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Gears of War 3 Throat Communicator

Dopo i sollazzi dei giorni estivi in cui difficilmente si passa molto tempo con il joypad in mano davanti allo schermo, tutti i giocatori in questi giorni autunnali si guardano intorno per meglio organizzare i loro incontri/scontri videoludici, in particolare quelli online al fianco dei propri amici. Se state ponderando l'acquisto di un voice communicator nuovo di zecca ma che sia sul mercato ad un prezzo appetibile, abbiamo provato per voi il Gears of War 3 Throat Communicator prodotto da MadCatz.

di: Giovanni Manca

Dopo i sollazzi dei giorni estivi in cui difficilmente si passa molto tempo con il joypad in mano davanti allo schermo, tutti i giocatori in questi giorni autunnali si guardano intorno per meglio organizzare i loro incontri/scontri videoludici, in particolare quelli online al fianco dei propri amici. Se state ponderando l’acquisto di un voice communicator nuovo di zecca ma che sia sul mercato ad un prezzo appetibile, abbiamo provato per voi il Gears of War 3 Throat Communicator prodotto da MadCatz.

Si tratta di un prodotto del tutto simile a quello brandizzato Modern Warfare 2 qualche tempo fa e ancora presente nel catalogo dell’azienda californiana: archetto in plastica nera con laringofono all’estremità, auricolare in-ear in plastica trasparente, controllo del volume posizionato sul cavo rosso che va collegato al pad con jack da 2.5 mm. Ovviamente non manca il logo di Gears of War 3 laddove è stato possibile inserirlo.

Soffermiamoci innanzitutto sui materiali e sull’ergonomia del communicator. All’interno della confezione troviamo una striscia adesiva in gomma di circa 10 cm da collocare all’interno dell’archetto in modo da rendere più confortevole il contatto con il collo; ad una prima occhiata non ci sembra che la gomma possa rimanere nella sua destinazione per lungo tempo, considerando la qualità del collante e della gomma stessa.

Come si palesa dalle foto, si tratta di un archetto di ispirazione militare con laringofoni da posizionare a stretto contatto con il collo; troppo stretto però nel caso del Throat Communicator in oggetto. La lunghezza dell’archetto va dai 33 ai 35 centimetri (dunque solo due cm di allungo regolabile) rendendo una sofferenza l’utilizzo anche per chi ha una circonferenza di collo considerata media, circa 40 cm: la plastica oltretutto è rigida e poco flessibile, il che impedisce qualsiasi cedimento che possa alleviare l’intollerabile effetto “strozzamento”.

Come anticipato più sopra, l’auricolare è di tipo in-ear senza archetto come supporto; durante il test non si è rivelato molto comodo da inserire e, soprattutto, scivolava spesso anche con movimenti della testa molto leggeri: un archetto da posizionare dietro il padiglione auricolare sarebbe stata una scelta intelligente.
Passando alla prova acustica, sono sicuramente più i contro che i pro. I microfoni devono essere posizionati il più avanti possibile per trasmettere la propria voce in modo chiaro e comprensibile, operazione piuttosto difficoltosa in considerazione delle dimensioni dell’archetto stesso. Provate su più console e connessioni diverse, i microfoni del Gears of War 3 Throat Communicator inviano un tono di voce molto pulito, grazie alla posizione del microfono stesso che isola dai rumori esterni, ma piuttosto “stridulo”. Discreta la resa audio dell’auricolare, penalizzata però da un lieve e costante fruscio di sottofondo.

MadCatz è sicuramente una delle migliori aziende che propongono accessori per le nostre console, soprattutto per l’eccellente rapporto qualità/prezzo del suo catalogo. Il Gears of War 3 Throat Communicator è un discreto prodotto venduto sotto i 30 € ma una serie di difetti genetici continua a farci preferire, rimanendo sulla stessa fascia di mercato, le cuffie Microsoft. Le consigliamo a chi si vuole per forza distinguere senza spendere troppo o a chi colleziona qualsiasi oggetto che sfoggi il brand del gioco Epic Games: a tutti gli altri consigliamo di rivolgersi altrove.

 

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