Articoli

Left 4 Dead 2 DLC: The Passing

Nonostante il target di riferimento di Valve sia l'utenza PC, l'interesse della software house capitanata da Gabe Newell non poteva ovviamente ignorare una delle console piu' prolifiche del mercato, la Xbox 360. Ecco quindi approdare sulla piattaforma di gioco targata Microsoft uno degli sparatutto in prima persona piu' adrenalinici e splatter degli ultimi tempi: Left 4 Dead. Un anno dopo, nel novembre del 2009, e' la volta del rispettivo sequel, Left 4 Dead 2, anch'esso caratterizzato da una consistente schiera di appassionati e simpatizzanti. Che fare quindi per allietare ulteriormente i fan e riportare il titolo in questione all'attenzione di tutte le testate del settore? Semplice: rilasciare un nuovo fiammante DLC! Mica c'erano dubbi, d'altronde e' un'abitudine ormai.

di: Santi "Sp4Zio" Giuffrida

Che l’attuale generazione videoludica abbia dato i natali agli ormai famosissimi DLC, è ormai un’opinione comune, almeno per quel che riguarda le console casalinghe.
L’importanza che i contenuti scaricabili hanno assunto nel corso degli ultimi anni è tale da indurre gli stessi sviluppatori a programmarli e a parlarne pubblicamente addirittura prima della release ufficiale di un dato titolo, proprio come se questi rappresentassero un incentivo all’acquisto. E tutto sommato la realtà dei fatti non è poi così lontana. In definitiva il fenomeno dei DLC è più attuale che mai e il più delle volte il relativo rilascio rappresenta un’ottima “scusante” per riportare in auge un videogioco che altrimenti sarebbe rimasto sulla mensola a prendere polvere, risvegliandone in tal senso le sorti e rinvigorendo i dati di vendita. Metaforicamente parlando possiamo affermare, senza peli sulla lingua, che un DLC rappresenta a conti fatti una flebo di soluzione fisiologica da somministrare ad un individuo morente onde evitarne il deterioramento vitale. Ma come ogni cosa, è pur vero che esistono le eccezioni. Sì, quelle che confermano la regola.
Ma veniamo a noi, smistiamo i nostri pensieri logici verso il tema del giorno, ovvero la prima espansione ufficiale di Left 4 Dead 2: The Passing.
Vediamo di saperne di più.

Quando quattro non bastano ce ne vogliono sette

Nonostante il target di riferimento di Valve sia l’utenza PC, l’interesse della software house capitanata da Gabe Newell non poteva ovviamente ignorare una delle console più prolifiche del mercato, la Xbox 360. Ecco quindi approdare sulla piattaforma di gioco targata Microsoft uno degli sparatutto in prima persona più adrenalinici e splatter degli ultimi tempi: Left 4 Dead. Un anno dopo, nel novembre del 2009, è la volta del rispettivo sequel, Left 4 Dead 2, anch’esso caratterizzato da una consistente schiera di appassionati e simpatizzanti.
Che fare quindi per allietare ulteriormente i fan e riportare il titolo in questione all’attenzione di tutte le testate del settore? Semplice: rilasciare un nuovo fiammante DLC! Mica c’erano dubbi, d’altronde è un’abitudine ormai.
Nessuno sopravvive per sempre: questo è il messaggio di benvenuto di The Passing; sarcastico ed incisivo come è giusto aspettarsi da un titolo tagliente come Left 4 Dead 2. Questa prima espansione, oltre ad aggiungere all’esperienza di gioco un’ulteriore campagna costituita da tre capitoli, introduce pure due nuove armi (la mazza da golf e il letale M-60), un blog degli sviluppatori consultabile direttamente dal menu principale del gioco, una nuova classe di infetti, la modalità Mutations e, per finire, dieci nuovi obiettivi per un totale di 250 punti sbloccabili.
Prima che andiate avanti con la lettura è giusto specificare che il DLC in questione non stravolge in alcun modo il gameplay del titolo, che di fatto rimane identico a quanto già abbiamo visto, fatta eccezione per la modalità Mutations, di cui vi parleremo tra un po’.
La campagna aggiuntiva di The Passing, nonostante la breve durata (impiegherete circa un’ora per portarla a termine), si rivela intensa ed emotivamente coinvolgente, soprattutto se avete giocato a dismisura il primo immancabile capitolo. Il plot narrativo proposto segue gli avvenimenti della campagna “Dead Center” e assumendo il controllo dei sopravvissuti di Left 4 Dead 2, Rochelle, Ellis, Nick e Coach, incontreremo sul nostro cammino delle vecchie conoscenze: Francis, Zoey e Louis, tre dei quattro survivor di Left 4 Dead. Questi, offrendoci copertura dall’attacco degli assatanati infetti, ci condurranno verso l’epilogo della campagna, il terzo ed ultimo capitolo di The Passing, dove saremo chiamati ad azionare un ponte semovibile, previa raccolta di un determinato numero di barili di gasolio, per poi darcela a gambe a bordo di una fuoriserie sportiva.

Inganna il tuo destino

Il level design messo a punto per l’occasione dagli sviluppatori privilegia ancora una volta la malleabilità dell’intramontabile Source Engine, mettendo così in primo piano delle ambientazioni miste e fedeli agli standard del titolo. Si tratta essenzialmente di un background urbano caratterizzato da aree più o meno vaste e dove la gestione delle fonti luminose gioca un ruolo dominante. Se durante il primo capitolo della nuova campagna l’ammasso maleodorante di zombie ci vedrà combattere per la sopravvivenza percorrendo zone all’aperto e illuminate dalle insegne poste ai lati della strada, giunti al secondo capitolo, la torcia diventerà la nostra più tiepida amica, conducendoci per mano lungo le diverse zone buie e i passaggi stretti delle fogne cittadine, per poi raggiungere nuovamente la superficie e ingranare la prima a bordo della succitata fuoriserie.
Come già anticipato, il gameplay vincente di Left 4 Dead 2 ne esce illeso, mantenendo pertanto la sua consueta semplicità e carica adrenalinica. Anzi, per dirla tutta l’introduzione della mazza da golf, come arma per i combattimenti ravvicinati, ci ha piacevolmente divertiti: non potete immaginare quante teste dei non-morti abbiamo schiaffato sul selciato! A volte siamo sadici, che ci volete fare, ma almeno videoludicamente parlando ce lo dovete concedere, che sarà mai?
E che dire delle geniali citazioni più o meno implicite che rendono omaggio ad altri importanti titoli il cui tema trattato ruota attorno ai non-morti? Qualcuno ha detto Dead Rising? Chissà, magari il buon Frank West è passato proprio di qui… chi può dirlo. Scopritelo voi, forse vi ha lasciato un messaggio…

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Affettare, crivellare, massacrare, sbudellare. Tutti verbi che ben si sposano con quanto Left 4 Dead 2 ha da offrire. Ma ovviamente, come molti di voi già sapranno, la ciliegina sulla torta del titolo Valve è il reparto online. E secondo voi Newell e compagni potevano mica trascurare quest’importante aspetto in occasione del rilascio della prima espansione ufficiale? Certo che no! Così, accanto all’introduzione dell’inedito blog degli sviluppatori consultabile dal menu di gioco, troviamo pure una nuova modalità battezzata Mutations (e non è un caso). Quest’ultima andrà a garantire all’esperienza multiplayer online di Left 4 Dead 2 una certa variabilità, per l’appunto andrà a mutare – attraverso l’inserimento di nuove regole – lo svolgersi delle normali modalità di gioco che abbiamo già imparato ad amare. Ogni settimana, infatti, ci verranno offerte inedite condizioni di sopravvivenza, col fine ultimo di stupire e divertire quasi come se fosse sempre la prima volta. Come avrete già intuito, tali regole o condizioni, chiamatele come volete, verranno rese note ogni giovedì direttamente sul blog in-game dove, tra le altre cose, faranno capolino anche interessanti sondaggi a cui è possibile partecipare. Tali chicche, inutile dirlo, saranno disponibili solo per coloro che avranno scaricato il DLC e saranno compatibili anche con le vecchie mappe.

Capolinea

Concludendo, il pack The Passing si rivela un ottimo supplemento, e laddove la nuova campagna riesce nel suo intento di fare da filo conduttore tra i due capitoli, l’inedita modalità Mutations rappresenta di fatto una trovata geniale degli sviluppatori per mantenere alto l’interesse dei giocatori e delle maggiori testate del settore nei confronti del loro titolo.
Ciò che fa storcere il naso è sapere che la versione PC è completamente gratuita ed installabile all’avvio di Steam, mentre i possessori di Xbox 360 sono costretti a spendere 560 Microsoft Points, nonostante le due versioni siano prettamente identiche.
Ad ogni modo, dato l’alto potenziale garantito dalla modalità Mutations e la nostalgia che è in grado di trasmettere la campagna aggiuntiva, senza considerare le due armi extra e i nuovi obiettivi (saranno felici gli Achievement Hunter), non possiamo che consigliarvi l’acquisto, soprattutto se non avete mai smesso di giocarci.
Mirate alla testa e tingerete di follia le vostre gesta.

 

DISCUTINE SUL FORUM