Anteprima

Rayman Legends

Dalle ultime notizie trapelate al TGSRayman non ha perso la verve riacquistata nella penultima uscita. Il supermolleggiato beniamino della Ubisoft è già noto alle autorità videoludiche per aver saltellato da una console all'altra nell'arco di dodici anni e saltella di qua, saltella di là, ecco che ce lo ritroviamo (anzi, ce lo ritroveremo) in esclusiva per Wii U nella finestra di lancio. Diamine, da ciò che si è potuto vedere, l'unico in grado di tener testa alla frenesia di Rayman: Legends è quel tarantolato coreano di PSY nel suo ultimo tormentone!

di: king_lizard

Dalle ultime notizie trapelate al TGSRayman non ha perso la verve riacquistata nella penultima uscita. Il supermolleggiato beniamino della Ubisoft è già noto alle autorità videoludiche per aver saltellato da una console all’altra nell’arco di dodici anni e saltella di qua, saltella di là, ecco che ce lo ritroviamo (anzi, ce lo ritroveremo) in esclusiva per Wii U nella finestra di lancio. Diamine, da ciò che si è potuto vedere, l’unico in grado di tener testa alla frenesia di Rayman: Legends è quel tarantolato coreano di PSY nel suo ultimo tormentone!

“Squadra che vince (in parte) non si cambia!”

Il nuovo titolo Ubisoft non si limita a reggere in toto l’impostazione bidimensionale di Rayman: Origins, ma la rimpolpa di colori e definizione ad alto livello come si confà ad un tacchino nelGiorno del Ringraziamento, a tal punto da offuscare il sorriso ambiguo della Gioconda e minimizzare la scia policromatica del Nyan Cat alla stregua di una foto di famiglia in bianco e nero dei vostri nonni. Ma il colore è nulla senza fantasia, ed ecco che ai mondi già visitati nel suo predecessore si aggiungono location inedite, come un Medioevo popolato da sedicenti streghe che suonano metal ed orchi grassocci che ci danno dentro di head banging! Eh si, perchè un altro punto di forza di questo titolo è la colonna sonora (in cui, per grazia divina, non ritroviamo quel dannato Pulcino Pio) che diventa parte integrante del gioco in alcuni livelli in autoscroll laterale dove bisogna avanzare a tempo di musica, come nei comuni rhythm game.Ma il gameplay di questo Rayman: Legends non è tutto un “triccheballacche” e nonostante molti elementi nostalgici, ritroviamo un importante elemento innovativo.

Murfy: la rana volante dal sorriso sgargiante!

Caratteristica di punta del titolo è sicuramente la forte componente multiplayer, infatti potrete giocare sino a cinque giocatori scegliendo tra vari personaggi, con un paio di novità oltre Rayman eGlobox. Scazzottate i nemici, liberate i prigionieri, collezionate forsennatamente Lums e risolvete velocemente gli enigmi che vi si parano davanti. Ma una sola stella brilla su tutte in questo cielo costellato di clichè platformiani (o comunque deja vu) ed è Murfy, la rana volante! In termini di gameplay, il personaggio trasmuta il potere del Wii Pad consentendovi azioni impossibili per gli altri player condannati a gestire il normale controller. Solo il fortunato detentore del nuovo gingillo tecnologico potrà muovere Murfy a piacimento nell’inquadratura con un semplice “tap” sullo schermo, oppure raccogliere i nemici per gettarli nel fuoco, raggiungere posti altrimenti inaccessibili o raccogliere Lums irraggiungibili. Ne consegue che il secondo player non si ritrova ad impersonare semplicemente il damerino di Rayman, come accadeva per chi giocava il ruolo di Tails in Sonic 2 e 3, ma gioca un ruolo fondamentale. Certo, le potenzialità della nuova console ci mettono parecchio di loro, ma la Ubisoft è stata in grado di impersonare egregiamente lo spirito della Wii U con questo nuovo platform di serie, siamo sicuri che Rayman: Legends saprà farsi valere.