo deciso di stupirci, basando l'ultima espansione di Red Dead Redemption, titolo free-roaming ambientato nel Far West, proprio sugli zombie. Diamo un'occhiata più da vicino ad Undead Nightmare.

di: Redazione

Splatter-trash

Sia il comparto grafico che quello sonoro hanno ricevuto un trattamento speciale per adattare l’ambientazione del Far West ad un gioco di zombie. L’illuminazione è molto più cupa, triste e rende le ambientazioni molto più suggestive. Anche le città hanno subito un restyling e sono ora in rovina, con incendi che divampano ovunque e scritte apocalittiche sui muri, in classico stile survival horror. Specialmente durante la notte il fuoco degli edifici proietterà sui muri e sulle strade delle ombre in grado di creare una vera atmosfera da film horror. I menù sono stati sottoposti alla stessa cura e hanno ora un aspetto decisamente horror-trash che intende ricreare una specie di atmosfera da B-movie anni ‘90.
Anche le musiche sono state riadattate in maniera eccezionale e sono qualcosa di completamente inedito: immaginate le classiche musiche compassate da film western con un tono alla Dario Argento. Il risultato è decisamente trash, ma si sposa alla perfezione con lo stile del gioco e non mancherà di lasciarvi piacevolmente sorpresi.
Anche i lamenti degli zombie sono stati realizzati bene e, seppur Undead Nightmare non sia stato pensato per mettere veramente paura, alcune volte abbinati alla colonna sonora riusciranno a mettervi un po’ di inquietudine.

Ah però, che espansione!

La trama principale è piuttosto lunga e vi occorreranno almeno dalle 4 alle 5 ore per portarla a termine. Se invece vorrete svolgere anche tutte le missioni secondarie, la durata supera abbondantemente le 10 ore, cosa straordinaria trattandosi di una espansione da 800 Microsoft Points (9,90 € se acquistato per PS3). Gli obiettivi/trofei sbloccabili sono 12 (per un totale di 200 punti nella versione Xbox 360) e vanno dal facile (quelli sbloccabili semplicemente proseguendo nella trama) al quasi impossibile, come finire l’espansione al 100% sbloccando anche tutte le sfide ambientali come uccidere un tot di animali.
Per quanto riguarda il multiplayer sono state aggiunte 2 nuove modalità: Overrun e Land Grab. La prima è una specie di “orda” in stile Gears Of War 2, in cui dovrete affrontare, in cooperativa con altri giocatori, sciami e sciami di zombie che proveranno ad attaccare le città. La seconda è una variante del classico King Of The Hill, in cui bisognerà attaccare e poi difendere dei territori. Come per il multiplayer di Red Dead Redemption, anche queste due modalità si svolgono fluide e senza problemi di lag degni di nota.

Acquisto obbligato

Come ci si poteva aspettare da una produzione Rockstar Games, anche Undead Nightmare è un piccolo capolavoro. Per la verità neanche tanto piccolo, trattandosi di un’espansione in grado di superare le 10 ore di longevità in single player, più di quanto molti titoli a prezzo pieno siano in grado di garantirvi.
La trama è a tratti un po’ scontata ma comunque divertentissima e le ambientazioni e le musiche sono fra le migliori (o comunque particolari) mai viste in un videogioco sui non-morti. Se vi è piaciuto Red Dead Redemption e avete anche solo il minimo interesse sugli zombie, Undead Nightmare è un must-buy che non dovete assolutamente lasciarvi scappare.

Voto: 8,5

 

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